
L’europarlamentare Pd Pina Picierno ha ricevuto protezione speciale dalla polizia di Stato a causa di minacce di matrice filorussa e pro-Palestina, con il sostegno politico unanime per garantire la sua sicurezza in un contesto di tensioni internazionali. - Unita.tv
L’europarlamentare del Pd Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, ha ricevuto una protezione speciale dopo una serie di minacce arrivate negli ultimi mesi. In particolare, gli allarmi sono scattati dopo intimidazioni giunte tramite email, posta e social network. La decisione ha coinvolto la polizia di Stato che ora vigila sull’eurodeputata.
le minacce rivolte a Pina Picierno e il contesto della tutela
Negli ultimi tempi, Pina Picierno è stata bersaglio di minacce da ambienti vicini ai gruppi filorussi e a quelli pro-Palestina. Questi messaggi, diffusi anche attraverso canali digitali come i social network, hanno avuto un impatto sufficientemente grave da far intervenire il ministero dell’interno. La preoccupazione principale ha riguardato proprio la sicurezza personale di Picierno, in particolare per eventuali azioni intimidatorie che potessero derivare da queste frange estreme. Le fonti della polizia e del ministero hanno sottolineato come il fenomeno non si limiti a singole minacce ma rappresenti un potenziale pericolo in un quadro internazionale teso.
Monitoraggio e decisione di protezione
La decisione di assegnare la scorta è arrivata in seguito a un monitoraggio accurato della situazione. L’europarlamentare, già attiva nei confronti di temi sensibili legati alla politica europea, ha denunciato pubblicamente alcuni dei messaggi ricevuti. L’attenzione mediatica e istituzionale ha così fatto emergere la necessità di un dispositivo di protezione costante che è stato quindi implementato dalla polizia di Stato, incaricata di garantire la sicurezza in ogni spostamento e attività pubblica di Pina Picierno.
Le reazioni politiche alla notizia della protezione
La notizia dell’assegnazione della scorta a Pina Picierno ha raccolto reazioni da diversi ambienti politici, soprattutto all’interno del Pd e tra i sostenitori delle sue posizioni in Europa. Nicola Zingaretti, capo delegazione del Pd al Parlamento europeo, ha espresso solidarietà a Picierno, minimizzando insieme però l’idea di legare certe opinioni politiche a una protezione, spiegando che “nessuna idea deve essere sottoposta a tutela”. Il suo intervento ha sottolineato la delicatezza del momento e la necessità di garantire un presidio alla collega su basi di sicurezza reale, senza però alimentare tensioni politiche.
Commento di benedetto della vedova
Benedetto della Vedova, deputato di +Europa, ha commentato in diretta su La7, ribadendo vicinanza e sostegno all’europarlamentare e mettendo in evidenza la pericolosità delle minacce che mettono a rischio la libertà di espressione all’interno del Parlamento europeo. Questi endorsement pubblici riflettono una posizione comune di condanna verso intimidazioni di qualsiasi natura e sostegno concreto a chi opera in contesti delicati, spesso esposti a rischi personali.
Il Pd, in particolare, ha mostrato compattezza nel difendere Pina Picierno e nel rafforzare la necessità di misure protettive per chi si espone su questioni geopolitiche di attualità.
La gestione della sicurezza da parte delle autorità e il ruolo della polizia di stato
Il ministero dell’interno ha gestito l’assegnazione della scorta seguendo protocolli consolidati per la tutela di figure pubbliche a rischio. La polizia di Stato ha subito organizzato un dispositivo di vigilanza mobile e fissa attorno a Pina Picierno. Questo dispositivo comprende agenti in borghese che seguono gli spostamenti della eurodeputata, oltre a presidi fissi nei luoghi pubblici frequentati da lei. La gestione della sicurezza si è concentrata su un intervento discreto ma efficace, in modo da non ostacolare le attività istituzionali di Picierno.
Monitoraggio costante delle minacce
Le forze di polizia stanno monitorando costantemente le fonti delle minacce e le possibili evoluzioni sul piano informatico e reale. In passato, l’Italia ha adottato casi simili di protezione per politici e figure pubbliche sottoposte a minacce da parte di gruppi estremisti o organizzazioni criminali, soprattutto in contesti di alta tensione politica internazionale. L’attenzione delle autorità riguarda non solo la persona ma anche il network di sostegno politico, individuando rischi esterni e interferenze di gruppi con interessi geopolitici particolari.
Questa operazione di sicurezza rientra in una più ampia strategia di tutela di figure istituzionali nel Parlamento europeo e in Italia, dove la presenza di minacce online e offline è aumentata negli ultimi anni, parallelamente all’uso crescente dei social e ai conflitti geopolitici in corso.
La protezione assegnata a Pina Picierno riflette quindi una risposta puntuale a un problema che coinvolge ormai aspetti nuovi della sicurezza personale, specie per chi si trova al centro di polemiche politiche internazionali.
Le autorità proseguiranno il lavoro di sorveglianza e aggiornamento del dispositivo, che rimane attivo finché persisteranno minacce di natura concreta o aggravata. L’episodio torna al centro del dibattito sulla sicurezza degli eletti e sulla necessità di proteggerli da pressioni o forme di intimidazione violenta nel contesto di una democrazia.