Elisabetta Belloni, ex direttrice del Dis e attuale consigliere diplomatica della presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, ha annunciato le sue dimissioni. La notizia è stata confermata da una portavoce della Commissione a Bruxelles, dopo la pubblicazione dell’indiscrezione sul quotidiano “Repubblica”. Il suo ruolo all’interno del gabinetto di Palazzo Berlaymont rappresentava un punto chiave nella consulenza diplomatica europea.
Il ruolo di elisabetta belloni nella commissione europea
Elisabetta Belloni era stata nominata chief diplomatic adviser, cioè consigliere diplomatico principale, all’interno del servizio di consulenza chiamato “Idea”, che supporta direttamente la presidente Ursula von der Leyen. Questa posizione prevede un incarico altamente specializzato in materia internazionale e strategica per l’Unione Europea. Belloni aveva assunto questo incarico dopo aver guidato i servizi segreti italiani come direttrice del Dis. Il suo compito era quello di fornire consulenze dirette sulle questioni diplomatiche più delicate e complesse affrontate dalla Commissione.
Il contratto iniziale prevedeva una durata biennale con possibilità di rinnovo ed era strutturato per un massimo di 220 giorni lavorativi all’anno. Questo dettaglio sottolinea l’impegno professionale richiesto ma anche la flessibilità dell’incarico rispetto alle esigenze istituzionali europee.
Modalità e implicazioni delle dimissioni
La decisione di Elisabetta Belloni non coinvolgeva alcun intervento o influenza da parte del governo italiano nella sua nomina o nel suo eventuale abbandono del ruolo. La scelta è stata sempre sotto la responsabilità esclusiva della Commissione europea e in particolare della presidente von der Leyen. Questo aspetto evidenzia l’autonomia con cui vengono gestiti certi incarichi apicali nelle istituzioni comunitarie.
Le dimissioni arrivano dopo mesi intensi in cui Belloni ha operato come figura chiave nei rapporti internazionali dell’Unione Europea, soprattutto considerando il contesto geopolitico complesso degli ultimi anni. Il passaggio lascia aperti scenari su possibili nuovi sviluppi sia per la stessa ex direttrice dei servizi segreti sia per il gabinetto europeo che dovrà individuare un successore adeguato al profilo richiesto dall’incarico.
L’annuncio ufficiale è stato dato oggi a Bruxelles tramite una portavoce che ha confermato l’imminente uscita dal gabinetto presidenziale senza però fornire dettagli sulle motivazioni personali o politiche dietro questa scelta.
Rotazioni e competenze strategiche europee
Questa evoluzione si inserisce nel quadro delle continue rotazioni tra figure esperte nei ruoli strategici europei, dove competenze specifiche in campo diplomatico sono fondamentali per sostenere le scelte politiche dell’Unione nelle relazioni internazionali più delicate.