Il Dipartimento della Protezione Civile ha segnalato un cambiamento significativo nelle condizioni meteorologiche previste per il primo weekend di luglio 2025. Dopo settimane di caldo intenso, l’anticiclone nord-africano mostra segni di cedimento, con l’arrivo di una massa d’aria più fresca che porterà piogge e temporali soprattutto nelle regioni settentrionali. Questo fenomeno provoca un calo delle temperature e un aumento dell’instabilità atmosferica.
Indebolimento dell’anticiclone nord-africano: cosa succede al clima italiano
Nei primi giorni di luglio 2025 l’anticiclone nord-africano, responsabile del caldo torrido che ha interessato gran parte dell’Italia nelle ultime settimane, perde forza. Il risultato è una diminuzione della pressione atmosferica sulle regioni settentrionali, dove si fa strada una massa d’aria più fresca proveniente da nord ovest. Questa variazione modifica lo scenario climatico consolidato fino a quel momento.
Le alte temperature che avevano raggiunto picchi vicini ai 40 gradi in diverse zone del Paese iniziano a scendere gradualmente nel Nord Italia. Al contrario il Sud e le isole maggiori mantengono condizioni estive con cielo prevalentemente sereno e afa persistente. La presenza simultanea di masse d’aria differenti crea instabilità nel settore settentrionale, favorendo la formazione di rovesci temporaleschi.
L’indebolimento dell’anticiclone rappresenta quindi una svolta rispetto alle giornate precedenti caratterizzate da tempo stabile e molto caldo. Si tratta del primo segnale concreto verso un possibile cambio stagionale anche se la tregua dal caldo intenso sarà limitata geograficamente ed entro certi limiti temporali.
Bollettino della protezione civile: aree interessate dall’allerta meteo gialla
Per la giornata di sabato 5 luglio 2025 il Dipartimento della Protezione Civile ha emesso un bollettino con allerta meteo gialla su diverse regioni del Nord Italia a causa del rischio associato a piogge intense e temporali sparsi. L’allerta indica una situazione ordinariamente critica ma non emergenziale; tuttavia invita alla prudenza soprattutto negli spostamenti e nelle attività all’aperto.
Le zone coinvolte comprendono principalmente Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna dove sono attesi rovesci intermittenti accompagnati da possibili fulmini localizzati. I fenomeni potrebbero risultare intensi soprattutto durante le ore pomeridiane quando l’instabilità atmosferica tende ad aumentare per effetto del riscaldamento locale combinato con l’ingresso dell’aria fredda.
In queste aree si consiglia attenzione particolare agli accumuli idrici sui terreni già saturi in alcune località dopo recenti precipitazioni estive; inoltre è opportuno monitorare eventuale presenza di raffiche vento improvvise legate ai temporali più forti che potrebbero generare disagi o danni lievi alle strutture leggere o alla viabilità urbana ed extraurbana.
La Protezione Civile mantiene alta la sorveglianza sulla situazione meteorologica aggiornando costantemente i dati ricevuti dalle stazioni locali per fornire indicazioni tempestive ai cittadini attraverso i canali ufficiale regionali e nazionali.
Clima al sud italia: sole cocente non molla la presa
Mentre al Nord si registrano segnali chiari di cambiamento climatico dovuto all’ingresso dell’aria più fresca associata a perturbazioni brevi ma intense, le regioni meridionali italiane continuano ad affrontare giornate calde sotto cielo sereno o poco nuvoloso senza precipitazioni significative in vista almeno fino alla fine della settimana successiva.
La presenza stabile dell’alta pressione africana mantiene elevati valori termici specie lungo le coste tirreniche, siciliane, calabresi, pugliesi, oltre che sulla Sardegna orientale dove i termometri superano facilmente i 35 gradi durante le ore centrali della giornata portando afa intensa notturna nei centri urbani densamente popolati come Palermo, Catania, Reggio Calabria, Bari, Cagliari tra gli altri principali capoluoghi regionali.
Questo quadro climatico differenziato fra Nord e Sud evidenzia come il territorio nazionale resti soggetto ancora a fortissimi contrasti climatici anche nella stagione estiva, mettendo in luce situazioni locali molto variabili nell’arco breve dei giorni. Gli esperti invitano comunque alla prudenza specialmente nei contesti urbani affollati dove ondate africane possono aggravare condizioni respiratorie o cardiovascolari sensibili.
Sabato quindi vedrà due facce opposte sullo scenario meteorologico italiano: mentre alcune città settentrionali dovranno fare i conti con temporanei acquazzoni, altre zone meridionali vivranno ancora giornate tipicamente estive sotto sole forte.
«La differenza climatica tra nord e sud sarà particolarmente marcata in questa fase», afferma un meteorologo del Dipartimento della Protezione Civile.