Calenda critica Meloni e Macron su posizione italiana nel conflitto ucraino e relazioni bilaterali
Il dibattito sulla partecipazione italiana al “tavolo dei volenterosi” per l’Ucraina si intensifica, con Carlo Calenda che critica Giorgia Meloni ed Emmanuel Macron, chiedendo unità e un vertice bilaterale.

Carlo Calenda critica la gestione italiana del "tavolo dei volenterosi" per l'Ucraina, invita Meloni a superare divisioni interne e propone un vertice bilaterale con Macron per migliorare i rapporti italo-francesi e garantire un ruolo attivo dell'Italia. - Unita.tv
Il dibattito sulla partecipazione italiana al cosiddetto “tavolo dei volenterosi” per il sostegno all’Ucraina è tornato al centro dell’attenzione pubblica. Carlo Calenda, leader di Azione, ha espresso giudizi netti sulle dichiarazioni di Giorgia Meloni e sul ruolo di Emmanuel Macron in questa complessa vicenda diplomatica. Le tensioni emergono tra affermazioni contrastanti e interessi nazionali, con Roma che appare divisa sulle strategie da adottare nel conflitto ucraino.
Le dichiarazioni di calenda sulla posizione della germania e di meloni
Calenda ha sottolineato che l’affermazione della premier Meloni riguardo il ruolo della Germania nel sostegno militare all’Ucraina non corrisponde al vero. Secondo il leader di Azione, infatti, Berlino non si è mai dichiarata favorevole all’invio di soldati nel paese, ma partecipa al tavolo dei volenterosi come membro attivo. Questo nodo è importante perchè sfata posizioni errate, ma soprattutto evidenzia come Meloni abbia già preso parte a quel medesimo tavolo, in occasione di incontri a Kiev, anche se collegata da remoto.
Un aspetto spesso trascurato nella politica estera
L’intervento di Calenda mette in luce un aspetto politico spesso trascurato: la gestione delle prese di posizione in un contesto internazionale delicato. Non si tratta solo di adesione formale, ma di un allineamento sostanziale che considera la presenza e la partecipazione ai confronti diplomatici come elementi ineludibili per la difesa degli interessi nazionali.
Le critiche verso macron e il rapporto con l’italia
Carlo Calenda ha riservato un giudizio critico a Emmanuel Macron, accusandolo di ostacolare l’ingresso dell’Italia nel tavolo dei volenterosi. L’ex ministro ha riferito che Macron starebbe facendo tutto il possibile perché il nostro paese rimanga escluso da tali confronti, limitando il ruolo diplomatico romano. Questo elemento apre una riflessione più ampia sui rapporti fra i due governi, segnati da tensioni recenti.
I commenti sull’episodio con il presidente degli stati uniti
Calenda, pur provenendo dall’area liberale vicina a Macron, non ha risparmiato commenti sul comportamento del capo dell’Eliseo, definendo poco serio un episodio in cui Macron è stato ripreso alle prime ore del mattino mentre parlava con il presidente degli Stati Uniti. Questi dettagli, seppur apparentemente secondari, dipingono uno scenario di rapporti internazionali ormai poco trasparenti, dove anche la forma incide sul peso dei messaggi politici.
Il nodo centrale resta quindi la posizione italiana che, secondo Calenda, non deve essere penalizzata da antipatie personali o da giochi politici che ignorano il bene nazionale.
L’appello di calenda a meloni: difendere l’interesse nazionale senza divisioni personali
Nel discorso di Calenda emerge un appello diretto a Giorgia Meloni: Roma deve stare presente al tavolo dei volenterosi, soprattutto in un momento così sensibile. L’esclusione o l’emarginazione per ragioni personali o diplomatiche non può trovare spazio nel governo italiano. Calenda ricorda che Meloni è responsabile della tutela dell’interesse nazionale, e proprio per questo motivo deve superare divisioni e incomprensioni.
L’insistenza sull’importanza di partecipare attivamente alla costruzione delle strategie per il sostegno all’Ucraina risponde a necessità concrete: mantenere un ruolo di primo piano in Europa e nel Mediterraneo, oltre a non perdere la possibilità di influire sulle decisioni cruciali. La linea del leader di Azione racchiude un invito a mettere da parte egoismi e tensioni, concentrandosi su un obiettivo di lungo termine.
Proposta di un vertice bilaterale per risolvere i contrasti tra italia e francia
Calenda ha concluso suggerendo un confronto diretto tra Meloni e Macron, da svolgersi in un vertice bilaterale. L’idea è quella di un dialogo franco e intenso, in un ambiente riservato, capace di sciogliere le tensioni accumulate dietro le quinte. Solo così, ha detto Calenda, le relazioni tra Italia e Francia potranno tornare a funzionare in modo costruttivo nei dossier europei e internazionali.
Il richiamo a un confronto serrato non rappresenta un invito alla crisi, ma un riconoscimento della necessità di chiarire divergenze spesso gestite in modo poco diretto. Un vertice affrontato con onestà potrebbe mettere ordine nelle incomprensioni, evitando che piccoli contrasti impediscano scelte condivise su temi cruciali come la sicurezza europea e l’impegno nel conflitto ucraino.
Un momento decisivo per le relazioni italo-francesi
Si tratta di un passaggio delicato che potrebbe segnare la linea su cui si muoveranno le relazioni italo-francesi nei mesi a venire. La sua riuscita dipenderà dal riconoscimento, da entrambe le parti, della posta in gioco che coinvolge direttamente il futuro geopolitico dell’Europa.