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Formiche in casa, non schiacciarle mai: c’è un motivo sorprendente dietro

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Gli scienziati spiegano perché ucciderle non serve: il segnale chimico che richiama l’intera colonia

Nel corso della primavera e dell’estate le formiche tornano a invadere case e balconi, approfittando di briciole dimenticate e zone umide difficili da pulire. Molti le schiacciano appena le vedono, pensando di risolvere il problema. In realtà, eliminarle in quel modo può peggiorare la situazione, e lo dimostra uno studio portato avanti da ricercatori entomologi in diversi Paesi europei.

La spiegazione è semplice e sorprendente: quando una formica viene schiacciata, il suo corpo rilascia feromoni d’allarme, sostanze chimiche che comunicano un pericolo imminente alle altre della colonia. Questi segnali non solo indicano la presenza di un nemico, ma spingono le compagne ad accorrere numerose nel punto dove è avvenuto l’incidente. Risultato? L’invasione peggiora, e il balcone o il piano cucina diventano terreno di passaggio per intere file di insetti.

Perché non bisogna schiacciarle e come reagiscono le altre

Secondo gli esperti, le formiche reagiscono a stimoli ben precisi, in particolare agli odori emessi dai propri simili in pericolo. Quando una muore, se ne accorgono subito: il feromone necroforico, rilasciato dai tessuti danneggiati, attira le altre operaie, che vanno a recuperare il corpo per rimuoverlo e indagare sul pericolo. Non è un gesto casuale, ma parte di un sistema di sopravvivenza evolutivo molto raffinato.

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In casa, questa reazione può causare un effetto domino. Una sola formica uccisa a vista può diventare un “faro chimico”, capace di far arrivare decine di altre in poche ore. Ecco perché, invece di eliminarle in modo meccanico, è meglio usare metodi intelligenti per interrompere la loro comunicazione e scoraggiare il passaggio nei luoghi abitati.

È importante anche ricordare che le formiche non sono portatrici di malattie, ma possono contaminare alimenti e creare fastidi se trascurate. Agire subito con metodi mirati e rispettosi dell’ambiente permette di risolvere il problema senza causare danni agli animali o all’uomo.

I rimedi consigliati dagli esperti per allontanarle senza ucciderle

Gli scienziati consigliano di non ricorrere immediatamente a insetticidi aggressivi, ma di cominciare con soluzioni naturali che sfruttano gli stessi meccanismi sensoriali delle formiche. Alcuni odori, ad esempio, le disorientano o le tengono a distanza.

Tra i più efficaci ci sono il succo di limone, che altera il loro orientamento, e l’aceto bianco, che confonde le tracce chimiche lasciate a terra. Anche il bicarbonato mescolato con zucchero si rivela utile: lo zucchero le attira, il bicarbonato ne altera il sistema digestivo.

Chi preferisce una soluzione ancora più semplice può spruzzare olio essenziale di menta o tea tree diluito in acqua nei punti di passaggio, oppure posizionare carta oleata con un cucchiaino di miele per attirarle in un solo punto e controllarne i movimenti.

Se l’infestazione è già estesa, conviene passare a prodotti professionali, come gel attrattivi o trappole adesive, da collocare lungo i bordi dei mobili o nei pressi delle dispense. Questi dispositivi permettono alle formiche di trasportare la sostanza all’interno del nido, colpendo il cuore della colonia senza ucciderle a vista.

Per funzionare, ogni metodo richiede costanza. Non basta un solo intervento, ma serve un approccio combinato tra pulizia, controllo degli accessi e trattamenti mirati.

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