Aielli, piccolo borgo della provincia dell’Aquila noto come la casa dei murales, ha accolto una nuova opera d’arte urbana firmata da Laika, street artist romana impegnata in tematiche civili e sociali. Il murale raffigura papa francesco in un modo inedito e provocatorio, riproponendo un’immagine già apparsa a Roma dopo la sua morte. L’intervento esposto nel cuore del borgo che ormai è chiamato “corso Laika“, contribuisce a rafforzare il legame tra arte di strada e contenuti di attualità proposti da Aielli.
Il significato del murale “gli invitati” e l’immagine di papa francesco
L’ultimo murale realizzato da Laika concentra l’attenzione sul papa emerito. L’opera, intitolata “gli invitati”, mostra papa francesco in paradiso, con l’aureola in testa e uno sguardo che tradisce un certo fastidio mentre legge la lista dei partecipanti al proprio funerale. L’immagine si presenta con un tono ironico ma pungente, dando spazio a una riflessione sulle dinamiche di potere, le ipocrisie e la società contemporanea. La scena racconta in modo diretto la figura del pontefice, la sua attenzione verso gli ultimi e i suoi forti messaggi sociali.
Il comune di Aielli ha sottolineato come questo murale rappresenti un omaggio alla figura di papa francesco, che si è sempre espresso a favore della pace, del rispetto e dell’accoglienza. La sua vicinanza ai gruppi più fragili, in particolare il popolo palestinese segnato da anni di conflitti, emerge chiaramente dall’impegno civile dell’artista che interpreta la sua immagine oltre il semplice ritratto. In tutto questo il lavoro di Laika si fa portavoce di un messaggio forte che parla contro il riarmo e denuncia l’ipocrisia del potere.
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Aielli tra arte pubblica, impegno sociale e valorizzazione del borgo
Il borgo di Aielli continua a costruire la sua identità grazie a questi interventi artistici di cui Laika è protagonista. L’opera dedicata a papa francesco è la terza firma dell’artista romana sullo stesso tratto del centro storico, che gli abitanti ormai chiamano familiarmente “corso Laika“. Le tre opere si rispondono e si completano a vicenda, come se fosse un trittico moderno, che unisce temi simbolici e contenuti contemporanei in un progetto continuo.
Questi murales, nati dal desiderio di portare anche in contesti piccoli e meno conosciuti un’arte densa di significato e attenta ai grandi temi civili, offrono ai visitatori e ai residenti un’occasione di confronto e riflessione. Aielli si conferma come spazio aperto dove arte e società si incontrano per suscitare dibattito e coinvolgimento. Non a caso il borgo si propone come laboratorio urbano in cui sperimentare forme di cultura che intrecciano la storia locale con i problemi globali.
Le opere di Laika rappresentano, infatti, un modo per raccontare una storia più complessa delle strade e delle piazze, con figure riconoscibili e immagini capaci di smuovere la memoria e la coscienza collettiva. L’iniziativa sostiene anche il turismo culturale e la vita quotidiana del paese, richiamando l’attenzione dei media e degli appassionati di arte pubblica.
Laika e il suo percorso artistico a aielli
Laika, originaria di Roma, ha costruito una carriera che unisce la street art a messaggi concreti di impegno civile. Le sue opere nelle città italiane spesso riportano temi quali diritti umani, pace e critica sociale. A Aielli ha scelto un percorso che coinvolge il borgo nel racconto visivo proponendo immagini non solo esteticamente forti ma anche capaci di evocare storie e sentimenti veri.
Il legame continuo con Aielli nasce dalla volontà di portare l’arte dentro un contesto rurale e tradizionale, mettendo in dialogo passato e contemporaneità . Le tre opere create nell’ultimo anno offrono punti di vista diversi ma collegati tra di loro, uniti dalla volontà di stimolare un confronto aperto e sincero con chi vive e visita il territorio.
La presenza di “gli invitati” si inserisce in questo discorso e mostra come un’immagine forte possa continuare a parlare, anche a distanza di tempo, sollevando domande sul ruolo delle figure pubbliche e sulle azioni concrete che determinano la storia. Aielli, con questa esperienza, si fa spazio dentro una narrazione più ampia, quella dell’arte urbana impegnata.
Il ruolo dei murales nella valorizzazione dei piccoli borghi
Aielli è ormai un esempio consolidato di come i murales possano diventare un elemento centrale nel recupero e nella valorizzazione di piccoli borghi italiani. Attraverso interventi mirati e artisti come Laika, questi luoghi acquistano nuova vita e visibilità . Le opere di street art esposte nelle vie storiche trasformano lo spazio pubblico in un museo a cielo aperto, accessibile a tutti e capace di attrarre visitatori.
Il fenomeno dei murales in borghi come Aielli risponde anche al bisogno di riavvicinare le comunità ai propri luoghi, introducendo temi attuali e invitando a uno sguardo critico sul presente. Lo sviluppo culturale passa da azioni che coinvolgono i cittadini e che offrono esperienze artistiche non convenzionali, in grado di trasformare i contesti urbani più piccoli.
La realizzazione del murale dedicato a papa francesco, dopo le opere precedenti, conferma questa strategia. Il paese assume un ruolo di primo piano nei circuiti dell’arte di strada, generando dialogo e portando avanti una riflessione anche su temi religiosi e sociali. Aielli diventa così uno spazio dinamico, in cui la cultura popolare e la creatività si intrecciano.