La chiesa dell’Immacolata in corso Cavour a Macerata ha dato il via ai lavori di recupero dopo i danni causati dal sisma. Il vescovo Nazzareno Marconi ha benedetto l’apertura del cantiere, alla presenza del parroco don Andrea Leonesi e dei membri della comunità parrocchiale. L’intervento punta a consolidare la struttura e restaurare le parti danneggiate, grazie a un finanziamento pubblico di oltre un milione di euro.
Interventi precedenti e contesto storico della chiesa
Nel 2014 la stessa chiesa aveva già subito una serie di interventi mirati alla manutenzione straordinaria. In quell’occasione si era intervenuti principalmente sulla facciata esterna e sulla canonica adiacente, grazie anche ai fondi provenienti dall’8xmille e contributi diretti della parrocchia. Questi lavori avevano migliorato l’aspetto estetico ed elevato la funzionalità degli spazi dedicati al clero.
L’edificio religioso rappresenta da sempre un punto centrale per la comunità cattolica locale e ha mantenuto nel tempo un ruolo importante sia spirituale che sociale. La necessità attuale nasce dai danni provocati dal terremoto che hanno compromesso alcune parti strutturali più delicate come il soffitto delle navate interne.
Dettagli sul nuovo progetto di restauro post sisma
Il nuovo stralcio dei lavori è stato finanziato con circa 1,2 milioni di euro stanziati attraverso l’ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione post terremoto. L’obiettivo principale riguarda il consolidamento strutturale del cassettonato che copre le tre navate principali della chiesa, una parte fondamentale per garantire sicurezza agli ambienti interni.
Oltre al rafforzamento delle strutture portanti si procederà alla revisione completa delle coperture sulle navate laterali dove si sono riscontrate infiltrazioni o cedimenti dovuti alle scosse sismiche. Verranno inoltre restaurati gli elementi decorativi in stucco presenti all’interno, particolarmente danneggiati dalla vibrazione del terreno.
Il progetto include anche interventi sulle superfici pittoriche: queste ultime saranno messe in sicurezza per evitare ulteriori deterioramenti causati da umidità o microfratture generate dal sisma stesso.
Chi cura i lavori: progettazione esecutiva e imprese coinvolte
La direzione tecnica dell’intervento è affidata all’architetto Gabriele Cardarelli insieme all’ingegnere Chiara Antolini; entrambi lavorano sotto il coordinamento diretto dell’Ufficio Sisma istituito dalla diocesi di Macerata proprio per seguire gli aspetti legati alla ricostruzione degli edifici ecclesiastici colpiti dal terremoto.
I lavori verranno eseguiti dall’associazione temporanea d’impresa formata da Edil 93 S.r.l. ed Eures Arte S.r.l., specializzate rispettivamente nella ristrutturazione edilizia e nei restauri artistici su edificazioni storiche religiose.
Per quanto riguarda gli impiantisti sarà presente anche l’impresa Eredi Paci Gerardo incaricata della rifunzionalizzazione degli impianti elettrici tradizionali ma anche quelli specializzati necessari alle esigenze moderne; questa parte sarà sostenuta con fondi privati raccolti direttamente dalla parrocchia o tramite donazioni specifiche rivolte agli aggiornamenti tecnologici interni all’edificio sacro.
Organizzazione delle funzioni durante i lavori
Durante tutta la durata dei cantieri le celebrazioni liturgiche non subiranno interruzioni definitive ma cambieranno semplicemente location temporaneamente: nei giorni feriali le messe verranno celebrate nell’aula liturgica adiacente alla stessa chiesa mentre nelle domeniche o festività maggiormente frequentate ci si sposterà nel vicino cinema Excelsior messo a disposizione dalla città come spazio alternativo più ampio capace d’accogliere fedeli in sicurezza rispetto ai cantieri aperti dentro l’edificio principale religioso.
Questa soluzione permette sia agli operatori dei lavori sia ai fedeli stessi una convivenza funzionale fino al termine previsto degli intervento programmato secondo le tempistiche concordate tra diocesi, enti locali ed imprese coinvolte.