Calabria, il progetto educativo sulla protezione civile torna nelle scuole per il 2025/2026

Protezione civile, il progetto educativo torna nelle scuole calabresi nel 2025/2026. - Unita.tv

Elisa Romano

3 Settembre 2025

Il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria conferma anche per il prossimo anno scolastico il progetto “A Scuola di Protezione Civile”. L’iniziativa, rivolta soprattutto alla prevenzione del rischio sismico e di altri pericoli naturali, coinvolgerà scuole primarie e secondarie in tutta la regione. L’obiettivo è semplice: far crescere la conoscenza dei fenomeni naturali e migliorare la capacità di reazione di studenti e insegnanti. A spingere il progetto c’è una collaborazione tra enti regionali, scuole e centri di ricerca.

Calabria, terra di rischi naturali: perché serve una formazione continua

La Calabria è tra le regioni italiane più esposte a eventi come terremoti, alluvioni, frane e persino tsunami. La sua posizione geografica e la conformazione del territorio la rendono particolarmente vulnerabile a questi fenomeni, che possono causare gravi danni a persone e cose. Per questo, da tempo il Dipartimento di Protezione Civile regionale promuove iniziative per informare e preparare la popolazione, con un’attenzione particolare ai più giovani, visti come un anello fondamentale per diffondere la cultura della prevenzione.

Il progetto educativo mette a disposizione materiali didattici e momenti formativi per insegnanti e studenti. L’idea è aumentare la consapevolezza sui rischi del territorio e spingere a comportamenti sicuri quando si verifica un’emergenza. Queste attività rientrano in un più ampio sforzo regionale per rafforzare la resilienza delle comunità, puntando su una formazione costante e capillare.

“A Scuola Di Protezione Civile”: due percorsi per imparare a gestire i rischi

Il progetto si divide in due percorsi principali: “A Scuola di Terremoto” , pensato per le scuole secondarie di primo e secondo grado, e “Io Non Rischio Scuola” , rivolto alle scuole primarie. Entrambi sono stati sviluppati dal gruppo di ricerca Edurisk dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia , che assicura supporto scientifico e operativo.

Dal 2021 il progetto ha coinvolto diverse scuole calabresi, aumentando progressivamente il numero di partecipanti fino al 2024. L’edizione 2025/2026 consolida il programma e lo estende a tutte le scuole interessate. Il cambio di nome in “A Scuola di Protezione Civile” segnala un campo d’azione più ampio, che non riguarda solo il rischio sismico ma anche altri pericoli naturali.

Per gli insegnanti è prevista una formazione specifica, tenuta dal personale INGV sia in presenza sia online. Il corso approfondisce le caratteristiche del rischio sismico nella regione e propone metodi didattici da utilizzare direttamente in classe. Il percorso comprende almeno tre laboratori, che affrontano temi come la percezione del rischio, la memoria storica dei terremoti e la progettazione di comportamenti sicuri.

Le attività per le scuole primarie sono studiate per essere gestite dagli insegnanti senza bisogno di interventi esterni, così da facilitarne la diffusione e la continuità.

Scuole e comunità: un legame che cresce grazie al progetto

Durante l’anno scolastico 2024/25, insegnanti e studenti hanno organizzato eventi conclusivi per condividere quello che hanno imparato con compagni e cittadini. Questi momenti hanno aiutato a portare nelle comunità i temi del rischio e della protezione civile, creando un dialogo concreto tra scuole e territorio.

Un appuntamento importante si è tenuto il 19 marzo 2025 all’Istituto Comprensivo Vivaldi di Catanzaro, proprio mentre la zona era interessata da una sequenza sismica. Con ricercatori INGV e rappresentanti del Dipartimento regionale si è parlato di terremoti storici e delle pratiche di sicurezza adottate dagli studenti durante le scosse, comprese le evacuazioni scolastiche. L’esperienza ha dimostrato quanto il progetto possa davvero aiutare a sviluppare comportamenti corretti anche in situazioni d’emergenza reali.

Anche il Comune di Marcellinara, colpito da attività sismica negli stessi mesi, ha chiesto incontri pubblici con esperti di protezione civile e geofisici. Questi momenti di confronto hanno permesso ai cittadini di fare domande e capire meglio le dinamiche dei fenomeni osservati, rafforzando il rapporto tra istituzioni, scuole e comunità.

Dietro il progetto: una rete di collaborazione solida e aggiornata

Il progetto “A Scuola di Protezione Civile” deve il suo successo a una stretta collaborazione tra vari enti. Il Dipartimento di Protezione Civile della Regione Calabria, l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia lavorano insieme per aggiornare i contenuti e renderli accessibili alle scuole. Questo garantisce che le informazioni siano sempre basate su dati e studi aggiornati, con rigore e affidabilità.

Quest’anno è stata introdotta una piattaforma digitale che offre nuovi strumenti a studenti e docenti, permettendo di seguire le attività con materiali interattivi e approfondimenti anche a distanza. Una novità che faciliterà la partecipazione e il monitoraggio del progetto, anche in caso di situazioni particolari.

Il contributo scientifico dell’INGV è fondamentale per fornire spiegazioni chiare e per sostenere un’educazione al rischio concreta e ben fondata. La ricerca dell’istituto si traduce così in un collegamento diretto con le esperienze scolastiche, migliorando la diffusione di buone pratiche di prevenzione.

In una regione come la Calabria, esposta a tanti pericoli naturali, iniziative come questa sono un passo avanti importante. Formare le nuove generazioni significa aumentare la capacità di ridurre i danni e gestire meglio le emergenze quando arrivano.

Ultimo aggiornamento il 3 Settembre 2025 da Elisa Romano