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Caldo estremo al sud Italia: tra previsioni di 50 gradi e realtà meteorologica attuale

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Caldo record nel Sud Italia, temperature oltre i 45 gradi in arrivo - Unita.tv
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Un’ondata di caldo intenso si prepara a investire il Sud Italia tra il 21 e il 24 luglio 2025, con temperature spingono verso livelli eccezionali. Le simulazioni indicano l’arrivo di masse d’aria roventi dal Nord Africa, specie su Sicilia e Calabria. Ma quanto sono affidabili queste previsioni che parlano di valori record vicini ai 50 gradi? Ecco un’analisi più precisa di cosa dicono i dati e quali condizioni favoriscono davvero temperature così estreme.

Arrivo di masse d’aria calda dal nord Africa sul sud Italia

I modelli meteorologici indicano che una massa d’aria molto calda raggiungerà le regioni meridionali italiane entro metà settimana. Questa massa proverrà dal Nord Africa, caratterizzata da temperature elevate in quota, misurate intorno ai 28-30 gradi a 850 hPa, che corrisponde a circa 1500 metri sopra il livello del mare. Un valore così alto a quella quota rappresenta una situazione piuttosto rara e sottolinea il potenziale di caldo che potrebbe manifestarsi al suolo.

Il fatto di avere temperature elevate in quota non significa però che automaticamente si realizzeranno picchi termici record a terra. Per arrivare a questo servono condizioni locali precise che permettano al calore di accumularsi e amplificarsi nell’aria vicino al suolo. Le simulazioni indicano le regioni di Sicilia e Calabria come le più coinvolte, zone dove in passato ondate di calore africane hanno già prodotto temperature molto elevate. Le dinamiche atmosferiche in queste aree sono fondamentali per capire fino a dove si spingerà veramente il termometro.

Fattori locali che influenzano i picchi di temperatura al suolo

Non bastano i 28-30 gradi in quota per vedere 48 o 50°C al livello del suolo. Servono condizioni che favoriscono la compressione dell’aria e un riscaldamento molto intenso vicino alla superficie. Tra questi fattori ci sono i venti di compressione o di caduta, che aumentano la temperatura riscaldando l’aria durante la discesa verso il terreno. Il suolo deve essere molto arido, assorbire poco umidità, così che il calore solare venga trattenuto e amplificato. Cieli sereni e soleggiati fanno da carburante per far salire ulteriormente le massime.

Queste condizioni si ritrovano spesso in alcune zone interne della Sicilia, specie tra Catania, Siracusa e Caltanissetta, dove il caldo può diventare intenso. Ma i modelli numerici non sono tutti d’accordo nel puntare a scenari con valori termici così estremi. Il punto è che piccoli cambiamenti nei fattori locali possono evitare picchi record anche in presenza di masse d’aria roventi.

Limiti e incertezze delle previsioni di temperature estreme a lungo termine

Prevedere temperature massime vicine ai 50 gradi con largo anticipo è delicato. I modelli globali e regionali mostrano scenari possibili ma perdono precisione se si cerca di definire dettagli estremi con molti giorni d’anticipo. Complessivamente il quadro che emerge è di una possibilità teorica, ma una bassa probabilità reale che tutte le condizioni ideali si realizzino contemporaneamente nel medesimo luogo.

Per questo è importante distinguere tra ciò che è fisicamente possibile e ciò che è meteorologicamente probabile. Temperature di 49-50 gradi sono ammesse dalla fisica atmosferica, ma solo se si verificano combinazioni precise di aria, vento, radiazione e suolo. Il lavoro di chi comunica le previsioni deve quindi spiegare ai cittadini l’incertezza insita nei dati, piuttosto che attirare l’attenzione solo sul massimo indicato da un singolo modello.

Il ruolo del cambiamento climatico sulle ondate di calore mediterranee

Un aspetto ormai evidente è che eventi di calore intenso nel Mediterraneo si presentano con frequenza maggiore rispetto al passato. L’innalzamento della temperatura media globale ha fatto salire la base termica della regione, aumentando anche la frequenza delle ondate africane. Il riscaldamento del mare mediterraneo amplifica questi fenomeni, mentre certi schemi atmosferici favoriscono la persistenza di condizioni calde e stabili.

Così, anche senza superare valori mai ufficialmente registrati in Europa, è sempre più comune assistere a ondate di caldo intense che erano rare fino a qualche decennio fa. Questo trend modifica profondamente le aspettative meteo, richiedendo attenzione e preparazione sempre maggiore. Le previsioni oggi devono tenere conto di un contesto climatico in cambiamento rapido e in gran parte non ancora stabilizzato.

Ultimo aggiornamento il 19 Luglio 2025 da Matteo Bernardi

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Matteo Bernardi

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