Allarme del M5S su possibile depistaggio nelle indagini della commissione antimafia guidata da Colosimo
Il leader del M5S accusa la commissione parlamentare antimafia, presieduta da Colosimo, di depistaggio istituzionale per la sua concentrazione su una sola strage, ignorando altre importanti indagini mafiose.

Il leader del M5S accusa la commissione antimafia di Colosimo di depistaggio istituzionale, denunciando un'indagine troppo limitata a una sola strage e chiedendo l'intervento dei vertici istituzionali per garantire trasparenza e completezza nelle indagini. - Unita.tv
Le recenti dichiarazioni del leader del M5S sollevano pesanti dubbi sul lavoro della commissione parlamentare antimafia presieduta da Colosimo. Durante una conferenza stampa nella sede del movimento, è stata avanzata la tesi di un vero e proprio depistaggio istituzionale. La critica riguarda l’indirizzo delle indagini, ritenuto troppo ristretto a una sola strage, ignorando altri eventi mafiosi di rilievo. L’allerta è stata lanciata affinché le massime cariche istituzionali, come i presidenti di Camera e Senato e il presidente della Repubblica, prendano coscienza della questione.
Accuse di depistaggio istituzionale nella gestione delle indagini antimafia
Il leader del M5S ha aperto il suo intervento definendo l’azione della commissione antimafia, guidata da Colosimo, come un mancato svolgimento della funzione pubblica. L’accusa principale riguarda una presunta volontà di indirizzare le indagini e i lavori della commissione verso una sola pista investigativa. Questa scelta rischierebbe di deformare la realtà dei fatti, oscurando altre stragi e azioni mafiose che invece meritano attenzione e approfondimento. Tale impostazione limita la comprensione complessiva del fenomeno mafioso e può compromettere la verità giudiziaria.
Il concetto di depistaggio istituzionale
Si parla di “depistaggio istituzionale” perché, a detta del M5S, si sta tentando di deviare l’attenzione ufficiale, ponendo come esclusiva priorità una specifica strage. Questa visione ristretta sarebbe una scelta consapevole e sostanziale, non un errore marginale. La denuncia vuole rendere visibile il rischio che la commissione, piuttosto che investigare a 360 gradi, forzi la narrazione dei fatti verso conclusioni parziali o parzialmente guidate.
Leggi anche:
La richiesta di attenzione dei vertici istituzionali sulle indagini antimafia
Dall’interno del movimento 5 Stelle è emersa una richiesta precisa: rivolgersi ai presidenti delle due Camere del Parlamento e al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per segnalare la situazione. L’obiettivo è far emergere il problema a livello istituzionale e politico. Viene chiesto a Mattarella, che svolge funzioni di garante costituzionale, di monitorare con attenzione quanto sta accadendo al lavoro della commissione antimafia.
Richiamo alla trasparenza e all’obiettività
Questa sollecitazione non si limita a una semplice denuncia pubblica ma vuole trasformarsi in un richiamo formale a controllare la trasparenza e l’obiettività delle indagini. Poiché la commissione antimafia ha un ruolo strategico nell’individuare e contrastare le organizzazioni criminali, qualsiasi anomalia o limitazione nel suo operato può avere gravissime ripercussioni sulla giustizia e sicurezza pubblica.
La concentrazione su una sola strage e il rischio di ignorare altre vittime della mafia
L’attenzione critica del M5S verte soprattutto sulla scelta di concentrarsi esclusivamente su una singola strage. Secondo quanto dichiarato, si tratta di un approccio che finisce per oscurare altri episodi importanti e numerosi atti mafiosi ancora da chiarire. La commissione, viene detto, avrebbe il compito di ricostruire in modo esaustivo le dinamiche delle stragi mafiose e dei crimini correlati, ma questa esigenza pare oggi compromessa da un orientamento troppo ristretto.
Importanza di una ricostruzione completa
Ignorare altre stragi significa oscurare pezzi consistenti della storia criminale italiana recente. Diverse famiglie, comunità e città attendono risposte sull’origine, sviluppo e responsabilità di vari fatti di sangue. La ricostruzione completa serve a mantenere viva la memoria e a garantire che non si ripetano eventi simili. Il commissario guidato da Colosimo sembra orientare il lavoro in senso opposto, tralasciando molti casi che invece restano irrisolti e oscurati.
Implicazioni della denuncia sulla credibilità della commissione antimafia
La denuncia sollevata dal M5S colpisce direttamente la reputazione della commissione antimafia. Un organismo parlamentare chiamato a un compito delicato, come quello di scandagliare la presenza mafiosa e le sue conseguenze, perde così parte della sua autorevolezza e fiducia nell’opinione pubblica.
Possibili conseguenze del depistaggio
Se emergono dubbi concreti su una volontà di depistaggio o di ridurre all’essenziale il lavoro di inchiesta, la credibilità della commissione può diminuire drasticamente. Questo può alimentare sfiducia nei confronti delle istituzioni e creare un senso di disillusione tra chi chiede verità e giustizia. Di conseguenza, l’efficacia di eventuali futuri interventi e proposte rischia di essere compromessa.
Gli sviluppi di questo caso avranno sicuramente un seguito nelle sedi parlamentari. Le posizioni espresse dal leader del M5S possono indurre un’accelerazione su controlli più rigorosi o nuove verifiche sull’operato del presidente Colosimo e della commissione stessa. Non mancano segnali di attenzione da parte di altri gruppi politici che potrebbero appoggiare approfondimenti più ampi.