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Addio condizionatore: ecco il trucco per stare freschi in auto anche con 40 gradi

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Ecco come rinfrescare la macchina senza climatizzatore-unita.tv
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Chi guida per molte ore con il caldo estivo può ridurre la temperatura senza usare il climatizzatore, grazie a coprisedili ventilati e accessori traspiranti.

Quando l’estate entra nel vivo e le temperature superano i 35 gradi, salire in auto può trasformarsi in una sfida fisica. L’abitacolo diventa una sorta di serra, con superfici roventi e aria irrespirabile, soprattutto nelle ore centrali della giornata. Accendere il condizionatore diventa un gesto automatico per la maggior parte degli automobilisti, ma non tutti lo considerano una scelta salutare o sostenibile. C’è chi, ad esempio, teme gli sbalzi termici, chi cerca di risparmiare carburante, e chi semplicemente preferisce metodi alternativi per combattere il caldo.

Secondo diversi esperti, l’impatto del climatizzatore sui consumi può superare l’8% nelle percorrenze urbane. E per chi è costretto a restare a lungo in auto, come tassisti o corrieri, la differenza in termini economici può diventare rilevante. In questo contesto, si fa strada una serie di accessori alternativi, in grado di offrire freschezza e traspirazione anche senza corrente fredda.

Coprisedili ventilati: come funzionano e perché convengono

Sempre più case automobilistiche e rivenditori propongono coprisedili refrigeranti pensati per affrontare il caldo senza ricorrere all’aria condizionata. Questi accessori si montano direttamente sul sedile, anche su quelli in pelle, notoriamente poco traspiranti. I modelli più avanzati sono dotati di ventole integrate che si alimentano tramite una semplice presa USB o accendisigari, e che riescono a canalizzare aria fresca lungo la schiena e le cosce, proprio nei punti dove si suda di più.

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Auto fresca anche con 40 gradi esterni-unita.tv

Alcuni dispositivi, più sofisticati, includono un piccolo pannello di controllo con regolazione della velocità del flusso d’aria. In pratica, creano un microclima localizzato che riduce la sensazione di afa e mantiene asciutti i vestiti. Si tratta di un sistema che non raffredda l’abitacolo, ma offre benessere diretto, particolarmente utile nei lunghi viaggi.

I prezzi, però, non sono sempre popolari: i modelli top di gamma possono arrivare a 170 euro per sedile. Una cifra che non tutti sono disposti a spendere, ma che alcuni considerano giustificata, soprattutto chi percorre centinaia di chilometri al giorno.

Le alternative economiche: fibra naturale e sfere di legno

Chi cerca una soluzione più accessibile può affidarsi a modelli in fibra vegetale o legno. I coprisedili realizzati in materiali naturali, come bamboo o paglia intrecciata, offrono una buona traspirazione e una sensazione immediata di fresco al tatto. Non raffreddano attivamente, ma permettono all’aria di circolare tra la schiena e lo schienale, riducendo notevolmente la sensazione di appiccicoso.

Ancora più economici sono i coprisedili con sfere in legno, conosciuti per il loro effetto massaggiante. Le sfere, sollevando il corpo dal sedile, creano uno spazio che facilita il passaggio dell’aria e impedisce l’accumulo di sudore. Questi modelli, spesso visti sui taxi, hanno un costo intorno ai 20-30 euro e sono semplici da installare.

Certo, non tutti li trovano comodi, e l’estetica non sempre convince, ma per molti rappresentano un compromesso accettabile tra comfort, prezzo e funzionalità. Chi viaggia con frequenza, o deve affrontare tratte quotidiane in città congestionate, può trovare in questi accessori un aiuto concreto per affrontare la stagione più calda senza scomodare il climatizzatore e senza prosciugare il serbatoio.

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