Con l’aumento delle temperature estive, molti automobilisti accendono subito l’aria condizionata appena salgono in macchina. Un gesto comune, che però può costare caro se fatto con il motore acceso mentre l’auto è ferma. L’ultimo aggiornamento del Codice della Strada ha reso più severi i controlli e le sanzioni in questo caso. In questa guida vedremo quali sono le norme specifiche, quanto si rischia di pagare e quali accorgimenti adottare per evitare multe, senza rinunciare a un po’ di fresco durante le pause.
Cosa prevede il codice della strada sull’aria condizionata con motore acceso a auto ferma
La legge italiana, attraverso l’articolo 157 del Codice della Strada, vieta esplicitamente di tenere acceso il motore del veicolo durante la sosta, quando ciò serve solo a far funzionare il climatizzatore. Questo divieto si applica ogni volta che l’automobile rimane ferma più del tempo strettamente indispensabile, per esempio durante una sosta prolungata o in attesa di qualcuno.
Non è un divieto che riguarda le fermate brevissime o le situazioni in cui il veicolo è in movimento. Alla base di questa norma c’è la volontà di limitare l’inquinamento e di impedire sprechi di carburante in situazioni non necessarie. Tenere il motore attivo per rinfrescare l’abitacolo mentre si è parcheggiati in città deve dunque essere evitato.
Le forze dell’ordine possono intervenire anche senza segnalazioni da parte di altri cittadini. Questo significa che, durante i controlli, se un agente vede un’automobile con il climatizzatore acceso e il motore a regime, può sanzionare immediatamente. Il caldo o il disagio non sono considerati giustificazioni valide in questo contesto.
Il regolamento non è nuovo, ma con le estati sempre più calde, la sua applicazione si è fatta più stringente. Già a partire da metà 2024 molte zone urbane hanno intensificato i controlli per evitare emissioni inutili e ridurre l’impatto sull’ambiente.
Entità della multa per l’uso illecito del climatizzatore con auto ferma
Chi viene sorpreso a tenere acceso il motore della macchina, quindi l’aria condizionata mentre è fermo in sosta, rischia una multa piuttosto pesante. L’importo minimo parte da 223 euro e può arrivare fino a 444 euro.
Le forze dell’ordine dispongono di ampia libertà nel comminare la sanzione indipendentemente dalla situazione specifica. Non conta se la macchina sta lì per pochi minuti o per un tempo più lungo: la legge è chiara nello stabilire il divieto del motore acceso durante la sosta, se soltanto per tenere in funzione il climatizzatore.
Diversi automobilisti hanno ricevuto queste multe soprattutto nelle ore più calde della giornata, quando la tentazione di accendere l’aria condizionata anche a macchina ferma è più forte. Per evitare brutte sorprese conviene conoscere bene la norma e rispettarla anche in caso di brevi attese o parcheggi.
Gli enti preposti agli accertamenti non tengono conto di motivazioni particolari, quindi malesseri dovuti al caldo o condizioni di disagio non escludono la responsabilità del conducente.
Come evitare multe accendendo l’aria condizionata in auto durante le soste
La soluzione più semplice per non incorrere in sanzioni è spegnere sempre il motore durante le soste. Anche se si tratta di pochi minuti, accendere l’aria condizionata a macchina ferma è vietato.
Per mantenere l’abitacolo più fresco senza rischiare di prendere una multa, si possono adottare alcune precauzioni. Prima di salire in auto è consigliato aprire porte e finestrini per fare circolare l’aria, soprattutto se il veicolo è rimasto parcheggiato al sole.
Parcheggiare all’ombra aiuta a mantenere una temperatura più bassa all’interno. Se non è possibile, l’uso di tendine parasole ha un effetto positivo sulla temperatura interna.
Chi ha tempo può uscire momentaneamente dall’auto per far arieggiare l’abitacolo in modo naturale. Il climatizzatore, va ricordato, può essere acceso solo mentre si guida, cioè con il motore attivo e l’auto in movimento, poiché in quei casi non si viola la norma sul motore acceso in sosta.
Queste abitudini non solo evitano multe ma contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale locale provocato dalle emissioni inutili.
Motivazioni ambientali e tecniche alla base del divieto
Dietro al divieto di tenere l’auto accesa mentre si usa l’aria condizionata ci sono ragioni precise sia per l’ambiente sia per la manutenzione del veicolo.
Il motore acceso a macchina ferma produce emissioni inquinanti che non servono se non a fare funzionare il climatizzatore. In periodi di caldo intenso e traffico congestionato, questa pratica contribuisce all’aumento di polveri sottili e gas serra. Le norme italiane si allineano così alle politiche europee che mirano a ridurre l’inquinamento atmosferico nelle città.
Oltre all’aspetto ecologico, anche il motore può risentire di un funzionamento prolungato senza movimento. In particolare, girare a bassi regimi con l’aria condizionata rischia di compromettere alcune componenti interne, come le fasce elastiche e le candele. Questi danni possono causare costi di manutenzione aggiuntivi e anticipare interventi di riparazione.
Questo spiega anche perché le regole siano rigorose: limitano una pratica che danneggia il veicolo e appesantisce l’ambiente senza una reale necessità. Seguendo queste indicazioni, si può affrontare l’estate senza incorrere in multe e salvaguardando anche la macchina stessa.