Terremoto nel golfo di manfredonia il 26 maggio 2025 e la situazione sismica nel gargano
La regione del Gargano, nel Foggiano, affronta un crescente rischio sismico con recenti terremoti che sollevano preoccupazioni per la sicurezza delle comunità e la necessità di misure preventive efficaci.

Il Gargano, in provincia di Foggia, è interessato da una moderata attività sismica legata alla complessa dinamica tettonica della zona, con eventi recenti che evidenziano la necessità di monitoraggio e misure di prevenzione per tutelare la popolazione. - Unita.tv
La regione del Gargano, nel Foggiano, ha vissuto diverse scosse negli ultimi mesi, richiamando attenzione sul rischio sismico della zona. Il terremoto del 26 maggio 2025, avvenuto nelle acque del golfo di Manfredonia, ha riportato il tema dell’attività tettonica in primo piano per le comunità locali. Questi eventi fanno parte di un quadro più ampio, che coinvolge tutta l’area e lascia spazio a riflessioni sulle misure di sicurezza da adottare.
Dettagli sul terremoto del 26 maggio 2025 nel golfo di manfredonia
Nella notte tra il 25 e il 26 maggio 2025, poco dopo l’una e mezza, una scossa di magnitudo 2.1 ha interessato il golfo di Manfredonia, con epicentro a circa sette chilometri da Mattinata. L’evento è stato percepito dalla popolazione locale, ma non ha causato danni a persone o edifici. I sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia hanno registrato la scossa senza necessità di allarmi o evacuazioni. La modesta intensità ha comunque riportato l’attenzione sulla dinamica del sottosuolo in quella porzione di Adriatico.
Attività sismica e dinamiche tettoniche nella zona
Nel dettaglio, la scossa si è originata in una zona nota per la sua attività sismica modesta, tipica di margini continentali caratterizzati da crosta terrestre più sottile. Il movimento è collegato ai processi tettonici presenti nella zona del Gargano, dove si verificano spesso fenomeni di assestamento della crosta terrestre. Questa area è interessata da sollevamenti e fratture che rispecchiano la complessità geologica della penisola.
Leggi anche:
Le caratteristiche geologiche della penisola del gargano
Il Gargano si protende nel mare Adriatico con una conformazione geologica articolata, frutto di millenni di movimenti tettonici e erosione marina. La crosta terrestre in questa regione è più fragile e soggetta a deformazioni rispetto ad altre aree, perché si trova al confine tra la placca africana e quella eurasiatica. Questi movimenti tettonici generano una serie di fenomeni, tra cui terremoti, anche se generalmente di bassa entità.
Storia sismica e vulnerabilità territoriale
Questa complessità si riflette in una storia sismica che, pur non avendo frequenti eventi distruttivi, registra scosse che si susseguono nel tempo. I sedimenti marini e le formazioni rocciose locali indicano uno scenario dove faglie attive creano un contesto di rischio variabile. Il territorio ha quindi una vulnerabilità che richiede sorveglianza e interventi mirati per evitare danni in caso di scosse più intense.
Eventi sismici significativi degli ultimi mesi
Oltre alla scossa di maggio, il 2025 ha visto altri terremoti degni di attenzione nella provincia di Foggia. Il 14 marzo scorso, un sisma di magnitudo 4.7 ha colpito il largo della costa garganica, a meno di quindici chilometri da Lesina. Questa scossa più forte ha provocato danni strutturali in diverse cittadine come Carpino, Ischitella, Monte Sant’Angelo, Vico del Gargano e Vieste. In seguito sono state registrate diverse repliche con intensità minori, intorno a 2.0-3.8, che hanno mantenuto alto il livello di allerta.
Il 1 aprile 2025, un altro terremoto sempre localizzato al largo della costa garganica ha raggiunto magnitudo 3.8. L’ipocentro a soli sei chilometri di profondità ha interessato una vasta area, compresa tra San Severo, Manfredonia e Foggia. Anche in questo caso non si segnalano danni gravi, ma l’evento ha contribuito a sottolineare la necessità di monitoraggi continuativi e di piani di prevenzione.
Impatto sulla comunità locale e la gestione della sicurezza
Gli abitanti del Gargano vivono sotto una costante attenzione verso la possibilità di eventi sismici, a volte temendo scosse più forti. Per loro la paura di danni e disagi è reale, anche se finora molti terremoti si sono rivelati modesti. Le autorità del luogo e gli esperti hanno il compito di mantenere alta la guardia e di migliorare il livello di informazione per evitare panico inutile.
Misure di prevenzione e coinvolgimento istituzionale
Le misure di prevenzione comprendono la verifica delle condizioni degli edifici pubblici e privati, il rafforzamento delle strutture vulnerabili e la condivisione di comportamenti da adottare in caso di emergenza. Questi interventi coinvolgono enti locali, Protezione Civile e istituti di ricerca. Il controllo costante della situazione sismica aumenta la consapevolezza della popolazione, aiutando nel contempo a ridurre i rischi.
Il quadro nazionale della sismicità in italia
L’Italia è una delle nazioni europee più esposte ai terremoti, per la sua posizione geologica a cavallo tra la placca africana e quella eurasiatica. Questa fascia di convergenza causa forti pressioni che generano frequenti movimenti tettonici. Zone come l’Appennino Centrale, l’area del Sud e proprio la regione del Gargano sono tra le più a rischio.
Strumenti e strategie di monitoraggio
L’esperienza degli ultimi decenni ha spinto il paese a dotarsi di sistemi di allarme e a sviluppare codici antisismici più rigidi per la costruzione. La ricerca scientifica italiana è attiva nel monitoraggio attraverso reti di sismometri distribuite sul territorio. A livello europeo e globale, si collaborano anche tecnologie e scambi di dati per migliorare la prevenzione.
Sfide nella prevenzione e nella comunicazione del rischio sismico
Nonostante l’impegno delle autorità, restano criticità da affrontare. In certe aree rurali del Gargano, le risorse per la manutenzione degli edifici non sempre bastano, tanto che molte costruzioni rischiano la vulnerabilità in caso di scosse forti. Mancano pure interventi tempestivi per l’adeguamento antisismico, che dovrebbe essere prioritario soprattutto sugli immobili pubblici e scolastici.
Un altro problema riguarda la comunicazione verso la popolazione. A volte notizie poco chiare o tardive creano confusione e tensione. Migliorare i canali per informare subito e con trasparenza è un impegno espresso dalle istituzioni, che puntano a strategie di comunicazione più efficaci e diffuse, così da mantenere il pubblico sempre aggiornato su eventi e misure precauzionali.
L’insieme di questi elementi evidenzia la complessità della gestione del rischio nella zona del Gargano, che richiede costanza negli interventi e attenzione ai segnali della terra per tutelare le comunità.