Home Allerta per basilico secco: perclorato sopra i limiti, ritirati lotti a rischio

Allerta per basilico secco: perclorato sopra i limiti, ritirati lotti a rischio

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Basilico - unita.tv

Richiamati più lotti di basilico secco biologico per la presenza di perclorato, una sostanza sotto osservazione per i possibili effetti sulla salute umana.

Alcuni lotti di basilico secco biologico sono stati oggetto di un richiamo urgente per la presenza di perclorato, un composto chimico che, in concentrazioni elevate, può interferire con la funzionalità tiroidea e rappresentare un rischio per la salute. L’allerta è stata ufficializzata il 19 aprile, dopo verifiche condotte su campioni già immessi sul mercato. Il prodotto coinvolto è confezionato in vasetti da 12 grammi ed è stato distribuito in vari punti vendita.

Le autorità sanitarie raccomandano di non consumare le confezioni appartenenti ai lotti segnalati, identificabili dai seguenti codici: 3BA08, 4BA01, 4BA02, 4BA05. Le scadenze riportate in etichetta vanno dal 28 novembre 2025 al 28 maggio 2026. In caso di acquisto, è possibile riportare il prodotto presso il punto vendita, dove sarà ritirato anche senza scontrino.

Perclorato nei prodotti secchi: come avviene la contaminazione

Il perclorato è un contaminante ambientale che può finire nei prodotti agricoli attraverso l’acqua di irrigazione, i fertilizzanti o il terreno. Una volta assorbito dalla pianta, può restare concentrato nelle foglie, anche dopo l’essiccazione. Per questo motivo, gli alimenti secchi a base di erbe aromatiche vengono sottoposti a controlli specifici, soprattutto quando sono destinati all’uso alimentare diretto.

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Basilico – unita.tv

Nel caso emerso ad aprile, i livelli rilevati sono risultati superiori a quelli considerati accettabili dalle normative vigenti, motivo che ha portato all’avvio del ritiro immediato. La misura è stata adottata in via precauzionale, in attesa di ulteriori accertamenti sulla filiera e sull’origine della materia prima. I controlli proseguono anche su altri lotti e su fornitori potenzialmente coinvolti nella stessa distribuzione.

Altri episodi simili e cosa devono sapere i consumatori

Non è la prima volta che il basilico essiccato viene coinvolto in richiami legati alla presenza di contaminanti chimici. In passato, segnalazioni analoghe avevano interessato prodotti confezionati da aziende diverse, ma riconducibili a partite di materia prima comuni. La possibilità che più marchi utilizzino lo stesso basilico coltivato in aree contaminate non è esclusa e resta al vaglio degli organi competenti.

Per chi ha già acquistato una confezione appartenente ai lotti coinvolti, resta valida l’indicazione di non utilizzarla e restituirla. Il perclorato, se ingerito in quantità elevate e per lunghi periodi, può alterare la produzione degli ormoni tiroidei e comportare rischi soprattutto per soggetti sensibili, come donne in gravidanza e bambini.

Le autorità continuano a monitorare la situazione e aggiornano regolarmente gli elenchi ufficiali dei richiami pubblicati. Il caso riporta l’attenzione sulla tracciabilità delle filiere alimentari, in particolare per i prodotti dichiarati biologici, e sull’importanza dei controlli preventivi lungo tutta la catena di produzione.