Un volo speciale è atterrato all’aeroporto militare di Linate portando in Italia circa 80 palestinesi, molti dei quali bambini feriti da recenti conflitti.
Nella mattinata del 25 aprile 2025, uno dei tre aerei umanitari è atterrato all’aeroporto militare di Linate, Milano. A bordo c’erano circa 80 palestinesi, tra cui 17 minori gravemente feriti. Questi bambini e ragazzi saranno curati in diverse strutture sanitarie italiane.
L’evento ha visto la presenza del ministro degli Esteri Antonio Tajani e degli assessori regionali lombardi Guido Bertolaso e Gianluca Comazzi. Ad accogliere i pazienti anche il personale dell’Aeronautica Militare, della Protezione Civile, dell’Oms e i mediatori culturali per facilitare l’inserimento.
L’arrivo che cambia destino: i bambini feriti accolti a linate
Tra i minori arrivati a Milano C’è Adam, un bambino che ha perso nove fratelli durante un raid israeliano. È l’unico sopravvissuto della sua famiglia e sarà curato all’ospedale Niguarda.
Altri due bambini saranno assistiti in Lombardia: uno al Policlinico di Milano e un altro al Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Tre minori invece saranno trasferiti in Piemonte per ricevere le cure necessarie.
L’ospedale Niguarda si prepara ad accogliere Adam con un’équipe specializzata in traumatologia pediatrica. Il Policlinico milanese e il Papa Giovanni XXIII di Bergamo hanno già predisposto reparti dedicati ai piccoli pazienti provenienti da zone di guerra.
Queste strutture collaborano strettamente con le autorità regionali per garantire assistenza medica completa e supporto psicologico ai bambini.
Il trasporto dei palestinesi feriti è frutto di una collaborazione tra il governo italiano, le autorità regionali lombarde e piemontesi, oltre che organizzazioni internazionali come l’Oms.
Il ministro Tajani ha sottolineato l’importanza dell’Italia nel fornire assistenza umanitaria concreta a chi fugge dalla guerra. “Accogliere questi bambini significa dare loro una seconda possibilità,” ha detto durante l’arrivo a Linate.
Dietro questo volo ci sono settimane di preparativi logistici coordinati dall’Aeronautica Militare Italiana insieme alla Protezione Civile. Il personale sanitario ha lavorato senza sosta per assicurare che ogni paziente fosse stabilizzato prima del viaggio.
Due mediatori culturali hanno accompagnato i gruppi per facilitare la comunicazione con medici e operatori italiani, riducendo ansia e incomprensioni.
Nei prossimi giorni i minori saranno sottoposti a visite approfondite per valutare danni fisici e psicologici causati dal conflitto. Le strutture ospedaliere italiane offriranno terapie riabilitative personalizzate.
Parallelamente partiranno programmi di integrazione sociale con il supporto delle associazioni locali per aiutare questi bambini a ricostruire una vita normale lontano dalla guerra.
Questo arrivo rappresenta un segnale forte dell’impegno italiano verso chi soffre nei teatri di guerra più dimenticati. Mentre la comunità internazionale continua a discutere soluzioni politiche, qui si agisce concretamente salvando vite umane giorno dopo giorno.