La città di Sassari, in Sardegna, si è mobilitata per offrire ospitalità a chi ha dovuto lasciare le proprie case nei Campi Flegrei a causa del bradisismo. L’iniziativa nasce da una mozione presentata da due consiglieri comunali di opposizione, con l’obiettivo di creare un punto di riferimento sicuro per chi cerca un periodo lontano dalle scosse sismiche che stanno interessando la zona flegrea. Questa proposta arriva dopo i numerosi eventi tellurici che hanno messo in difficoltà molte famiglie e rappresenta un gesto concreto di solidarietà tra territori italiani.
La proposta della mozione e il ruolo dei consiglieri comunali sassaresi
La mozione è stata firmata da Antonello Sassu, ex vicesindaco, e Angelo Azara, vicepresidente della commissione lavori pubblici del comune di Sassari. Entrambi appartengono all’opposizione nel consiglio comunale guidato dal sindaco Giuseppe Mascia. Il documento intende mettere a disposizione strutture ricettive pubbliche e private per accogliere temporaneamente gli abitanti dei Campi Flegrei costretti a lasciare le loro abitazioni a causa delle continue scosse sismiche.
L’idea è quella di coordinarsi con la prefettura locale e con la città metropolitana affinché questa rete possa funzionare efficacemente. Gli spazi individuati comprendono hotel ma anche alloggi pubblici inutilizzati o riconvertibili per l’accoglienza immediata degli sfollati. I promotori sottolineano come la Sardegna abbia una tradizione storica legata all’accoglienza e all’emigrazione; questo rende il territorio particolarmente adatto ad offrire aiuto in momenti delicati come quello attuale.
Dichiarazioni dei promotori
Antonello Sassu ha evidenziato che non si tratta solo di un gesto morale ma anche civico verso cittadini italiani in difficoltà: «L’accoglienza deve essere completa – ha detto – non può esserci solidarietà parziale». Anche Angelo Azara ha espresso l’intenzione concreta d’intervenire affinché ogni persona bisognosa trovi nella città sarda assistenza adeguata.
Il contesto del bradisismo nei campi flegrei: eventi recenti e impatti sulla popolazione
Il fenomeno del bradisismo nei Campi Flegrei sta causando preoccupazioni crescenti tra residenti ed esperti. A febbraio scorso Pozzuoli ha registrato uno sciame sismico intenso con circa 500 scosse nell’arco di tre giorni; tra queste una magnitudo 3.9 che ha portato alla chiusura delle scuole locali e allo sfollamento temporaneo delle famiglie più esposte al rischio.
Le autorità scientifiche dell’INGV monitorano costantemente l’evoluzione della situazione senza però prevedere scosse superiori al grado 5 nel breve termine secondo quanto dichiarato dagli esperti Florindo Musumeci e altri tecnici dell’istituto nazionale geofisico vulcanologico.
Nonostante ciò molti cittadini manifestano timore per la stabilità del terreno soprattutto nelle zone più vicine ai crateri vulcanici attivi sotto il suolo flegreo. Questo clima d’incertezza spinge alcune persone a cercare rifugio altrove fino alla normalizzazione degli eventi tellurici o fino alle decisione ufficiale sulle evacuazioni preventive.
Monitoraggio e preoccupazioni
Le autorità continuano il monitoraggio scientifico mentre la popolazione resta attenta agli sviluppi, in attesa di indicazioni ufficiali.
Reazioni istituzionali: ringraziamenti dal sindaco manzoni verso sassari
Il sindaco di Pozzuoli Gigi Manzoni ha espresso gratitudine verso i consiglieri sassaresi coinvolti nell’iniziativa solidale oltre che verso tutta la comunità della Sardegna: «Questo gesto dimostra sensibilità autentica» sono state le sue parole rivolte ad Antonello Sassu, Angelo Azara ed ai cittadini isolani impegnati nel sostegno agli sfollati.
Manzoni però rassicura sul fatto che al momento non ci sono ordini ufficialmente disposti riguardo evacuazioni obbligatorie nei comuni interessati dal fenomeno bradisismico; tutte le decisioni verranno prese basandosi su dati scientificamente validati dall’INGV insieme alla Protezione Civile regionale campana.
Il primo cittadino conferma inoltre il monitoraggio continuo attraverso tavoli tecnici dedicati: «Affrontiamo questa fase difficile mantenendo lucidità – afferma – grazie anche al supporto morale ricevuto da realtà lontane come quella sardae». La collaborazione fra territori appare dunque fondamentale nel gestire emergenze naturali complesse come quelle vissute dai Campania negli ultimi mesi.
Iniziative future per sostenere i cittadini colpiti dal fenomeno naturale
I promotori della mozione intendono proseguire nell’organizzazione pratica dell’accoglienza mettendo in rete operatori turistici locali insieme agli enti pubblici competenti così da garantire disponibilità immediata degli spazi ricettivi necessari agli sfollati provenienti dai comuni flegrei quali Pozzuoli, Bacoli ed altri limitrofi soggetti alle oscillazioni telluriche causate dal bradisismo vulcanico.
Questa azione punta inoltre a costruire rapporti stabili fra regioni italiane diverse coinvolgendo comunità territorialmente distanti ma unite dalla volontà comune d’aiutare persone vulnerabili durante situazioni critiche. L’esperienza acquisita potrà servire anche per future emergenze ambientali o calamità naturali simili, creando modelli replicabili altrove.
L’appoggio politico locale rimane cruciale perché possa concretizzarsi rapidamente ogni intervento previsto dalla mozione. Nel frattempo si attendono sviluppi ulteriori sul fronte scientifico, mentre cresce l’impegno sociale volto ad alleviare disagi provocati dalle continue oscillazioni sotterranee nella zona dei Campi Flegrei.