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Spruzzi il profumo sul collo? Ecco perché dovresti smettere subito secondo i dermatologi

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Profumo sul collo? Ecco perché è un errore da evitare secondo esperti e dermatologi- UnIta.tv
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Spruzzare il profumo sul collo può provocare rischi per la pelle, la tiroide e le vie respiratorie. Scopri dove applicarlo in sicurezza.

Negli ultimi giorni un breve video virale ha sollevato dubbi su un gesto che molti compiono ogni mattina senza pensarci: spruzzare il profumo sul collo. A lanciare l’allarme è stata una content creator, il cui avvertimento ha sorpreso migliaia di persone. Eppure, dietro quella frase apparentemente esagerata, si nasconde una realtà supportata da considerazioni dermatologiche e fisiologiche. Il collo, infatti, è una zona estremamente delicata e ricca di elementi che lo rendono poco adatto all’applicazione di sostanze potenzialmente aggressive. Non solo per una questione di pelle, ma per la presenza ravvicinata di ghiandole endocrine e la sua continua esposizione al sole.

I rischi per la pelle e la tiroide quando il profumo viene applicato sul collo

Il collo è una delle zone più sottili e vascolarizzate del corpo umano. Questo significa che qualsiasi sostanza chimica applicata in questa regione può essere assorbita più facilmente nel flusso sanguigno. La questione diventa ancora più delicata quando si considera la prossimità della tiroide, una ghiandola centrale nel sistema endocrino. Spruzzare profumo in quest’area può non sembrare grave, ma nel tempo l’assorbimento continuo di alcol, ftalati o oli essenziali presenti nei profumi può alterare gli equilibri fisiologici, soprattutto se si tratta di sostanze volatili e reattive.

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Profumo sul collo? Ecco perché è un errore da evitare secondo esperti e dermatologi- UnIta.tv

Non è raro che i composti aromatici provochino irritazioni cutanee o ipersensibilità, soprattutto quando associati a raggi UV. Il collo, infatti, resta spesso esposto al sole: un mix pericoloso che può causare macchie scure, reazioni allergiche e invecchiamento precoce della pelle. La fotosensibilità, in particolare, può manifestarsi anche in soggetti che non hanno mai mostrato sintomi simili, portando a macchie persistenti difficili da trattare. Per questo motivo, gli specialisti sconsigliano da tempo l’uso del profumo in questa specifica zona, preferendo aree meno vulnerabili e meno esposte.

Vie respiratorie e inalazione: i pericoli silenziosi di un gesto quotidiano

Un altro aspetto poco noto riguarda la prossimità del collo alle vie respiratorie. Quando si spruzza il profumo in questa zona, è inevitabile che parte delle molecole volatili venga inalata direttamente. Una nube di profumo che, respiro dopo respiro, si insinua nelle mucose. Se i danni non sono immediati, nel lungo periodo questa esposizione può generare allergie respiratorie, ipersensibilità olfattiva, oppure peggiorare situazioni preesistenti come l’asma o la rinite.

Molti non associano queste problematiche al proprio profumo preferito, eppure si tratta di una correlazione documentata in ambito medico. La soluzione non è rinunciare al profumo, ma imparare a usarlo correttamente. Una delle alternative più sicure è applicarlo sui vestiti, dove le fibre trattengono l’aroma senza entrare in contatto diretto con la pelle. Anche i capelli possono rilasciare il profumo a lungo, assorbendo le molecole senza creare effetti nocivi.

Se si preferisce applicarlo sul corpo, il consiglio degli esperti è di orientarsi verso i polsi: una zona lontana da organi vitali, meno esposta al sole e comunque efficace nella diffusione della fragranza. Un piccolo cambio di abitudine può evitare conseguenze indesiderate e rendere l’uso del profumo più consapevole e sicuro.

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