Una scossa di terremoto di magnitudo 4.6 ha colpito Napoli oggi alle 12:47, scuotendo diverse aree della città e i comuni limitrofi. L’epicentro è stato localizzato nei pressi di Bacoli, nella zona dei Campi Flegrei, già nota per la sua attività sismica recente. La scossa è stata percepita distintamente in molte frazioni e quartieri, suscitando preoccupazione tra i residenti.
Epicentro e caratteristiche del sisma a bacoli
Il terremoto si è verificato intorno a mezzogiorno nel territorio comunale di Bacoli, nell’area dei Campi Flegrei. Questa zona vulcanica presenta un’attività geologica complessa che spesso genera eventi sismici anche moderati come quello odierno. La magnitudo registrata dai sistemi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia è stata pari a 4.6 sulla scala richter.
L’intensità del sisma ha causato un movimento rapido ma percepibile su una vasta area metropolitana partenopea. Le vibrazioni sono state accompagnate da un rumore sordo tipico degli eventi tellurici in questa regione campana dove il sottosuolo è caratterizzato da faglie attive e depositi vulcanici instabili.
Le zone interessate dalla scossa nel napoletano
La scossa ha raggiunto chiaramente diversi quartieri cittadini come Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano, Pianura e Soccavo nella parte occidentale della città. Anche il centro storico non è stato risparmiato: abitanti delle aree centrali hanno riferito movimenti percepiti nelle proprie abitazioni.
Le periferie settentrionali hanno avvertito la vibrazione con intensità variabile; Colli Aminei, Frullone, Rione Alto Chiaiano e Secondigliano sono stati tra i luoghi dove si sono registrate segnalazioni immediate sui social network locali.
Nel comprensorio flegreo la scossa si è sentita nettamente anche nei comuni limitrofi quali Monterusciello, Arco Felice, Licola, Varcaturo, Baia, Pozzuoli oltre naturalmente al comune epicentrale Bacoli stesso.
Altri centri più distanti dall’epicentro ma comunque nell’hinterland partenopeo hanno confermato l’avvenuto evento: Giugliano, Marano, Villaricca, San Giorgio a Cremano, Frattamaggiore rientrano tra le località coinvolte dal tremore percepito dalle persone presenti sul posto al momento del sisma.
Gli eventi sismici precedenti ai campi flegrei nelle ultime settimane
Nei giorni precedenti questo evento più consistente erano state rilevate due lievi scosse sempre nell’area dei Campi Flegrei che avevano destato attenzione ma senza provocare danni o allarmi diffusi.
Il 25 giugno alle ore 17:01 era stata registrata una prima micro-scossa con magnitudo pari a 1.5; due giorni dopo il fenomeno si era ripetuto alle ore 16:25 del 27 giugno con una lieve intensificazione fino alla magnitudo di circa 1.8 secondo le misure ufficialmente riportate dall’ingv.
Questi piccoli movimenti tellurici erano stati descritti dagli abitanti come rapidi colpi o vibrazioni veloci senza effetti visibili sulle strutture urbane o sul paesaggio circostante ma avevano indicato un’attività sotterranea costante nella zona vulcanica dei Campi Flegrei prima dello scuotimento più significativo odierno.