Nuoro si prepara al voto per eleggere il nuovo sindaco in occasione delle elezioni dell’8 e 9 giugno 2025, che coincidono con una tornata referendaria nazionale. La città , unico capoluogo della Sardegna sopra i 15mila abitanti coinvolto in questa consultazione, vedrà una competizione serrata tra quattro candidati. Oltre a Nuoro, vengono chiamati alle urne altri cinque Comuni, tutti amministrati da commissari. La dinamica politica locale si intreccia con il ritorno al governo attraverso il voto diretto, previsto anche il ballottaggio a fine giugno in caso di mancata maggioranza assoluta al primo turno.
Elezioni a nuoro: le liste e i candidati in campo
La corsa per la rielezione o il nuovo mandato a sindaco di Nuoro vede protagonisti quattro contendenti che si affrontano con coalizioni differenti e liste determinate. Emiliano Fenu rappresenta il Campo largo, una coalizione ampia con sette liste totalizzanti 145 candidati. Il contrapposto principale è Giuseppe Luigi Cucca che guida Alleanza per Nuoro, formato da sei liste civiche appoggiate dal centrodestra, con un totale di 123 aspiranti consiglieri.
Completamento candidature
L’elenco dei candidati è stato completato con il deposito delle liste, conclusosi a mezzogiorno nell’ultimo giorno utile. Fenu può contare sul Movimento 5 stelle, che schiera 21 candidati, e diverse altre formazioni come Alleanza Verdi sinistra e Sinistra futura. La coalizione sembra orientata verso una forte rappresentanza della sinistra e centrosinistra. Cucca invece riunisce liste che comprendono forze di centrodestra e alleanze storiche come il Psd’Az, insieme a gruppi civici locali e un progetto di riforme pensato per la città .
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Accanto ai due protagonisti principali, ci sono due outsider: Lisetta Bidoni, con la lista Progetto per Nuoro e 24 candidati, e Domenico Mele, che guida Democrazia sovrana popolare con un gruppo più contenuto di 16 candidati. Questi candidati meno appoggiati rischiano di giocare un ruolo non secondario, potendo dare basi decisivi in una competizione che potrebbe andare al secondo turno.
Comuni chiamati alle urne
In questa tornata elettorale sono sei i comuni in Sardegna ai quali si chiede il voto. Oltre a Nuoro, si voterà per Cardedu e Oniferi nella parte centrale dell’isola, mentre nel Sud Sardegna le consultazioni riguardano Goni, Soleminis e Monastir. Tutti i comuni interessati sono attualmente gestiti da commissari straordinari, quindi si concluderà con le elezioni il periodo di amministrazione temporanea.
La situazione amministrativa a nuoro
Nuoro resta il caso più rilevante perché, come unico capoluogo della regione sottoposto alle urne, rappresenta un banco di prova. Qui la chiusura anticipata della legislatura di Andrea Soddu, un’esperienza politica cominciata qualche anno fa, ha portato al commissariamento con il commissario nominato dalla Regione, Giovanni Pirisi. La nomina ha garantito la gestione ordinaria, ma ora la città attende un ritorno alla normalità con un’amministrazione eletta dai cittadini.
Temi in campo e clima politico in vista del voto
La nuova campagna elettorale a Nuoro è segnata da tensioni e tematiche che da tempo impegnano la politica locale. Il comune affronta sfide note, come la crisi economica, lo spopolamento, e la necessità di rilanciare servizi e infrastrutture. Le liste in campo si concentrano su proposte concrete per superare questi problemi, con particolare attenzione alla trasparenza e al governo della città .
A poco più di un mese dal voto Nuoro si prepara a un confronto acceso che mette in gioco il futuro della città . Ciascuno dei candidati punta a convincere l’elettorato con programmi dettagliati ma dovrà confrontarsi con la frammentazione del consenso e con la possibilità che il ricorso al ballottaggio decida il sindaco. La posta in gioco è alta, in un territorio dove il sentimento di disagio economico e sociale resta sempre presente.
Le prossime settimane diranno se i quattro sfidanti riusciranno a raccogliere i voti sufficienti per governare Nuoro. Un passaggio fondamentale per il capoluogo barbaricino, pronto a voltare pagina dopo anni di incertezze amministrative. La città aspetta di ritrovare una guida stabile e una squadra politica che possa dare nuova linfa all’amministrazione pubblica.