Un semplice pulsante sul telecomando del condizionatore potrebbe far risparmiare fino a 50 euro in bolletta. Scopri cosa c’è dietro il tasto con la goccia e perché sempre più persone lo stanno usando.
Con l’arrivo di temperature torride e un’estate che si preannuncia tra le più calde degli ultimi anni, il condizionatore è diventato un alleato irrinunciabile nelle case italiane. Tra chi lo accende solo qualche ora al giorno e chi lo tiene acceso quasi h24, una cosa è certa: i consumi possono diventare un problema. In molti casi, però, il dispendio energetico è legato a un utilizzo errato o poco consapevole dell’apparecchio. Un dettaglio spesso trascurato, ma facilmente accessibile, potrebbe cambiare tutto. Stiamo parlando del tasto con la goccia, una funzione che in molti telecomandi corrisponde alla modalità deumidificatore, e che sta facendo discutere dopo un video diventato virale su TikTok.
Il tasto con la goccia: cos’è e come funziona davvero
Il simbolo della goccia sul telecomando del condizionatore attiva la modalità dry, cioè deumidificatore, e non serve, come molti pensano, a rinfrescare rapidamente l’ambiente. Il suo scopo è piuttosto quello di rimuovere l’umidità in eccesso dall’aria, migliorando la percezione del fresco anche se la temperatura non cala drasticamente. È una funzione presente ormai su quasi tutti i modelli, anche quelli entry-level, ma spesso ignorata o mal interpretata. Eppure, proprio qui si nasconde una chiave per il risparmio energetico.

A far esplodere l’interesse per questa modalità è stato un utente malese che, tramite un video TikTok, ha mostrato come il passaggio dalla modalità “cool” a quella “dry” possa abbattere i costi della bolletta elettrica anche di 50 euro al mese, se usato con costanza. Non si tratta di magia, ma di un principio fisico: rimuovendo l’umidità si migliora il comfort termico senza dover impostare temperature molto basse, riducendo quindi i cicli del compressore e il conseguente consumo di corrente.
Non è un caso se alcuni tecnici del settore consigliano l’uso del deumidificatore soprattutto nei periodi in cui il caldo è umido ma non insopportabile. Questo perché l’aria secca si percepisce come più fresca, anche se il termometro segna solo 27 o 28 gradi. In più, la modalità dry sottopone il motore a un minore stress rispetto alla refrigerazione standard, contribuendo a prolungare la vita del dispositivo.
Perché usare la funzione deumidificatore può allungare la vita del condizionatore
Oltre al risparmio in bolletta, c’è un altro aspetto spesso ignorato: la modalità deumidificatore comporta un funzionamento meno aggressivo del sistema. Quando il condizionatore lavora in modalità raffreddamento, il compressore entra ed esce più volte dal ciclo, con sbalzi che nel tempo possono usurare i componenti interni. Il dry mode, invece, mantiene un regime più stabile e meno sollecitante.
Questo si traduce in una maggiore longevità dell’apparecchio, con meno probabilità di guasti improvvisi o cali di rendimento. Anche la manutenzione può diventare più semplice: in modalità dry, i filtri tendono a sporcarsi meno velocemente e la formazione di condensa è più contenuta. Non è poco, soprattutto per chi vive in zone con estate lunga e intensa, come il Sud Italia o le grandi città del centro.
Molti utenti riferiscono che, attivando la funzione con la goccia per alcune ore al giorno nelle ore più umide, l’ambiente domestico risulta più gradevole e meno afoso, senza il fastidio dei getti d’aria gelida o delle temperature esageratamente basse che spesso causano mal di gola o raffreddori fuori stagione.
Il video virale ha avuto un impatto concreto: non pochi utenti hanno iniziato a condividere sui social i propri risultati in bolletta, con screenshot che confermano una diminuzione nei consumi. Questo ha rilanciato il tema di come un uso consapevole degli elettrodomestici possa incidere in modo reale sulla spesa mensile, senza sacrificare il benessere in casa.
Una prova, se serviva, che a volte la tecnologia già presente nei dispositivi comuni può fare la differenza. Basta conoscerla meglio.