
I dati preliminari del Viminale indicano un'affluenza del 30,6% ai cinque referendum italiani del 2025, con ampio consenso su temi del lavoro e voto più diviso sulla cittadinanza. - Unita.tv
I dati preliminari forniti dal Viminale mostrano una partecipazione intorno al 30,6% alle urne per i cinque referendum tenuti in Italia nel 2025. Siccome mancano ancora alcune sezioni, non si tratta di numeri definitivi, ma forniscono comunque un quadro chiaro sul coinvolgimento degli elettori e i risultati parziali per ogni quesito. Questi voti testimoniano il livello di consenso su tematiche centrali del lavoro e la cittadinanza.
Affluenza complessiva e copertura sezioni
Al termine delle operazioni di voto, il Viminale ha analizzato i dati provenienti da quasi tutte le 61.591 sezioni in Italia. L’affluenza stimata si attesta al 30,6%. Restano da scrutinare circa 6.000 sezioni, per cui il dato può subire lievi modifiche. La percentuale riflette l’interesse verso cinque referendum sui temi di lavoro e cittadinanza. Si tratta di un’affluenza inferiore a quella registrata in elezioni meno recenti, segno di un coinvolgimento più misurato in consultazioni su questioni specifiche e tecniche. Il voto si è svolto in diverse regioni, dalle grandi città ai piccoli comuni, offrendo un quadro composito delle posizioni degli italiani.
Risultati parziali sui quesiti riguardanti il lavoro
I primi quattro quesiti si concentrano su tematiche di natura lavorativa, con risultati che mostrano un pronunciato consenso verso le proposte. Il quesito sul reintegro dei licenziamenti ritenuti illegittimi registra al momento un 88,94% di voti favorevoli. Sono arrivati oltre 10,7 milioni di sì contro circa 1,3 milioni di no. Il secondo quesito riguarda i limiti alle indennità in caso di licenziamento: qui i sì si attestano al 87,55%, con 10,4 milioni di voti. Il terzo quesito, dedicato alla tutela dei contratti a termine, vede il 88,98% di consensi, mentre quello sulla responsabilità per gli infortuni sul lavoro registra un 87,26% di sì. Questi dati mostrano come il mondo del lavoro sia al centro di una discussione intensa e con propensioni nette per riforme e tutele maggiori.
La cittadinanza italiana: un voto più diviso
L’unico quesito che riguarda la cittadinanza italiana esprime un consenso inferiore rispetto agli altri temi trattati. I dati disponibili indicano un 65,13% di sì contro il 34,97% di no. Questo dato, pur ampiamente maggioritario, indica un voto meno netto e un dibattito più articolato sul tema. La cittadinanza è un argomento che coinvolge aspetti sociali e culturali complessi, per questo si evidenzia una maggiore frammentazione. Ai seggi si sono presentati comunque oltre 7,6 milioni di elettori favorevoli e più di 4 milioni contrari, confermando la polarizzazione sulla questione.
Situazione attuale e prossimi aggiornamenti
Il conteggio finale delle schede sarà completato nelle prossime ore, quando saranno disponibili i dati di tutte le sezioni. Il trend emerso offre comunque un’anticipazione significativa della volontà popolare sui cinque quesiti proposti. Questa tornata referendaria conferma l’attenzione degli italiani su lavoro e cittadinanza, pur con livelli di partecipazione contenuti. Le istituzioni verificheranno ora i risultati ufficiali per adottare eventuali misure pratiche e leggi consequenziali. I prossimi giorni saranno cruciali per la definizione definitiva delle decisioni.