Nei prossimi giorni il meteo in Italia presenterà condizioni di instabilità soprattutto nelle regioni settentrionali e lungo la dorsale appenninica centro-settentrionale. L’anticiclone subtropicale, ancora saldo sulle zone meridionali del paese, perderà forza più a nord, favorendo lo sviluppo di temporali anche intensi. Questi fenomeni si concentreranno principalmente sulle Alpi, le Prealpi e la Pianura Padana con possibili grandinate e raffiche di vento. Il caldo non darà tregua ma sarà accompagnato da rovesci localizzati.
Evoluzione dell’anticiclone subtropicale e prime avvisaglie d’instabilità
L’anticiclone subtropicale mantiene un ruolo dominante nelle regioni meridionali italiane, garantendo tempo stabile e temperature elevate. Più a nord però cominciano a manifestarsi segnali di cedimento del campo anticiclonico. Questa situazione apre la strada all’ingresso di correnti più fresche che favoriscono l’instabilità atmosferica sulle zone alpine settentrionali.
Condizioni favorevoli alla formazione dei temporali
I contrasti termici tra l’aria calda presente al suolo e quella più fresca in quota creano condizioni favorevoli alla formazione dei temporali pomeridiani che spesso si estendono verso le pianure limitrofe come quelle della Lombardia o del Piemonte. Questi rovesci possono assumere carattere intenso con precipitazioni abbondanti in breve tempo accompagnate da grandine locale.
Anche l’Appennino centro-settentrionale sarà interessato da fenomeni simili dovuti al riscaldamento durante il giorno che scatena i cosiddetti temporali di calore. Va precisato però che questi episodi non attenueranno significativamente la calura persistente su tutto il territorio nazionale.
Previsioni dettagliate per il 2-3 luglio: focus su piogge forti al nord
Mercoledì 2 luglio l’instabilità aumenterà rapidamente nel pomeriggio soprattutto sulle aree alpine centro-occidentali, con particolare attenzione alla regione Piemonte dove i temporali potranno risultare localmente forti ed essere accompagnati da grandinate anche consistenti oltre a raffiche di vento intense ma destinate ad attenuarsi entro sera.
Le precipitazioni interesseranno poi le pianure piemontesi e lombarde fino alla serata portando acquazzoni sparsi ma intensificati dal contrasto termico tra montagna e valle.
Sull’appennino tosco-emiliano fino alle zone laziale-abruzzesi sono previsti anch’essi rovesci nel pomeriggio mentre tenderanno a esaurirsi già dopo il tramonto lasciando spazio ad ampie schiarite notturne.
Il giorno successivo giovedì 3 luglio si ripeterà uno schema simile: i temporali prenderanno forma nel pomeriggio sull’arco alpino questa volta concentrandosi maggiormente sul settore centro-orientale delle Alpi oltre alle Prealpi venete; qualche focolaio isolato interesserà pure tratti della dorsale appenninica dal Lazio fino alla Campania senza però coinvolgere vaste aree pianeggianti sottostanti.
Venerdì 4 luglio: ulteriore instabilità in arrivo su Alpi Appennini e val padana
Venerdì 4 luglio vedrà una nuova lieve diminuzione della pressione anticiclonica specie sui rilievi alpini ed appenninici dove torneranno i rovesci durante le ore pomeridiane spesso associati a fulmini violenti o brevi nubifragi capaci di causare disagi locali specie nei territori montani piemontesi lombardi veneti ed emiliani.
Questi fenomeni potranno sconfinare verso sera nelle aree pianeggianti limitrofe della Val Padana creando condizioni meteorologiche difficili per chi si trova all’aperto o viaggia sulla rete stradale principale soprattutto nella fascia compresa tra Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
L’intensità dei fenomeno varierà molto localmente ma non mancheranno episodi significativi come colpi repentini di vento forte oppure chicchi grandi di grandine. Le temperature rimarranno comunque elevate pur se leggermente meno opprimenti rispetto ai giorni precedenti grazie proprio all’effetto rinfrescante dei rovesci isolati.
Per sabato domenica è attesa una possibile accentuazione dell’instabilità soprattutto nelle regioni settentrionali; gli aggiornamenti meteo saranno fondamentali per monitorare eventuali cambiamenti improvvisi nello sviluppo delle celle temporalesche.
La situazione meteorologica resta quindi sotto osservazione specialmente nell’arco alpino, nella Val Padana orientale ed in alcune porzioni dell’appennino centrale dove locali eventi violenti potrebbero creare disagi momentanei. Restano alte le temperature sull’intero territorio italiano mentre brevi pause asciutte alterneranno momentaneamente fasi perturbate concentrate nel tardo pomeriggio-sera.