L’area marina tra Lesina e San Nicandro Garganico ha registrato nella notte tra il 20 e il 21 giugno una serie di scosse sismiche. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia di Roma ha rilevato quattro eventi tellurici di bassa magnitudo nello specchio d’acqua dove, a marzo scorso, si era manifestato un sisma più forte. Questo riprende un fenomeno sismico in corso da alcuni mesi che interessa la costa garganica, suscitando attenzione tra residenti e autorità locali.
Dettagli delle scosse rilevate nella notte al largo del gargano
Durante la notte di venerdì 20 giugno l’INGV ha segnalato quattro terremoti con epicentro sottile in mare, tra i comuni di Lesina e San Nicandro Garganico. La scossa di maggior intensità ha raggiunto magnitudo 2.4 ed è stata registrata alle 2.17 di notte con coordinate geografiche 41.9557 di latitudine e 15.5193 di longitudine, a una profondità di appena 3 chilometri. Poco prima, all’1.03, era stato rilevato un sisma di magnitudo 2.3 a 6 chilometri di profondità. Altri due eventi, entrambi di magnitudo 2, sono avvenuti alle 1.06 e alle 1.15, rispettivamente a profondità di 1 e 7 chilometri.
Questa serie di scosse indica che l’attività tettonica in quella zona non si è arrestata. I terremoti avvengono a profondità molto ridotte, il che può risultare più percepibile in superficie rispetto a scosse simili ma più profonde.
Evoluzione dello sciame sismico nel gargano da marzo a oggi
Il 14 marzo 2025 una forte scossa di magnitudo 4.7 aveva colpito la costa garganica, esattamente nello stesso tratto marino in cui sono avvenute le ultime scosse notturne. Da allora la zona ha continuato a registrare terremoti, con un totale di 65 eventi sismici rilevati finora in Capitanata. Questo sciame sismico ha interessato specificamente l’area di Torre Mileto e i territori limitrofi, mostrando continuità e frequenza significativa.
Il 24 maggio si è verificato un altro evento sismico nel medesimo contesto, a testimonianza che l’attività nella faglia tra Lesina e San Nicandro persiste. L’INGV monitora costantemente la situazione per valutare eventuali variazioni di intensità e l’origine delle scosse, utile per la sicurezza di chi vive in quella zona.
Contesto geografico e rilevanza degli eventi per la sicurezza locale
La costa garganica è una porzione del promontorio del Gargano che si affaccia sull’Adriatico, caratterizzata da un’attività sismica variabile ma attestata da anni di studi. La particolare posizione geografica, con faglie attive tra mare e terraferma, spiega la comparsa di sciami sismici come quello attuale.
Le scosse di modesta entità, spesso rilevate in mare a poche decine di chilometri dalla costa, sono comunque pubblicate dall’INGV per informare la popolazione e le autorità. La presenza di scosse superficiali non esclude la possibilità di eventi più forti, quindi l’area resta sotto osservazione con strumenti di monitoraggio puntuali.
Questa fase di attività sismica richiama l’attenzione di enti e istituzioni sulla gestione del rischio tellurico nella provincia di Foggia, in particolare per i comuni della costa garganica e le zone limitrofe al promontorio del Gargano. I protocolli di emergenza e prevenzione mantengono alta la guardia su un fenomeno che può interessare sia il mare che i centri abitati lungo la costa.
