
A Matera, il ballottaggio per la carica di sindaco vede sfidarsi Roberto Cifarelli e Antonio Nicoletti, in un clima di bassa affluenza, divisioni interne al centrosinistra e una campagna elettorale segnata da polemiche sui social. - Unita.tv
A matera, la sfida elettorale per la carica di sindaco si è consumata in una domenica caratterizzata da un calo significativo della partecipazione al voto e da un confronto acceso tra i due candidati principali, Roberto Cifarelli e Antonio Nicoletti. A pesare non è stata solo la competizione tra centrosinistra e centrodestra ma anche il contesto di bassa affluenza che ha segnato la tornata decisiva.
L’affluenza alle urne: un dato che segnala una disaffezione diffusa
Il momento più rilevante di questa tornata elettorale è stato il drastico diminuire della partecipazione al voto alle 19, con appena il 24,66% degli elettori che si sono recati ai seggi. Al primo turno, invece la percentuale aveva toccato il 36,26%. Il calo rappresenta un segnale di disinteresse o difficoltà nella mobilitazione degli elettori, forse influenzato dal caldo estivo e dalla stanchezza politica locale. I dati mostrano come Cifarelli, pur avendo ottenuto il 43,5% delle preferenze, non sia riuscito a motivare più persone rispetto al turno precedente. L’ex direttore generale di Apt Basilicata, Nicoletti, resta fermo al 37%, con margini ristretti in vista della definizione definitiva di chi guiderà il comune di Matera.
Il confronto social al centro della campagna
I due contendenti si sono fronteggiati in modo particolarmente duro attraverso i social media, uno strumento ormai centrale nelle dinamiche elettorali. La polemica è scoppiata dopo un post di Nicoletti, nel quale ha criticato un messaggio inviato da Cifarelli tramite Whatsapp. Nel messaggio si invitavano persone con difficoltà a contattare un autista per essere accompagnate al seggio, ma era richiesto anche di dichiarare chiaramente di sostenere Cifarelli. Nicoletti ha definito questa richiesta una forma di pressione indebita sugli elettori. Cifarelli ha replicato rivendicando con decisione l’organizzazione di un aiuto concreto per persone fragili, sostenendo che l’iniziativa fosse volta a garantire il diritto al voto senza discriminazioni. Questa polemica ha alimentato la discussione, con altri sostenitori che hanno preso parte al confronto rendendo ancora più tesa la competizione.
La divisione interna e le alleanze in bilico nel quadro politico materano
Il risultato del primo turno mostra una frammentazione del fronte progressista. Roberto Cifarelli non è riuscito a ottenere il sostegno unanime dei candidati sconfitti nella prima fase. Domenico Bennardi, esponente del M5S, e Vincenzo Santochirico di Progetto Comune hanno lasciato libertà di voto ai propri elettori. Solo Luca Prisco di Democrazia materana ha ufficializzato l’apparentamento con Cifarelli. Sul versante opposto, Antonio Nicoletti punta su un centrodestra compatto, pur senza la presenza della lista della Lega, che ha scelto di non presentarsi a matera dopo la sconfitta di Potenza dell’anno precedente. La sfida, già incerta, lascia aperti molti interrogativi sul futuro politico della città e della regione basilicata, dove il governatore Vito Bardi, esponente di Forza Italia, guida l’esecutivo dal 2019. I risultati del ballottaggio rappresentano un punto chiave per capire gli equilibri di questa provincia lucana.