
Il movimento 5 stelle affronta una crisi interna dopo l’esclusione di Beppe Grillo dalla guida, con il fondatore che contesta la nuova leadership di Giuseppe Conte e prepara una causa legale per recuperare il controllo su nome e simbolo del partito. - Unita.tv
Il futuro del movimento 5 stelle sembra sempre più complicato dopo la recente svolta che ha escluso beppe grillo dalla guida del gruppo. Il fondatore, privato del ruolo di garante con la nascita della costituente del m5s a fine 2024, contesta la gestione di joseph conte e l’uso del simbolo legato al movimento. Lo scontro legale appare imminente, con grillo che prepara un’azione per tornare a controllare nome e marchio del partito da lui fondato.
Il ruolo di beppe grillo escluso dalla costituente del movimento 5 stelle
Beppe grillo ha perso ufficialmente il ruolo di garante del movimento 5 stelle alla chiusura del 2024, con l’avvento della costituente m5s, organo direttivo nato per rinnovare la guida interna. Fonti vicine al comico genovese confermano che questa decisione ha segnato una frattura profonda. Grillo non fa più parte della compagine guidata da giuseppe conte, attuale leader politico che ha preso in mano le redini del gruppo dopo la fine dell’era grillo. Questa separazione non è solo formale, ma coinvolge anche l’identità stessa del movimento, visto che grillo ha aperto un contenzioso legale per recuperare il simbolo e il nome, strumenti chiave per qualsiasi partito.
L’addio di grillo al ruolo di garante ha legato il destino del movimento a una nuova dirigenza, ma lo stesso fondatore ha espresso pubblicamente il proprio disagio rispetto a questa fase. La sua figura, che per anni ha caratterizzato il movimento, è oggi messa da parte, creando tensioni e divisioni tra le varie anime del gruppo.
Le contestazioni di beppe grillo alla nuova leadership
Beppe grillo ha commentato duramente la nuova realtà del movimento 5 stelle, definendolo “stramorto” nel suo simbolo e nella sua struttura ufficiale ma riconoscendo che “l’humus che c’è dentro” non è scomparso. Questo sottintende un forte distacco personale dal percorso intrapreso da conte e dalla costituente m5s, definita come la nuova direzione interna nata a fine 2024.
Una delle scelte contestate che grillo ha fatto notare riguarda l’abolizione del limite di due mandati per gli esponenti politici. Questo cambiamento rappresenta un significativo allontanamento dalla filosofia originaria del movimento, basata su una forte rotazione dei parlamentari e degli amministratori. Grillo ritiene che questa decisione la stia snaturando l’identità, contribuendo a un senso di disagio personale nel vedere il suo simbolo associato a chi ha modificato regole ritenute fondamentali.
Questo malessere ha spinto l’ex garante a prendere in considerazione un’azione legale contro la gestione attuale, con l’obiettivo di riappropriarsi del nome e del simbolo del movimento 5 stelle. Per grillo, non è solo una questione di diritti, ma anche di tutela dell’immagine e delle idee che ha contribuito a creare fin dalla nascita del movimento.
La situazione attuale e i possibili sviluppi della disputa legale
Al momento, il movimento 5 stelle è guidato da giuseppe conte e dalla costituente m5s che ha preso le decisioni strategiche, compresa la modifica del limite dei mandati. La presenza di beppe grillo è ormai formale soltanto nel nome storico, mentre il controllo operativo e politico è in mano a figure nuove.
La decisione di grillo di avviare una causa legale è confermata da fonti vicine e potrebbe portare a un contenzioso duraturo che potrebbe coinvolgere giudici e tribunali in Italia. La disputa riguarda diritti di proprietà intellettuale sul simbolo e sul nome del movimento, elementi fondamentali per chiunque voglia rappresentare quella realtà politica.
Il contesto politico e giudiziario si fa complesso, perché in gioco ci sono il patrimonio simbolico e la stessa identità del movimento 5 stelle, che ha avuto un ruolo importante nella scena italiana degli ultimi anni. La decisione di conte e della costituente di proseguire senza la figura di grillo porta quindi a domande sull’unità del gruppo e sulla fedeltà a principi fondativi che ora vengono messi in discussione.