Una lieve scossa di terremoto ha interessato stamattina il Ponente ligure, con epicentro a Giustenice, comune in provincia di Savona. Il sisma, registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia alle 6:47 del 27 agosto 2025, ha raggiunto una magnitudo di 2.3, localizzandosi a circa 10 chilometri di profondità. Non si sono segnalati danni a persone o strutture, ma la scossa è stata percepita in varie zone dell’entroterra e fino alla costa.
La scossa di Giustenice: dati tecnici e percezione sul territorio
Il terremoto di magnitudo 2.3, rilevato dall’INGV, rappresenta un evento sismico di bassa entità, ma comunque significativo soprattutto in un’area come il Ponente ligure, già monitorata con attenzione per la sua attività geofisica. L’epicentro, collocato nei pressi di Giustenice, a una profondità di 10 chilometri, ha determinato scosse che sono arrivate fino alla costa savonese e ad alcune località dell’entroterra, dove la tettonica e il tipo di terreno possono amplificare la percezione.
L’INGV registra regolarmente nella zona terremoti di magnitudo modesta, che non causano danni ma aiutano a profilare meglio lo stato di attività sismica del territorio. La rete di monitoraggio è stata consolidata negli ultimi anni, permettendo di individuare con precisione anche eventi di intensità contenuta. Questi dati sono fondamentali per aggiornare le carte del rischio e per la prevenzione nelle aree più vulnerabili, visto che la Liguria è interessata da faglie attive subordinate alla dinamica tettonica appenninica.
Gli abitanti del Ponente ligure hanno segnalato la percezione del sisma soprattutto nelle prime ore della giornata, quando l’attenzione è più acuta e i rumori ambientali minori. L’assenza di danni conferma quanto la magnitudo contenuta e la profondità abbiano limitato gli effetti sulla superficie.
Il contesto sismico della Liguria di ponente: memoria storica e rischio attuale
Il Ponente ligure si trova in un’area che, pur non essendo tra le più esposte in Italia, mostra periodiche attività sismiche. Questi eventi, anche se di lieve intensità come quello di stamani, contribuiscono a mantenere alta la sorveglianza e a promuovere interventi preventivi sugli edifici e negli insediamenti.
Un riferimento a parte richiede il terremoto di Diano Marina avvenuto il 23 febbraio 1887, un evento devastante per la regione. Quel sisma causò circa 644 vittime e danni gravi in tutta la Liguria di Ponente, segnando profondamente la storia della zona. Le conseguenze di quel terremoto hanno influenzato la normativa antisismica e la consapevolezza locale del rischio, spingendo a una gestione più attenta delle aree vulnerabili sul piano geologico.
La memoria di eventi come quello di Diano Marina spiega l’importanza del monitoraggio costante condotto dall’INGV. L’ente, attraverso la sua rete di stazioni sismiche, fornisce dati fondamentali per proteggere la popolazione e per informare le autorità competenti sulle condizioni del territorio.
L’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e il monitoraggio sismico in Liguria
L’INGV è l’ente responsabile per il monitoraggio e lo studio dei terremoti in Italia. Nel Ponente ligure aggiorna continuamente la posizione e la magnitudo delle scosse sismiche, con strumenti che hanno migliorato la capacità di rilevare anche i movimenti più lievi della crosta terrestre. Questo sistema permette di reagire tempestivamente in caso di eventi più consistenti e di raccogliere informazioni utili alla protezione civile.
Negli ultimi anni, la rete sismica nazionale si è ampliata con nuove stazioni, in particolare nelle regioni a rischio medio-basso come la Liguria. Questo ha permesso una mappatura più dettagliata dei fenomeni naturali e una gestione più sicura del territorio.
Le informazioni pubblicate in tempo reale dall’INGV sono a disposizione di istituzioni locali e nazionali per le attività di pianificazione e prevenzione. La diffusione immediata delle coordinate geografiche, della magnitudo e della profondità dei terremoti aiuta la popolazione a comprendere meglio il fenomeno e permette agli esperti di monitorare l’attività in modo costante e preciso.
Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2025 da Rosanna Ricci