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Terremoto di magnitudo 5,8 scuote marmaris e provoca vittime tra feriti e panico in turchia

Una scossa di terremoto di magnitudo 5,8 ha colpito la Turchia vicino a Marmaris, causando un morto e 69 feriti. Le autorità monitorano i danni e forniscono assistenza alla popolazione.

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Una scossa di terremoto di magnitudo 5,8 ha colpito la zona costiera di Marmaris, in Turchia, causando 69 feriti e la morte di una ragazza di 14 anni per attacco di panico. Le autorità monitorano la situazione e proseguono i soccorsi. - Unita.tv

Una forte scossa di terremoto ha colpito nella notte tra lunedì 27 e martedì 28 gennaio 2025 la zona costiera sud-occidentale della turchia, con epicentro vicino a marmaris. Il sisma ha creato non solo danni indiretti e numerosi feriti ma anche una vittima a causa di un attacco di panico, aggravando il quadro già delicato di questa regione che ha conosciuto tragedie sismiche negli ultimi anni.

La scossa principale e l’epicentro a pochi chilometri da marmaris

Il terremoto ha raggiunto la magnitudo 5,8 secondo i dati diffusi dall’afad, l’agenzia turca per la gestione delle emergenze, registrato alle 2:17 ora locale. L’epicentro è stato individuato nel mar mediterraneo, a circa 10,4 km dalla costa di marmaris, nella provincia di muğla, una delle aree più frequentate della turchia per il turismo. La profondità del sisma è stata stimata a 67,9 km, una profondità medio profonda che comunque non ha impedito alla scossa di farsi sentire chiaramente in tutta la regione.

Interventi e monitoraggio delle autorità

Le autorità di emergenza hanno immediatamente attivato un monitoraggio serrato per valutare eventuali danni strutturali e per coordinare gli interventi. Nonostante non siano stati segnalati crolli o gravi danni agli edifici, la scossa ha generato panico tra la popolazione locale e i turisti che stavano dormendo nei territori colpiti. In diverse zone, la paura ha spinto molte persone a lasciare le abitazioni per mettersi in salvo, con conseguenze gravi per chi ha compiuto gesti rischiosi per fuggire dal sisma.

Numero di feriti e dinamiche degli interventi sanitari

Il ministro degli interni, ali yerlikaya, ha fornito un aggiornamento sui feriti: sono 69 le persone che hanno chiesto assistenza medica nella provincia di muğla. Alcuni di loro riportano lesioni serie, soprattutto provocate da cadute nel tentativo di mettersi al sicuro saltando da finestre o balconi. Dopo le prime cure, circa 46 persone sono rimaste ricoverate in ospedale per ulteriori accertamenti e trattamenti.

Soccorsi e controlli sul territorio

I soccorsi si sono organizzati sul territorio per eseguire controlli sulle condizioni degli edifici e garantire assistenza a chi ha subito traumi fisici o ha manifestato segni di shock emotivo. Le autorità tengono ancora sotto osservazione le aree più vicine all’epicentro, con squadre di tecnici e agenti sul posto per un’indagine approfondita sulla stabilità delle infrastrutture.

La tragica morte della ragazza di 14 anni a fethiye

Tra le conseguenze più dolorose di questo evento c’è la perdita di una ragazza di 14 anni residente a fethiye, cittadina turistica situata poco distante da marmaris. La giovane è deceduta in seguito a un attacco di panico scatenato dal terremoto. La notizia è stata comunicata ufficialmente dal ministro yerlikaya e ha rapidamente circolato anche sui social media, suscitando numerosi messaggi di cordoglio.

Il ricordo del terremoto del 2023

Secondo le ricostruzioni, la ragazza non aveva precedenti problemi di salute e il sisma ha innescato una reazione psicofisica grave che le è stata fatale. “Questo episodio fa riaffiorare la memoria del devastante terremoto del 2023 che aveva già colpito la stessa regione, causando oltre 40mila vittime e lasciando un segno profondo nella comunità locale.” Gli esperti sottolineano come il trauma collettivo e lo stato di allerta possano influire sulle reazioni individuali al sisma, amplificando l’impatto anche dopo la prima scossa.

Le attività di controllo e sostegno proseguono nei giorni successivi all’evento, per assicurare una gestione efficace dell’emergenza e accompagnare la popolazione nella fase di ripresa.