Durigon critica Tajani: “In difficoltà con gli Stati Uniti, chieda aiuto alla Lega”

Claudio Durigon, vice-segretario della Lega, critica il ministro degli Esteri Antonio Tajani sulle relazioni con gli Stati Uniti e le spese militari, proponendo un ruolo più attivo per l’Italia.
Durigon critica Tajani: "In difficoltà con gli Stati Uniti, chieda aiuto alla Lega" Durigon critica Tajani: "In difficoltà con gli Stati Uniti, chieda aiuto alla Lega"
Durigon critica Tajani: "In difficoltà con gli Stati Uniti, chieda aiuto alla Lega" - unita.tv

Claudio Durigon, vice-segretario della Lega e sottosegretario al Lavoro, ha recentemente espresso preoccupazioni riguardo ai rapporti tra l’Italia e gli Stati Uniti, suggerendo al ministro degli Esteri Antonio Tajani di cercare supporto all’interno del suo partito. Le sue dichiarazioni, rilasciate in un’intervista su La Repubblica, mettono in luce le tensioni politiche all’interno della coalizione di governo e il ruolo strategico che la Lega intende assumere nei confronti della politica estera italiana.

Durigon e la critica a Tajani

Durigon ha sottolineato che la Lega ha storicamente sostenuto il partito repubblicano americano, evidenziando il legame tra Matteo Salvini e il vicepresidente statunitense JD Vance. Secondo Durigon, questo rapporto non solo rappresenta una continuità, ma offre anche un’opportunità per l’Italia di posizionarsi in modo più favorevole sulla scena internazionale. Il vice-segretario ha lanciato una frecciata a Tajani, suggerendo che la sua vicinanza alle politiche della Commissione Europea stia complicando i suoi sforzi per gestire i rapporti con Washington. Durigon ha affermato che la Lega potrebbe fornire un supporto prezioso in questo contesto, evidenziando come la Commissione Europea, sotto la guida di Ursula von der Leyen, non goda di un buon rapporto con l’amministrazione statunitense.

Questa situazione ha portato Durigon a criticare il piano “Rearm EU” proposto dalla Commissione, ritenendo che esso possa rappresentare una sfida alle posizioni americane. La sua posizione è chiara: l’Italia deve mantenere una difesa nazionale più indipendente, senza compromettere i servizi essenziali per il riarmo. La richiesta di Durigon è di non sacrificare la spesa sanitaria e altri servizi fondamentali per finanziare l’aumento delle spese militari.

Le reazioni di Tajani e la posizione della Lega

La risposta di Tajani alle critiche di Durigon è stata diplomatica. Il ministro degli Esteri ha minimizzato le osservazioni del collega, affermando che ognuno ha le proprie idee e ribadendo che la politica estera è una prerogativa sua e della premier Giorgia Meloni. Tajani ha cercato di smorzare i toni, affermando che non ci sono problemi all’interno della maggioranza, nonostante le divergenze di opinione. La sua posizione mira a mantenere un equilibrio tra le relazioni con l’Unione Europea e il rispetto per la tradizione atlantista dell’Italia.

Questa dinamica interna alla coalizione di governo mette in evidenza le sfide che il governo Meloni deve affrontare nel gestire le relazioni internazionali. La Lega, da parte sua, sembra voler capitalizzare su queste tensioni, proponendosi come interlocutore privilegiato per Washington e cercando di rafforzare la propria posizione all’interno della coalizione.

Le spese militari e la politica di difesa

Un altro tema centrale sollevato da Durigon riguarda le spese militari e la politica di difesa. Il vice-segretario della Lega ha espresso una netta opposizione all’aumento delle spese per la difesa previsto dalla Commissione Europea. Secondo lui, l’Italia non può permettersi di sacrificare la spesa sanitaria e altri servizi essenziali per finanziare il riarmo. Ha fatto appello a una maggiore attenzione alle priorità interne, come le pensioni e le bollette, sottolineando che l’Italia ha già affrontato difficoltà a causa delle politiche europee.

In merito al conflitto in Ucraina, Durigon ha ribadito che l’Italia deve mantenere una posizione ancorata alla NATO, ma ha anche espresso l’importanza di mostrare apertura verso una missione internazionale sotto l’egida dell’Onu. Ha criticato l’idea di “eserciti improvvisati” guidati da leader europei come Macron o von der Leyen, sostenendo che l’Italia debba giocare un ruolo più attivo e indipendente, senza subire imposizioni dall’Unione Europea.

Il congresso della Lega e le relazioni con gli Stati Uniti

Il congresso della Lega, previsto per il 5 e 6 aprile, rappresenta un’importante occasione per il partito. Durigon ha anticipato che potrebbero essere ospitati esponenti del Partito Repubblicano e della galassia Maga, evidenziando l’intenzione della Lega di mantenere un posizionamento critico nei confronti delle politiche europee che penalizzano l’Italia. Secondo Durigon, questo approccio sta raccogliendo consensi tra gli italiani, che apprezzano la posizione del partito in politica estera.

La Lega sembra quindi voler consolidare la propria identità come forza politica che si oppone alle regole europee ritenute ingiuste, cercando di rafforzare i legami con le forze conservatrici americane. Questo congresso potrebbe rappresentare un momento cruciale per definire ulteriormente la strategia del partito e il suo ruolo all’interno della coalizione di governo.

Â