A Bussoleno, comune della valle di Susa nel torinese, è partita una petizione che mira a far riconoscere la cittadinanza onoraria all’intero popolo di Gaza. L’iniziativa, diffusa tramite i social network da gruppi vicini al movimento No Tav, intende esprimere vicinanza e sostegno a una popolazione duramente colpita da anni di conflitti e sofferenze.
La proposta arriva da attivisti legati al movimento No Tav che hanno reso pubblico l’appello attraverso un post sui canali social. Nel testo si chiede esplicitamente che il Comune conceda la cittadinanza onoraria agli abitanti della Striscia di Gaza come gesto concreto di solidarietà. Viene sottolineato che questa decisione dovrebbe servire a evidenziare le condizioni difficili in cui vive quella popolazione, definita vittima di violazioni dei diritti umani perpetrate dal governo israeliano.
Il documento descrive lo stato attuale nella Striscia come “una delle più gravi crisi umanitarie dei nostri tempi” e parla apertamente di “genocidio”. Questi termini richiamano l’attenzione sulla gravità della situazione sul territorio palestinese sotto assedio, dove gli effetti del conflitto influiscono pesantemente sulla vita quotidiana degli abitanti.
Gli organizzatori dell’iniziativa hanno voluto precisare che la petizione non contiene alcun sentimento antisemita. Anzi ribadiscono con fermezza il rifiuto verso qualsiasi forma d’odio basata su origine etnica o religiosa. Si ricorda inoltre come anche i palestinesi possano definirsi semiti per ragioni storiche ed etniche.
Questa puntualizzazione serve a evitare fraintendimenti rispetto alle intenzioni del gruppo promotore e ad allontanare ogni possibile accusa infondata. L’obiettivo resta quello unico di portare attenzione su una questione umanitaria complessa senza alimentare divisioni o pregiudizi tra comunità diverse.
La raccolta firme è rivolta a tutti i cittadini residenti a Bussoleno senza distinzioni: chiunque può aderire per dare forza alla richiesta inviata al Comune locale. La finalità dichiarata è quella d’inviare un segnale netto sul posizionamento civile della comunità rispetto alle questioni internazionali legate ai diritti umani.
Secondo gli attivisti dietro questa iniziativa, Bussoleno deve mostrarsi dalla parte della pace e del rispetto delle persone coinvolte nei conflitti armati lontani dal nostro territorio ma vicino per valori condivisi. Il richiamo finale punta dunque alla giustizia globale ed alla solidarietà internazionale come principi guida nelle scelte pubbliche locali.
Lanciata nei primi mesi del 2025 questa petizione sta raccogliendo interesse anche fuori dai confini regionali grazie soprattutto al passaparola digitale generato dalle piattaforme social usate dai sostenitori dell’appello stesso.
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