La collaborazione tra Emilio Fede e Paolo Brosio ha segnato un periodo significativo nel giornalismo televisivo italiano degli anni ’90. Durante l’inchiesta Mani Pulite, il Tg4 ha realizzato numerosi collegamenti dal tribunale di Milano, modificando il modo di raccontare la cronaca giudiziaria. La figura di Fede, direttore per vent’anni del Tg4, si lega a quella di Brosio, suo inviato noto per la frequente presenza in diretta e per un rapporto complesso con il direttore.
Paolo Brosio e le dirette dal tribunale: una presenza costante e intensa
Paolo Brosio ha raccontato a Rainews24 il lavoro svolto durante l’inchiesta Mani Pulite, ricordando di aver effettuato più di dieci dirette al giorno davanti al Palazzo di Giustizia di Milano. Un ritmo serrato, dettato dalla necessità di trasmettere notizie aggiornate e immagini puntuali. Nei suoi ricordi, questo impegno è legato anche alle rimostranze di Emilio Fede, allora direttore del Tg4.
Brosio sottolinea che, nonostante le frequenti critiche e le urla di Fede, riusciva a realizzare più collegamenti rispetto agli altri inviati della redazione. Quelle “cazziate”, come le definisce in modo informale, rappresentavano anche un riconoscimento implicito del suo impegno e della sua capacità di fornire contenuti tempestivi e pertinenti al Tg4.
Il racconto restituisce l’immagine di un giornalismo in prima linea, con Brosio che continua a portare notizie e immagini dal tribunale, affrontando al contempo un rapporto difficile con il direttore, che spesso sfociava in momenti di tensione durante le dirette o in redazione.
Emilio Fede: stile severo e umanità dietro le critiche
Emilio Fede, alla guida del Tg4 dal 1992 al 2012, ha segnato una fase importante del giornalismo italiano con la sua presenza autorevole e uno stile diretto, a volte severo con la redazione. Dal racconto di Brosio emerge un quadro chiaro su come Fede gestiva i suoi collaboratori: sgridava e alzava la voce soprattutto quando pretendeva una maggiore precisione nella copertura degli eventi.
Il direttore insisteva su Brosio proprio per la sua capacità di tornare sempre con le immagini e le notizie giuste, dimostrando attenzione ai dettagli giornalistici. Fede utilizzava la severità come metodo per spingere gli inviati a migliorare, pur mantenendo un lato umano che, secondo Brosio, si manifestava oltre le critiche: “era amore-odio”.
Oltre alle rimostranze, Fede mostrava affetto verso i collaboratori quando li abbracciava, cercando di ristabilire la serenità dopo i momenti di scontro. Questa combinazione di durezza e affetto ha contribuito a creare un ambiente di lavoro caratterizzato da pressioni elevate ma anche da un forte legame con il mestiere e i risultati del Tg4.
Il ruolo del Tg4 negli anni ’90 e l’evoluzione del giornalismo televisivo
Negli anni ’90, il Tg4 cambiò sotto la guida di Emilio Fede, diventando un punto di riferimento per la cronaca politica e giudiziaria italiana. Il telegiornale si impose nel panorama televisivo con uno stile più diretto e scenografico rispetto ai tradizionali telegiornali Rai, caratterizzato da una conduzione più dinamica e da collegamenti esterni costanti, soprattutto durante il caso Mani Pulite.
I collegamenti dal Palazzo di Giustizia di Milano divennero un elemento distintivo del Tg4, con giornalisti come Paolo Brosio in prima linea in queste frequenti dirette. Queste scelte modificarono anche il modo di raccontare le inchieste giudiziarie, puntando su immagini e interviste in tempo reale.
Il giornalismo televisivo italiano si trasformava così, orientandosi verso un’informazione più spettacolare, con scenografie particolari e stili narrativi più immediati. Il Tg4 di Fede fu tra i protagonisti di questo cambiamento, che rese la televisione uno strumento sempre più influente nella comunicazione pubblica del paese.
Questo periodo rappresenta una fase di svolta nella storia della televisione italiana, con figure come Emilio Fede e inviati come Paolo Brosio che incarnarono questa nuova stagione del racconto giornalistico, a volte controversa ma destinata a lasciare un segno evidente.
Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2025 da Luca Moretti