Due scosse di terremoto di magnitudo 5.9 scuotono la costa messicana senza causare danni
Due scosse di terremoto di magnitudo 5.9 e 5.8 hanno colpito la costa del Messico il 27 maggio, senza causare danni significativi, mentre le autorità monitorano la situazione per eventuali sviluppi.

Due forti scosse di terremoto di magnitudo intorno a 5.9 hanno colpito la costa del Messico il 27 maggio senza causare danni significativi, mentre le autorità e gli istituti di ricerca continuano il monitoraggio della zona geologicamente attiva. - Unita.tv
Due forti scosse di terremoto hanno interessato la costa del Messico la notte del 27 maggio, segnando una giornata intensa dal punto di vista sismico nella regione. Gli eventi sismici, registrati a una distanza di circa 200 chilometri dalla linea costiera, hanno suscitato attenzione ma, per fortuna, non hanno provocato conseguenze rilevanti sulle zone abitate. Le misurazioni registrate dalle diverse agenzie geologiche hanno mostrato alcune differenze su magnitudo e profondità, lasciando spazio a ulteriori approfondimenti. Nel frattempo si cerca di capire meglio da dove vengano questi movimenti e quali siano le caratteristiche geologiche dell’area interessata.
Dettagli sulle scosse di terremoto registrate il 27 maggio
La prima scossa è stata identificata alle 23:59 ora italiana , seguita da un’altra alle 3:30 ora italiana del giorno successivo . Entrambe le scosse hanno avuto una magnitudo intorno al 5.9 secondo l’INGV con un ipocentro situato a circa 20 km sotto la superficie terrestre. È un tipo di profondità che tende a far sentire bene il sisma anche a distanze notevoli, ma in questo caso non sono stati rilevati danni o interruzioni particolari nella zona abitata più vicina.
Differenze nei dati tra INGV e USGS
L’United States Geological Survey ha invece riportato dati leggermente diversi. Secondo questo ente, la magnitudo della prima scossa è stata di 5.8, e entrambe avrebbero avuto ipocentri meno profondi, fissati a 10 km. A queste due scosse principali si è aggiunta una minore, avvenuta alle 4:23 ora locale, con magnitudo intorno a 4.2 e situata nella stessa area degli eventi precedenti. Queste discrepanze sulle misurazioni sono frequenti in situazioni di terremoti e lasciano spazio a ulteriori lavori di verifica.
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I dati continueranno a essere esaminati nelle ore successive per stabilire i parametri più accurati riguardo intensità e profondità delle scosse. Proprio da questi valori si potrà capire meglio il reale impatto e la natura del fenomeno.
Contesto geologico dell’area interessata dai terremoti
La zona dove si sono verificati i terremoti si trova vicino a una dorsale oceanica che delimita la placca pacifica, un’area nota per la sua instabilità geologica. Questa placca, una delle principali sulla Terra, si muove con un ritmo di espansione di circa 92 millimetri all’anno. Questo movimento genera spesso terremoti, soprattutto di magnitudo media o bassa, che solitamente si manifestano a basse profondità.
Caratteristiche tettoniche della costa centro americana
La conformazione tettonica della costa occidentale del centro America è piuttosto complessa. Lungo la zona interessata dai terremoti si osserva una curva ad angolo retto, rispecchiata nella mappa USGS che mostra la distribuzione dei sismi con cerchi che aumentano di dimensione in relazione alla magnitudo e cambiano colore in base alla profondità. Qui l’attività sismica è abbastanza frequente e i punti bianchi indicano scosse superficiali simili a quelle avvenute le scorse ore.
Questo tipo di terremoti superficiali spesso caratterizza questa parte di costa messicana. La combinazione tra la dorsale oceanica e il movimento della placca pacifica crea una tensione costante nelle faglie sotterranee. Anche se le scosse sono rilevanti in termini di magnitudo, la loro profondità contenuta limita in molti casi la possibilità di danni maggiori alle strutture sulla terraferma.
Monitoraggio e risposte a seguito dei sismi nel messico costiero
Le autorità messicane hanno seguito attentamente gli eventi sismici senza però dover attivare particolari procedure di emergenza ordinaria, dato che non sono giunte segnalazioni di crolli o feriti. Le scosse di magnitudo superiore al 5 possono far attivare sistemi d’allarme e far scattare evacuazioni precauzionali, ma l’assenza di effetti rilevanti ha rassicurato operatori e popolazione.
Contemporaneamente agli eventi sismici, istituti di ricerca e agenzie meteo continuano a monitorare la situazione per escludere fenomeni secondari, come tsunami o frane, soprattutto perché le scosse hanno interessato un’area marina a distanza dalla costa. Questo tipo di sorveglianza è fondamentale per una zona geologicamente sensibile come quella messicana, che sconta frequenti attività tettoniche per la presenza di numerose placche che si incontrano.
Gli aggiornamenti che arriveranno nei prossimi giorni chiariranno meglio la morfologia del sisma e se vi siano state variazioni nel sottosuolo. Il lavoro di analisi servirà a fornire una mappa più precisa delle tensioni che hanno causato questi movimenti. Come spesso accade, regioni con questa dinamica si preparano a ulteriori scosse minori negli stessi contesti di frattura.
Il silenzio di danni conferma comunque gli standard costruttivi e le misure preventive adottate, che hanno permesso di resistere a un evento di una certa intensità senza conseguenze eccessive. Continuerà pertanto un’attenta osservazione e un prontuario di intervento in caso di nuove scosse, per tutelare le comunità lungo la costa messicana.