Un bambino di soli otto anni, Asaad, è arrivato a Torino insieme al padre per ricevere cure mediche specializzate dopo aver subito gravi ferite in un’esplosione nella sua città natale, Gaza. L’incidente gli ha portato via la madre e la sorellina e gli ha causato ustioni profonde che hanno compromesso una gamba e la vista dell’occhio destro. La missione umanitaria Food for Gaza ha reso possibile il suo trasferimento in Italia dove i medici degli ospedali Molinette e Regina Margherita si sono occupati del delicato intervento.
Il viaggio verso torino grazie alla missione food for gaza
La missione umanitaria Food for Gaza si è attivata rapidamente per organizzare il trasferimento medico del piccolo Asaad dall’area colpita fino a Torino. Questa operazione logistica complessa ha coinvolto diversi enti ed esperti con l’obiettivo preciso di salvargli la vita offrendo trattamenti specialistici non disponibili nella sua terra d’origine.
Il viaggio stesso rappresenta un passaggio cruciale perché consente al paziente fragile come Asaad di accedere alle tecnologie avanzate presenti negli ospedali italiani senza ulteriori rischi aggravanti legati allo spostamento o alle condizioni precarie in cui versava prima della partenza.
L’incidente a gaza: le ferite che hanno segnato asaad
Asaad è rimasto vittima di un’esplosione improvvisa nella Striscia di Gaza, evento tragico che gli ha tolto due persone care: la mamma e la sorella minore. Le ustioni riportate nell’attacco sono state gravissime; oltre alla perdita della vista all’occhio destro, il piccolo ha dovuto subire l’amputazione di una gamba. Questi danni fisici rappresentano solo una parte del trauma vissuto dal bambino, segnando profondamente il suo presente e futuro.
L’impatto emotivo su Asaad è stato enorme ma anche quello fisico richiedeva un intervento urgente. In condizioni così critiche non era possibile garantire adeguate cure sul posto; le strutture sanitarie locali non disponevano delle risorse necessarie per affrontare lesioni così complesse.
L’intervento chirurgico agli ospedali molinette e regina margherita
Una volta giunto a Torino, Asaad è stato preso in cura da un team multidisciplinare composto da chirurghi plastici, oculisti e specialisti delle ustioni presso gli ospedali Molinette e Regina Margherita. L’intervento più delicato riguardava proprio l’occhio danneggiato dall’esplosione: grazie all’abilità dei medici si è riusciti a preservare gran parte della vista residua evitando complicazioni irreversibili.
L’operazione era fondamentale per garantire al bambino una qualità della vita migliore rispetto allo stato precedente; mantenere almeno parzialmente funzionale l’occhio destro significa ridurre notevolmente le difficoltà future legate alla disabilità visiva già pesantemente aggravata dalla perdita della gamba.
Reazioni dalla regione piemonte: parole del presidente cirio su facebook
Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, ha voluto condividere sui social network questo momento importante raccontando con parole semplici ma intense quanto fatto dagli operatori sanitari torinesi nel caso di Asaad. Il sorriso ritrovato tra le braccia del padre dopo l’intervento simboleggia più delle parole ogni sforzo compiuto durante questa vicenda dolorosa ma segnata da speranza concreta.
Attraverso questo messaggio pubblico emerge anche il ruolo centrale svolto dalle istituzioni regionali nel sostenere iniziative umanitarie capaci davvero d’incidere sulla vita delle persone colpite da conflitti lontani dal nostro territorio ma vicini all’umanità intera.