
Il Consiglio comunale di Torino si è acceso in un acceso dibattito sul referendum dell’8-9 giugno, con l’iniziativa simbolica di Silvio Viale (Radicali +Europa) che ha distribuito bandiere tricolore a sostegno del sì, suscitando reazioni contrastanti tra maggioranza, Movimento 5 Stelle e opposizioni. - Unita.tv
L’aula del Consiglio comunale di Torino si è trasformata in uno spazio di forte tensione e dialogo acceso attorno al prossimo referendum previsto per l’8 e 9 giugno. Il consigliere Silvio Viale, esponente dei Radicali +Europa, ha dato il via a un’iniziativa che ha richiamato l’attenzione durante la seduta, distribuendo bandiere tricolore ai colleghi come simbolo del sostegno al voto per il sì. La protesta pacifica, ma decisa, ha animato il dibattito politico in Sala Rossa, con interventi e reazioni di vari gruppi politici presenti.
La mossa di silvio viale e l’atmosfera in aula
Silvio Viale ha attirato l’attenzione anche nelle sedute precedenti con la sua presenza avvolto in un lenzuolo, un gesto che ha definito “il fantasma del referendum”. Nell’ultima riunione, ha consegnato a turno una bandiera chiusa a tutti i componenti del Consiglio. A quel punto, con la sospensione temporanea della seduta da parte del vicepresidente vicario Domenico Garcea, la tensione è cresciuta. L’azione ha coinvolto soprattutto i consiglieri della maggioranza di centrosinistra, che hanno subito aperto e mostrato le bandiere in segno di appoggio alla consultazione referendaria.
Partecipazione del movimento 5 stelle
L’azione ha anche stimolato la partecipazione del Movimento 5 Stelle, rappresentato in aula, che si è unito all’iniziativa di esposizione del tricolore. Questa mobilitazione simbolica ha scavato nelle diverse posizioni presenti in aula, dimostrando quanto il tema del referendum sia divisivo e sentito anche a livello locale.
La reazione delle opposizioni e il confronto nel consiglio comunale
Non sono mancate le repliche da parte delle opposizioni. Il consigliere della Lega, Giuseppe Catizone, ha risposto in modo diretto esponendo un foglio con la scritta “No”. Questo gesto ha creato un netto contrappunto rispetto alle bandiere sventolate durante la sospensione della seduta. Il confronto tra le varie forze politiche ha dato vita a un momento di confronto acceso e al contempo controllato, in cui l’aula ha incarnato le diverse posizioni sul quesito referendario.
Dopo la pausa, il Consiglio è ripreso regolarmente, ma l’atmosfera resta carica di significato rispetto ai temi all’ordine del giorno. La manifestazione simbolica di Viale e la risposta alle opposizioni segnalano come il referendum sarà un elemento centrale del dibattito pubblico nei prossimi giorni a Torino, coinvolgendo non solo le istituzioni ma anche la cittadinanza.
Ripresa della seduta e clima politico
Il dibattito si è mantenuto acceso, segnalando l’importanza del voto e la presenza di forti divergenze interne al consiglio comunale.
Il significato politico dell’azione e le implicazioni future
L’iniziativa di Silvio Viale si inserisce in un contesto politico in cui il referendum rappresenta una scelta delicata e controversa. La scelta del consigliere radicale di portare il tricolore in aula non è solo un gesto di supporto alla consultazione, ma una chiamata all’impegno civile e alla partecipazione attiva. In un’epoca in cui i temi referendari spesso spaccano l’opinione pubblica, la scena di Palazzo Civico di Torino offre uno spaccato di come le istituzioni locali si preparino al voto.
Il fatto che maggioranza e almeno una parte delle opposizioni abbiano preso posizione in modo visibile con simboli o parole rende evidente la volontà di coinvolgere la città e richiamare l’attenzione sull’appuntamento del 8 e 9 giugno. Ci si attende ora che anche altre realtà politiche ed enti cittadini si espongano e promuovano iniziative simili, affinché il referendum sia oggetto di un voto consapevole e partecipato.
Lo sguardo verso il futuro
Il dibattito continuerà a Torino, così come in altre realtà italiane, nelle prossime settimane fino al giorno del voto. L’impegno in queste settimane sarà monitorato da vicino, considerando la rilevanza del risultato referendario per la politica nazionale e locale.