Donald Trump congela i dazi americani per 90 giorni: tregua per tutti tranne che per la Cina

Donald Trump sospende temporaneamente i dazi americani per 90 giorni, escludendo la Cina, mentre Wall Street registra un’impennata significativa. Il presidente punta a negoziare accordi commerciali equi.

La recente decisione di Donald Trump di sospendere temporaneamente i dazi americani ha suscitato un forte impatto sui mercati finanziari e sulle relazioni commerciali internazionali. Dopo una settimana di turbolenze nelle Borse, il presidente degli Stati Uniti ha annunciato una pausa di 90 giorni per i paesi che non hanno risposto alle misure di Washington. Tuttavia, la Cina rimane esclusa da questa tregua, continuando a subire tariffe elevate in un contesto di crescente tensione commerciale.

La reazione dei mercati finanziari

La notizia del congelamento dei dazi ha avuto un effetto immediato su Wall Street, dove gli indici hanno registrato un’impennata significativa. Il Dow Jones ha guadagnato 2963 punti, segnando un aumento del 7,87%. Anche l’indice S&P 500 ha mostrato un incremento notevole, con un +9,51%, mentre il Nasdaq ha raggiunto un sorprendente +12,16%. Questi risultati hanno spinto Trump a commentare entusiasta: “Un record, chi l’avrebbe mai detto?”, evidenziando la sua soddisfazione per il recupero dei mercati dopo giorni di incertezze.

Il presidente ha attribuito questa ripresa alla sua decisione di adottare un approccio più flessibile, sottolineando l’importanza di mantenere la calma in un contesto di instabilità. “La gente aveva paura, ha iniziato a sentirsi a disagio”, ha dichiarato, facendo riferimento alle preoccupazioni espresse dagli investitori riguardo alla situazione economica.

La strategia di Trump sui dazi

Trump ha spiegato che la decisione di congelare i dazi è stata presa dopo aver consultato il suo team e aver riflettuto sulle conseguenze delle politiche commerciali. “Ho disposto una pausa di 90 giorni per chi non ha reagito ai dazi americani”, ha affermato, aggiungendo che questo periodo potrebbe portare a risultati inaspettati. Il presidente ha anche evidenziato che gli Stati Uniti hanno guadagnato 2 miliardi di dollari al giorno grazie ai dazi, sottolineando la necessità di un approccio che non punisca ingiustamente i paesi che non hanno mostrato ostilità.

Trump ha espresso la sua volontà di negoziare accordi equi e vantaggiosi per tutti i paesi coinvolti, affermando che ci sono oltre 75 nazioni pronte a discutere intese commerciali. “Non vogliamo punire paesi che non vanno puniti. Vogliamo fare quello che è giusto per noi e per il mondo”, ha dichiarato, enfatizzando l’importanza di costruire relazioni commerciali positive.

Le prospettive per le relazioni con la Cina

Nonostante la tregua con altri paesi, la Cina continua a essere al centro delle tensioni commerciali. Pechino ha recentemente annunciato dazi del 84% sui prodotti americani, mentre gli Stati Uniti hanno imposto tariffe del 150% in risposta. Trump ha affermato che è possibile raggiungere un accordo anche con la Cina, sottolineando la necessità di trattative equilibrate. “Si può fare un accordo con l’Unione europea? Si può fare con tutti, anche con la Cina“, ha affermato, mostrando apertura al dialogo.

Il presidente ha riconosciuto che la Cina ha abusato delle relazioni commerciali, ma ha anche attribuito parte della responsabilità ai suoi predecessori, Joe Biden e Barack Obama. “Noi siamo stati trattati malissimo ma lo abbiamo consentito”, ha detto, evidenziando la sua intenzione di cambiare il corso delle relazioni commerciali.

Trump ha espresso fiducia nel fatto che il presidente cinese Xi Jinping sia disposto a trovare un accordo, affermando di rispettarlo e di conoscerlo bene. “Pechino vuole un accordo, il presidente Xi è un uomo molto orgoglioso. Se ne stanno rendendo conto, vogliono fare un accordo”, ha concluso, lasciando aperta la possibilità di future trattative.