L’estate del 2025 si prepara ad affrontare una nuova fase di caldo intenso, con la terza ondata che interesserà soprattutto il centro e il sud Italia. Dopo qualche giorno di sollievo causato da correnti fresche provenienti dal nord Europa, le temperature torneranno a salire rapidamente nel weekend e all’inizio della prossima settimana, raggiungendo valori elevati soprattutto nelle zone interne delle regioni meridionali.
Evoluzione meteo tra metà e fine luglio con ingresso dell’ anticiclone nord africano e picchi di 38/40 ° C al centro – sud e mediterraneo
Dopo un breve periodo in cui le temperature hanno mostrato un lieve calo tra mercoledì 17 e venerdì 19 luglio, grazie all’arrivo di aria più fresca dal nord Europa, la situazione si modificherà nuovamente. Un promontorio anticiclonico proveniente dal nord Africa avanzerà verso il Mediterraneo centrale nel corso del fine settimana. Questo fenomeno porterà una nuova intensificazione del caldo estivo su gran parte della penisola italiana.
Le condizioni atmosferiche previste indicano un aumento sensibile delle temperature soprattutto al centro-sud, dove l’alta pressione rimarrà stabile per diversi giorni. Il flusso d’aria calda provocherà un rialzo termico marcato già dalle ultime ore del weekend.
Temperature estreme tra 38 e 40° C colpiscono apice Calabria, Basilicata e regioni del centro – sud mediterraneo
Le zone più esposte al picco di questa ondata saranno quelle interne delle regioni meridionali come Calabria, Basilicata e Puglia. Anche Sardegna e Sicilia sperimenteranno giornate molto calde con punte che potranno superare i 40°C in alcune località lontane dalla costa.
In queste aree i valori termici massimi potrebbero raggiungere livelli elevati per diversi giorni consecutivi. Le alte temperature saranno accompagnate da un clima afoso che renderà percepito il caldo ancora più intenso durante le ore pomeridiane.
Nel resto d’Italia invece ci sarà comunque caldo ma meno estremo rispetto al sud. Sulle coste adriatiche o tirreniche si attendono picchi intorno ai 35-37°C mentre nelle zone pianeggianti centrali la temperatura si manterrà spesso sotto i 38 gradi.
Instabilità meteorologica sui rilievi alpini del nord Italia con temperature elevate fino a 40° C nel centro – sud e mediterraneo
Al contrario rispetto alle regioni meridionali, il nord Italia vivrà giornate caratterizzate da maggiore variabilità atmosferica durante questo periodo di forte caldo estivo.
I rilievi alpini e prealpini potrebbero essere interessati da rovesci o temporali pomeridiani provocati dall’umidità accumulata durante la giornata associata a correnti instabili presenti nella zona. Questi fenomeni limiteranno parzialmente l’aumento termico in alcune province settentrionali anche se le temperature resteranno comunque elevate rispetto alla media stagionale.
La presenza degli acquazzoni allevierà momentaneamente l’opprimente afa tipica dei periodi prolungati senza precipitazioni sul territorio padano o sulle aree montuose limitrofe.
Previsioni meteo: durata e intensità dell’ ondata di caldo al nord e nel centro – sud tra apice e temperature fino a 40° C
Secondo gli ultimi modelli meteorologici disponibili, questa fase intensa ma breve non dovrebbe protrarsi oltre la prima parte della prossima settimana. I valori termici massimi toccheranno l’apice nei primi giorni lavorativi per poi iniziare lentamente a scendere.
Il possibile cambiamento riguarderà prima le regioni settentrionali dove sono attese correnti fresche capaci di abbassare rapidamente la colonnina di mercurio entro metà settimana. Al centro si avvertirà lo stesso effetto ma con qualche giorno in ritardo mentre al sud potrebbe persistere ancora qualche giornata calda prima del ritorno ad una situazione climatica meno estrema.
Questa rapida alternanza rende necessario monitorare costantemente gli aggiornamenti meteo locali per chi vive nelle zone interessate, specie chi deve svolgere attività all’aperto o soffre particolarmente il caldo intenso.
Impatti dell’ ondata di caldo fino a 40° C su qualità dell’ aria e livelli di inquinanti nelle città di nord, centro – sud e mediterraneo
L’intensificarsi delle alte pressioni associate alle elevate temperature può influenzare anche i livelli degli inquinanti atmosferici specialmente nei centri urbani affollati. Le condizioni stabili infatti favoriscono ristagni d’aria che impediscono una buona dispersione degli agenti contaminanti prodotti dalle attività umane quotidiane come traffico veicolare o riscaldamento domestico.
Per conoscere lo stato preciso della qualità dell’aria nella propria zona è possibile consultare mappe aggiornate offerte dai servizi meteorologici specializzati oppure dagli enti ambientali competenti. Questi dati aiutano a prendere precauzioni adeguate evitando esposizioni prolungate ai gas nocivi soprattutto per anziani, bambini o persone con problemi respiratori preesistenti.
Chi vive nei capoluoghi maggiormente toccati dalla terza ondata dovrà prestare attenzione agli effetti combinati tra afa intensa ed eventuale peggioramento dei parametri ambientali rilevati nell’atmosfera urbana.
personalmente, penso che queste ondate di caldo così intense e ripetute ci invitino a riflettere con urgenza sulla nostra relazione con l’ambiente e sulla necessità di adattare le nostre città e abitudini alle nuove condizioni climatiche
strategie per le comunità nel centro-sud
È fondamentale che le comunità, soprattutto nelle aree più colpite come il centro-sud, sviluppino strategie di prevenzione e di tutela della salute pubblica, considerando anche l’impatto sulla qualità dell’aria.
informazione e impegno collettivo
Io credo che un’informazione puntuale e accessibile, unita a un impegno collettivo per migliorare la sostenibilità urbana e la resilienza alle temperature estreme, possa fare la differenza nel proteggere le persone più vulnerabili e nel preservare il benessere di tutti durante queste sfide climatiche sempre più frequenti.
Personalmente, penso che queste ondate di caldo così intense e ripetute ci invitino a riflettere con urgenza sulla nostra relazione con l’ambiente e sulla necessità di adattare le nostre città e abitudini alle nuove condizioni climatiche.
Ultimo aggiornamento il 16 Luglio 2025 da Serena Fontana