Il sistema Free Flow debutta sulla A33 Asti-Cuneo: via code e rallentamenti, tutto si basa su rilevamento automatico e pagamento smart
Il traffico autostradale è da sempre un incubo per chi si mette alla guida: code infinite, caselli congestionati, tariffe imprevedibili. Ma qualcosa sta cambiando. Un nuovo sistema basato su tecnologia intelligente e tessera sanitariapromette di semplificare radicalmente la vita agli automobilisti. Il suo nome è Free Flow, e l’obiettivo è chiaro: eliminare le barriere fisiche, evitare rallentamenti e garantire un pedaggio giusto e trasparente, basato sul reale utilizzo dell’autostrada.
L’idea è semplice quanto rivoluzionaria. Niente più soste al casello, nessun abbonamento obbligatorio come nel caso del Telepass. Bastano 1 euro una tantum e una tessera sanitaria attiva per accedere al sistema. Il veicolo viene riconosciuto automaticamente, il tragitto registrato e il pagamento addebitato direttamente, senza altri passaggi. Una novità che potrebbe cambiare per sempre il modo di muoversi in autostrada.
Come funziona il sistema Free Flow e quali vantaggi offre
Il sistema si basa su portali dotati di sensori e telecamere, installati sopra la carreggiata. Questi dispositivi leggono la targa, misurano peso, altezza e numero di assi, e associano automaticamente il veicolo al profilo registrato tramite tessera sanitaria o SPID.
Una volta effettuato il passaggio, il pedaggio viene calcolato al chilometro e scalato dal conto collegato, senza commissioni, senza dispositivi da installare sul parabrezza e senza ulteriori costi nascosti. Chi decide di attivare il servizio paga una sola volta 1 euro per l’associazione, poi viaggia senza più preoccuparsi di nulla.

Chi invece sceglie di non registrarsi può comunque utilizzare la strada, ma dovrà effettuare il pagamento entro 15 giorni, con 1 euro extra a ogni viaggio. Il meccanismo è simile a quello di altri sistemi europei già attivi in paesi come Norvegia o Portogallo. La differenza, qui, è che basta la tessera sanitaria, già in possesso della maggior parte dei cittadini italiani.
Dove è già attivo e quando arriverà su altre tratte
Il primo tratto in cui il sistema è entrato in funzione è la A33 Asti-Cuneo, un’arteria importante del Nord Italia. Qui, Free Flow è stato implementato con successo, mostrando riduzione delle code, aumento della velocità media del traffico e una maggiore fluidità complessiva.
Le prestazioni sono state tali da far ipotizzare una prossima estensione anche ad altre autostrade. Le infrastrutture tecnologiche sono già pronte: il sistema è scalabile e non richiede opere invasive. L’elemento decisivo sarà l’adesione degli utenti, che finora si è rivelata superiore alle aspettative.
Per chi viaggia spesso, l’adozione di Free Flow rappresenta un cambio epocale: niente più tessere da gestire, nessuna sorpresa in bolletta e soprattutto meno stress ai caselli. Un piccolo investimento iniziale per un grande risparmio di tempo. E in tempi in cui ogni minuto conta, non è poco.