
In Emilia-Romagna si è svolta una maxi simulazione di terremoto che ha coinvolto operatori sanitari, volontari e forze dell’ordine per testare la risposta coordinata a emergenze complesse, con particolare attenzione a evacuazioni, ricerca dispersi e gestione ospedaliera. - Unita.tv
Una simulazione di terremoto ha impegnato operatori sanitari, volontari e forze dell’ordine in Emilia-Romagna. L’esercitazione ha riprodotto uno scenario di emergenza caratterizzato da feriti gravi e numerosi, evacuazioni da ospedali, ricerca di dispersi e interventi coordinati. Sono state testate le capacità di risposta congiunta di diverse aziende sanitarie e gruppi di soccorso, dimostrando l’attenzione nelle attività di formazione e preparazione sul territorio.
Dettagli della simulazione e scenario creato nel parco di villa sorra
L’evento si è svolto nel parco di Villa Sorra, coinvolgendo un vasto territorio e centinaia di persone. Lo scenario ricostruito prevedeva un terremoto con epicentro in prossimità di un polo abitato, dove si contavano almeno ottanta feriti di vario grado di gravità. La simulazione ha incluso anche la gestione di pazienti presenti in una struttura ospedaliera limitrofa, da evacuare in sicurezza.
Operazioni delicate e fasi complesse
Tra le operazioni più delicate c’era il salvataggio di persone con patologie particolari e il trasferimento di bambini in luoghi protetti. In più, sono state attivate squadre cinofile per il ritrovamento di dispersi, una delle fasi più complesse perché richiede coordinamento e rapidità. Questo insieme di difficoltà ha creato uno scenario definito “apocalittico”, spingendo i soccorritori a confrontarsi con situazioni reali di emergenza estesa.
Coinvolgimento delle strutture sanitarie e enti di soccorso
Nella maxi esercitazione hanno preso parte quattro aziende sanitarie della regione: Ausl di Modena, Bologna, Imola e Ferrara. Erano presenti anche le aziende ospedaliero-universitarie di Modena e Ferrara. Tra i volontari si sono distinti quelli dell’Anpas, della Croce Rossa, accanto ai vigili del fuoco e alle forze dell’ordine. In totale, centinaia di professionisti e volontari si sono coordinati per replicare una risposta unitaria di emergenza.
Controllo operativo e coordinamento
Le varie componenti hanno dimostrato come, anche in situazioni di caos e difficoltà, sia possibile mantenere il controllo operativo. Queste esercitazioni servono a verificare il funzionamento della centrale operativa 118 Emilia-Est, che coordina gli interventi sul territorio e monitora il flusso dei feriti verso i pronto soccorso. Inoltre, si mette alla prova la capacità degli ospedali di gestire un afflusso improvviso e massiccio di pazienti.
Dichiarazioni dei responsabili sulla preparazione e l’importanza dell’esercitazione
Geminiano Bandiera, direttore del dipartimento emergenza-urgenza di Modena, ha sottolineato che “l’obiettivo principale è valutare la risposta integrata tra enti e servizi sanitari territoriali”. Ha precisato il ruolo fondamentale della formazione continua dei soccorritori, citando il progetto Nexus del 118, basato su esercitazioni regolari riguardanti incidenti stradali e traumi complessi. Ha inoltre ringraziato tutti i volontari e professionisti per la dedizione e la collaborazione dimostrata.
Eugenio di Ninno, referente provinciale della Croce Rossa, ha evidenziato la presenza di oltre cento volontari impegnati su vari fronti. Durante la prova sono stati utilizzati droni per il monitoraggio dell’area, montate tende da campo e messi in pratica protocolli di soccorso per feriti con patologie diverse. A suo avviso, “la rapidità unita alla buona coordinazione fa la differenza in situazioni di emergenza reale”.
Ruolo chiave dei volontari
Lorenzo della Casa, responsabile regionale Anpas per la protezione civile, ha ricordato che “è nei periodi di calma che bisogna rafforzare la preparazione ai disastri”. Ha indicato in più di cento i volontari coinvolti, impegnati nelle attività di ricerca persone disperse e nel montaggio di ospedali da campo. L’uso di cani molecolari si è rivelato prezioso per localizzare con efficacia chi non era rintracciabile.
Importanza delle esercitazioni interforze e frequenza degli eventi
Queste esercitazioni di maxi emergenza rappresentano occasioni fondamentali per testare procedure e collaborazione tra molteplici realtà. Il fatto che siano programmati eventi con cadenza annuale permette alle squadre di mantenere allenamento e aggiornamento rispetto alle nuove tecniche di soccorso e alle criticità che si presentano sul territorio.
Nella provincia di Modena e nell’intera regione Emilia-Romagna, le simulazioni dimostrano l’impegno nel preparare operatori e volontari ad affrontare catastrofi naturali e situazioni complesse. Il coordinamento sul campo, le tecnologie utilizzate e il confronto con scenari realistici mettono alla prova la capacità di intervento pronta e strutturata. Questi momenti si traducono in un miglioramento tangibile della sicurezza per la popolazione.