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Congresso Pd a Pisa tra caos e accuse: il voto contestato rischia di finire in tribunale

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Il congresso del circolo Pd di Pisa si trasforma in un vero campo di battaglia politico. Tra liste contese, sospensioni e votazioni “autoconvocate”, la scelta del segretario cittadino rischia di sfociare in una lunga disputa legale. Tutto questo mentre a Roma Elly Schlein prepara la strategia nazionale per blindare il partito fino al 2027.

Il 10 giugno nel circolo Pd di S. Marco-Giusto a Pisa si è tenuto il congresso per eleggere il segretario cittadino dopo più di due anni senza guida locale. Una carica importante, soprattutto perché nel 2027 ci saranno le elezioni comunali e il centrodestra, guidato dal sindaco uscente Michele Conti della Lega, non potrà ricandidarsi.

Questa occasione avrebbe dovuto segnare una svolta per riportare Pisa al centrosinistra. Invece, quello che doveva essere un momento democratico si è trasformato in una vera bagarre interna.

Liste contese e tensioni ad alta voce

Il problema principale è nato dagli elenchi degli aventi diritto al voto: ne sono stati presentati due diversi. Uno certificato dalla commissione provinciale di garanzia e l’altro vidimato dalla commissione congressuale con l’aggiunta di circa 60 tessere contestate dagli avversari.

Queste tessere sarebbero riconducibili a sostenitori del candidato Marco Biondi , molti dei quali stranieri albanesi con iscrizioni ritenute irregolari o tardive.

La Segretaria del circolo ha quindi deciso di sospendere la votazione, richiamandosi a una circolare del segretario provinciale Oreste Sabatino che vietava il voto senza un elenco condiviso.

Tra i presenti c’era Stefano Ceccanti, costituzionalista e parlamentare Pd per due legislature nonché uno degli autori dello statuto del partito nel 2007. Ceccanti ha descritto così la situazione: «Prima via WhatsApp e poi all’inizio dei lavori la Segretaria ha detto che non c’erano le condizioni giuridiche per votare».

Nonostante ciò, alcuni iscritti hanno deciso comunque di procedere con il voto “autoconvocandosi” senza l’ok ufficiale della Segretaria. Ceccanti ha abbandonato l’assemblea ma ha subito chiarito che quel voto non poteva avere valore legale.

Alla fine Marco Biondi ha ottenuto 42 voti su circa 100 iscritti presenti . Un risultato netto ma contestatissimo da chi sostiene che quella votazione sia stata illegittima.

Si parla anche di urla e spintoni durante l’assemblea: insomma tensioni altissime tra le due fazioni interne al Pd pisano.

Sia Ceccanti sia la Segretaria hanno fatto ricorso ai garanti provinciali per chiedere chiarezza sulla regolarità dell’intero processo congressuale.

Dietro questa battaglia locale si intravedono le divisioni più ampie dentro il Partito Democratico italiano. La minoranza riformista è sul piede di guerra dopo il fallimento del referendum contro il Jobs Act promosso da Matteo Renzi.

Elly Schlein sta preparando un’assemblea nazionale a luglio per ribadire la linea politica e pensa già a un congresso anticipato nei primi mesi del 2026. L’obiettivo? Blindarsi oltre le elezioni politiche previste nel 2027.

I riformisti temono però che questa strategia serva anche ad arginare proprio loro nelle regioni chiave come la Toscana in vista delle elezioni regionali d’autunno.

Nel mirino ci sarebbe Antonio Mazzei, presidente del consiglio regionale toscano vicino all’area riformista. Per poter correre alle prossime regionali dovrebbe ottenere una deroga al secondo mandato consecutivo prevista dallo statuto regionale.

Schlein vorrebbe invece puntare su candidati più vicini alla sua area politica per sostituire Eugenio Giani , anche se Giani stesso non sembra intenzionato a farsi da parte facilmente.

Il segretario provinciale Oreste Sabatino ha scritto una lettera indirizzata direttamente alla Segretaria nazionale Elly Schlein e al responsabile organizzazione Igor Taruffi per denunciare quanto accaduto a Pisa.

Così il caso pisano arriva dritto sul tavolo della direzione nazionale Pd al Nazareno, dove ora si dovrà decidere come gestire questa crisi interna prima che degeneri ulteriormente.

Written by
Giulia Rinaldi

Giulia Rinaldi osserva il mondo con occhio critico e mente curiosa. Blogger fuori dagli schemi, scrive di cronaca, politica, spettacolo, attualità, cultura e salute con uno stile personale e tagliente, mescolando analisi e sensibilità in ogni articolo. Il suo obiettivo? Dare voce a ciò che spesso passa inosservato.

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