In Provincia Di Torino, in poco meno di 24 ore, si sono registrati due piccoli terremoti. I sismografi dell’Ingv hanno rilevato movimenti tellurici molto leggeri, tali da non essere percepiti dalle persone. Due scosse con epicentri vicini hanno fatto da richiamo per chi osserva da vicino l’attività sismica del territorio, soprattutto quella intorno a Viù e Frassinetto.
La prima scossa a viù , mattina di sabato molto presto
La prima scossa è avvenuta sabato alle 6:32 del mattino, con una Magnitudo davvero minima, pari a 0,4. L’epicentro si trovava proprio nel territorio di Viù, un piccolo centro della provincia torinese, situato a circa 12 chilometri di profondità. Questo evento si è sommato a un precedente segnale sismico registrato di recente nella stessa zona. Le scosse di questa intensità non raggiungono la soglia per farsi sentire e non causano alcun tipo di danno, soprattutto in zone abitate come questa.
L’attenzione per Viù è aumentata nei giorni scorsi proprio a causa di queste lievi vibrazioni. L’area è monitorata con cura dall’Ingv, visto che possibili movimenti tettonici anche se piccoli, vanno seguiti per capire l’andamento generale e prevenire eventuali situazioni più critiche in futuro. In questo caso però, non c’è motivo di allarmarsi, dato che la profondità e la Magnitudo tengono tutto sotto controllo.
La profondità e la Magnitudo tengono tutto sotto controllo.
La seconda scossa a frassinetto , poco prima dell’ alba di domenica
Qualche ora fa, alle 4:29 di domenica mattina, un secondo terremoto è stato rilevato, questa volta con una Magnitudo leggermente più alta: 0,8. Anche questa scossa è risultata troppo debole per essere sentita dagli abitanti della zona o per causare danni materiali. L’epicentro è stato individuato a Frassinetto, un Comune che dista circa 25-30 chilometri in linea d’aria da Viù.
La profondità del terremoto è stata di circa 11 chilometri, quindi simile a quella della prima scossa. Il punto interessante è proprio la vicinanza degli epicentri: due piccoli movimenti sismici a breve distanza e in tempi ravvicinati hanno spinto gli esperti a tenere sotto osservazione l’area, ma senza allarmi. Le scosse di Magnitudo inferiore a 1 infatti, sono comuni e spesso passano inosservate senza creare problemi.
Come funziona il monitoraggio sismico in Provincia Di Torino ?
L’Istituto Nazionale Di Geofisica e Vulcanologia usa una rete di strumenti molto sensibili in tutta Italia, compresa la Provincia Di Torino. Questi sismografi registrano qualsiasi movimento del terreno, anche quelli che sfuggono completamente al nostro avvertimento. Nel caso di Viù e Frassinetto, gli strumenti hanno permesso di raccogliere dati precisi su Magnitudo, orario, profondità ed epicentro.
Questi dati sono fondamentali per capire l’attività sismica locale. Anche se le scosse sono minime, gli esperti continuano a osservare la situazione per intervenire rapidamente in caso la terra decidesse di muoversi con più forza. Il monitoraggio è costante e serve a prevenire emergenze più gravi, garantendo sicurezza ai cittadini.
Le zone montuose e collinari intorno a Torino possono registrare movimenti piccoli, legati alle caratteristiche geologiche della regione. Sapere quando e dove succedono aiuta a studiare il comportamento della crosta terrestre e a mettere a punto sistemi capaci di avvertire le scosse più intense in anticipo.
Cosa sapere sulle piccole scosse e la loro frequenza
Terremoti di bassa intensità come quelli registrati nei giorni scorsi sono comuni in molte zone d’Italia. Non provocano danni né panico, ma sono importanti per capire la stabilità delle placche tettoniche. Gli esperti sanno che la terra “respira” così, con movimenti leggeri che spesso anticipano o accompagnano fasi di maggiore attività.
Nei comuni di Viù e Frassinetto si tratta di eventi naturali e normali dal punto di vista geologico, senza effetti tangibili sulla vita di chi ci abita. Chi vive in queste aree sa che è utile restare informato, ma senza farsi prendere dal timore di movimenti troppo deboli.
Il lavoro di osservazione dell’Ingv permette di creare mappe sismiche dettagliate, utili a pianificare le costruzioni e a organizzare eventuali interventi in caso di terremoti più forti. In questa fase, però, la situazione resta tranquilla e le piccole scosse rappresentano solo un segnale della costante attività sotto i nostri piedi.