Arresto del sindaco di Istanbul: strategia di Erdogan per dividere l’opposizione
L’arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e leader dell’opposizione turca, segna un punto cruciale nella strategia di Recep Tayyip Erdogan per consolidare il potere in vista delle elezioni del 2028.

Arresto del sindaco di Istanbul: strategia di Erdogan per dividere l'opposizione - unita.tv
L’arresto di Ekrem Imamoglu, sindaco di Istanbul e figura di spicco dell’opposizione turca, segna un momento cruciale nella politica turca. Questo evento si inserisce in una strategia ben orchestrata dal presidente Recep Tayyip Erdogan, il quale mira a modificare la Costituzione per potersi ricandidare e ottenere un terzo mandato. Angela Ziccardi, assistente dell’ufficio di Roma dell’European Council on Foreign Relations, ha fornito queste informazioni nel contesto di una settimana di proteste che hanno interessato le principali città della Turchia.
Il contesto delle elezioni amministrative del 2024
Le elezioni amministrative del 2024 hanno visto una netta vittoria del partito di opposizione Chp nelle città turche più importanti, un risultato che ha allarmato Erdogan. La sua strategia sembra mirare a indebolire il fronte dell’opposizione in vista delle elezioni del 2028, agendo in anticipo per evitare che il pubblico nutra rancore per la crescente autoritarismo del suo governo. Ziccardi sottolinea come Erdogan stia cercando di smantellare le opposizioni, creando divisioni strategiche tra i vari gruppi.
La vittoria del Chp ha dimostrato che esiste un forte desiderio di cambiamento tra la popolazione turca, e questo ha spinto Erdogan a prendere misure drastiche. La sua azione non è solo una risposta immediata, ma fa parte di un piano più ampio per mantenere il potere e garantire la sua posizione in un contesto politico sempre più competitivo.
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La geopolitica a favore di Erdogan
Angela Ziccardi evidenzia come la situazione geopolitica attuale favorisca Erdogan. In un momento in cui l’Unione Europea e i Paesi europei sono costretti a dialogare con la Turchia su questioni cruciali come la difesa e la sicurezza, Erdogan si trova in una posizione vantaggiosa. Il disimpegno degli Stati Uniti dalla dimensione europea ha spinto l’UE a cercare nuove alleanze, e la Turchia, come seconda forza della NATO, non può essere ignorata.
Questo scenario è ulteriormente complicato dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca. La retorica di Trump nei confronti dei suoi avversari politici potrebbe portarlo a chiudere un occhio sulle azioni di Erdogan, permettendo al presidente turco di perseguire la sua agenda autoritaria senza troppe interferenze internazionali.
Il ruolo di Erdogan nella questione siriana
Erdogan gioca un ruolo significativo anche nella crisi siriana. La sua influenza nella deposizione di Bashar al-Assad e i rapporti consolidati con il nuovo presidente ad interim, Ahmed al-Shara’a, gli conferiscono un’importanza strategica sia nel processo di transizione che nella ricostruzione della Siria. Questo posizionamento gli consente di dialogare con gli Stati Uniti su questioni delicate, come la creazione di una zona cuscinetto a nord della Siria e le relazioni con l’Iran.
In questo contesto, emerge la figura di Abdullah Ocalan, leader del Partito dei lavoratori curdo , che ha recentemente lanciato un appello affinché il gruppo deponga le armi. Questo sviluppo, sebbene possa sembrare paradossale, si inserisce nel piano strategico di Erdogan per ottenere il supporto del partito pro-curdo Dem. L’obiettivo finale è raggiungere una maggioranza qualificata all’Assemblea nazionale, necessaria per modificare la Costituzione e candidarsi a una nuova elezione presidenziale.
Le implicazioni per la democrazia turca
L’arresto di Ekrem Imamoglu e le manovre politiche di Erdogan sollevano interrogativi significativi sulla salute della democrazia in Turchia. La crescente repressione delle opposizioni e il controllo delle istituzioni democratiche pongono sfide enormi per il futuro politico del Paese. Le azioni di Erdogan non solo mirano a consolidare il suo potere, ma anche a limitare le possibilità di un cambiamento significativo nel panorama politico turco.
La situazione attuale richiede un’attenzione costante da parte della comunità internazionale e dei cittadini turchi, poiché il futuro della democrazia in Turchia dipende dalla capacità delle forze di opposizione di resistere e organizzarsi di fronte a queste sfide.