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Appello per la liberazione di Alberto Trentini, cooperante italiano detenuto in Venezuela da otto mesi

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Il caso di Alberto Trentini, cooperante italiano arrestato in Venezuela con accuse di terrorismo e cospirazione, torna sotto i riflettori a otto mesi dal suo fermo. La madre del giovane lancia un nuovo appello al governo italiano affinché intervenga con urgenza per la sua liberazione. Il silenzio delle istituzioni italiane suscita preoccupazione tra familiari e sostenitori, mentre esponenti politici e associazioni chiedono un impegno concreto per riportare Trentini a casa.

Secondo la fonte: ansa.it.

il silenzio del governo italiano sulla detenzione di Alberto Trentini

Da 240 giorni Alberto Trentini si trova in carcere nel penitenziario El Rodeo I nello stato venezuelano di Miranda, vicino Caracas. Sua madre Armanda Trentini ha partecipato a un sit-in davanti al tribunale di Roma durante un’udienza legata al processo Regeni per chiedere attenzione sul caso del figlio. Con voce rotta dall’emozione ha denunciato l’assenza totale di comunicazioni da parte della presidenza del Consiglio italiana: “Tutto tace – ha detto – anche la nostra presidente del Consiglio”.

paura e angoscia per le condizioni di Alberto Trentini

Dietro uno striscione verde con il volto del figlio, Armanda ha letto una dichiarazione nella quale manifesta paura e angoscia per le condizioni in cui si trova Alberto. Ha ricordato come il governo svizzero abbia ottenuto recentemente la liberazione dal carcere venezuelano dell’altro detenuto che era insieme a Trentini e abbia reso pubbliche le difficili condizioni vissute dietro le sbarre.

La richiesta è chiara: serve una mobilitazione immediata delle autorità italiane attraverso ogni canale diplomatico disponibile. La famiglia non intende aspettare oltre perché ogni giorno trascorso in carcere significa sofferenze indicibili per Alberto.

solidarietà politica e sociale alla famiglia Trentini

Al sit-in romano era presente anche Elly Schlein, segretaria nazionale del Pd che ha espresso forte solidarietà verso il cooperante veneto: “Non può essere colpa andare nel mondo ad aiutare chi è più fragile”, ha detto rivolgendosi alle istituzioni affinché facciano tutto ciò che serve per ottenere la scarcerazione.

Anche don Luigi Ciotti fondatore dell’associazione Libera è intervenuto sulla vicenda denunciando “troppi silenzi” attorno alla situazione di Trentini: “Ci sono state troppe prudenze ed ambiguità – ha affermato – ma noi continueremo a far sentire forte la nostra voce”. Ha ricordato come impegnarsi nella difesa dei diritti umani non debba mai trasformarsi in motivo d’accusa o punizione.

Questi interventi pubblici sottolineano l’importanza della vicenda nei circuiti politici italiani ed evidenziano una crescente pressione verso il governo perché agisca concretamente senza ulteriori ritardi.

Cronologia dettagliata dalla missione umanitaria di Elly Schlein in Venezuela all’ arresto di Alberto Trentini a Caracas

Alberto Trentini lavora come cooperante per Humanity & Inclusion, ong specializzata nell’assistenza alle persone con disabilità nei contesti più difficili nel mondo. Era arrivato in Venezuela lo scorso 17 ottobre 2024 proprio nell’ambito di una missione umanitaria.

Il 15 novembre dello stesso anno mentre si stava spostando da Caracas verso Guasdalito insieme all’autista dell’organizzazione è stato fermato ad un posto blocco dalle autorità locali che lo hanno arrestato con accuse gravissime quali terrorismo e cospirazione contro lo Stato venezuelano.

Aggiornamenti sullo stato di salute di Alberto Trentini e comunicazioni dalla prigione di el rodeo i, venezuela

Per diversi mesi non sono arrivate notizie certe sul suo destino fino alla prima telefonata ai familiari avvenuta solo lo scorso 16 maggio quando Alberto è riuscito a comunicare direttamente dalla prigione confermando buone condizioni fisiche pur nelle difficoltà detentive. Ha riferito inoltre che assume regolarmente le medicine necessarie sotto controllo medico interno alla struttura carceraria dove si trova rinchiuso ormai da molti mesi senza processi conclusivi né certezze sulle accuse mosse contro di lui.

ruolo della Farnesina nelle richieste diplomatiche

Durante questi lunghi mesi, il ministero degli Esteri italiano si è mosso tentando d’intercedere presso le autorità venezuelane. Le informazioni raccolte riguardano soprattutto lo stato sanitario, le condizioni ambientali carcerarie ed eventuali possibilità legali o diplomatiche volte ad alleggerire o risolvere questa situazione.

L’impegno ufficiale resta quello d’accompagnare tramite canali formali ogni tentativo utile volto ad assicurare assistenza consolare, tutela dei diritti fondamentali ed eventualmente favorire rilasci o misure alternative rispetto alla detenzione preventiva prolungata.

Le famiglie coinvolte confidano ora sia necessario accelerare azioni concrete capaci davvero d’incidere su questo caso prima possibile vista anche l’aggravarsi psicologico dovuto allo stallo burocratico internazionale.

Alberto Trentini e Armanda Trentini chiedono al governo italiano azioni concrete per il caso regeni

Elly Schlein ribadisce oggi quanto già espresso precedentemente durante manifestazioni pubbliche: servono sforzi concreti immediatamente visibili provenienti dal governo centrale. Non basta alcun tipo d’indifferenza od omissione se davvero ci si vuole occupare seriamente della sorte dei cittadini italiani all’estero vittime ingiustificate delle tensioni politiche internazionali.

Lo Stato svizzero viene citato come esempio positivo poiché recentemente aveva gestito positivamente casi analoghi ottenendo risultati importanti, grazie anche all’informativa resa nota sull’ambiente carcerario locale molto duro. L’Italia dovrebbe prendere esempio cercando soluzioni altrettanto efficaci senza perdere altro tempo prezioso.

Questo sollecito arriva dopo otto lunghi mesi passati lontani dagli affetti familiari senza alcuna prospettiva concreta finora definita dalle istituzioni italiane preposte. Le pressioni aumenteranno probabilmente nelle prossime settimane visto l’interesse pubblico crescente attorno alla vicenda.

Ultimo aggiornamento il 15 Luglio 2025 da Serena Fontana

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Serena Fontana

Serena Fontana è una blogger e redattrice digitale specializzata in cronaca, attualità, spettacolo, politica, cultura e salute. Con uno sguardo attento e una scrittura diretta, racconta ogni giorno ciò che accade in Italia e nel mondo, offrendo contenuti informativi pensati per chi vuole capire davvero ciò che succede.

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