
L'inizio di giugno 2025 in Italia mostra temperature record e temporali intensi, evidenziando gli effetti del riscaldamento globale con ondate di calore africano e fenomeni meteorologici estremi sempre più frequenti. - Unita.tv
Le temperature di inizio giugno mostrano un netto cambiamento rispetto a 30-40 anni fa. Quello che un tempo era un periodo di clima moderato, caratterizzato da punte difficili oltre i 30°C specie al Centro-Nord e temperature notturne fresche, oggi presenta condizioni molto diverse. Il caldo intenso già in questi giorni e i temporali violenti sono segnali tangibili del mutamento in atto. L’andamento climatico suggerisce una presenza sempre più marcata di ondate africane e eventi meteorologici estremi su buona parte dell’Italia.
Il ruolo del riscaldamento globale nel cambiamento climatico attuale
Lorenzo Tedici, meteorologo di www.iLMeteo.it, evidenzia come il riscaldamento globale modifichi la dinamica atmosferica in modo sostanziale. Le temperature medie della Terra aumentano continuamente, con impatti diretti sul regime delle precipitazioni e sulle condizioni atmosferiche. Le masse d’aria calda subtropicale, più frequenti, si scontrano con correnti fresche portate da ovest-est, soprattutto tra Francia e Germania, innescando temporali di grande intensità anche in zone tradizionalmente meno coinvolte da fenomeni così violenti. Gli oceani e il Mediterraneo si riscaldano progressivamente, fornendo energia e umidità, elementi decisivi per sviluppare tempeste con grandinate e downburst.
Oceani e mediterraneo più caldi, temporali e fenomeni estremi
L’aumento della temperatura delle superfici marine influisce direttamente sul clima continentale. Il Mediterraneo, riscaldato più rapidamente rispetto agli oceani, crea condizioni favorevoli a improvvisi e violenti temporali. La concentrazione di vapore acqueo e energia nelle masse d’aria rende i temporali più distruttivi anche in breve tempo. Le grandinate e le supercelle temporalesche rappresentano manifestazioni sempre più frequenti di questo fenomeno. I downburst, correnti molto forti discendenti, si manifestano con raffiche che si propagano lateralmente a livello del suolo, causando danni significativi a infrastrutture e colture.
Un giugno sempre più caldo, con temperature record e impatti sulle regioni artiche
Il mese di giugno 2025 ha già portato valori di temperatura che superano i 39°C in alcune zone del Sud Italia, situazione inedita per il periodo. I modelli meteorologici indicano un ulteriore aumento termico nei giorni successivi, con proiezioni che includono anche regioni molto a nord, come la Lapponia e il Mar Bianco. Qui, tradizionalmente freschi o freddi anche a inizio estate, si assisterebbe a picchi di calore mai registrati prima. Le conseguenze per l’ambiente artico, come il riposo degli orsi polari, sono evidenti. L’espansione dell’ondata di caldo africano verso latitudini così elevate conferma la profondità del mutamento climatico in atto.
Le piogge tropicali e i diluvi eccezionali in europa
L’Europa, incluse molte aree dell’Italia, sperimenta fasi meteorologiche che alternano caldo umido e improvvisi rovesci torrenziali. Questi “diluvî tropicali” si caratterizzano per accumuli che superano i 100 litri di pioggia per metro quadrato nel giro di poche ore. Fino a pochi decenni fa, fenomeni di questa portata restavano confinati a zone equatoriali o tropicali. L’intensificazione del calore atmosferico favorisce un rapido sviluppo di nubi temporalesche molto cariche di acqua, che scaricano piogge violente in tempi brevi, provocando allagamenti e disagi rilevanti, soprattutto nelle aree urbane e nelle zone più vulnerabili.
La previsione meteo per i primi giorni di giugno e la seconda ondata di caldo
Nei primi giorni di giugno, il Nord Italia vedrà sviluppo di temporali su molte zone, mentre Centro e Sud manterranno giornate prevalentemente soleggiate e con temperature elevate. Il Sud, e in particolare Sicilia, Sardegna e Puglia, potranno toccare picchi termici tra 38 e 40°C, con qualche lieve pausa prevista tra lunedì e martedì della prossima settimana. Dal 11 giugno è prevista una seconda ondata di calore, appunto definita “hot storm” nel mondo anglosassone, con un aumento ancora più intenso delle temperature soprattutto nelle regioni del Centro-Sud. Questi scenari descrivono un’alternanza di caldo africano e nubifragi, fenomeni ormai parte del nuovo clima del XXI secolo.
Dettaglio meteo: condizioni attese tra nord e sud italia
Giovedì 5 giugno il Nord sarà sottoposto a possibili temporali diffusi, mentre Centro e Sud presenteranno condizioni più stabili con sole e caldo moderato. Il venerdì il sole accompagnerà la giornata quasi ovunque, con temperature in crescita soprattutto al Sud. Il fine settimana manterrà tempo soleggiato e caldo in tutte le regioni con valori ancora elevati. La tendenza indica un graduale avvicinarsi dei 40°C nelle zone meridionali, con un calo termico limitato nei giorni centrali della settimana successiva, seguito da un’intensificazione del caldo che potrebbe superare i record recenti. Il susseguirsi di queste condizioni evidenzia come la stagione estiva nel 2025 risulti caratterizzata da ondate di calore e temporali estremi ben più accentuati rispetto al passato.