Sciopero dei piloti EasyJet: il 24 marzo si alza la voce contro la discriminazione aziendale

Il 24 marzo 2025, i piloti di EasyJet avviano un secondo sciopero a Venezia e Tolosa per protestare contro pratiche discriminatorie e la mancanza di dialogo con l’azienda, chiedendo tutele e rappresentanza.
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Sciopero dei piloti EasyJet: il 24 marzo si alza la voce contro la discriminazione aziendale - unita.tv

Oggi, 24 marzo 2025, i piloti di EasyJet scendono in sciopero per la seconda volta, in risposta a pratiche considerate discriminatorie da parte dell’azienda. Le sigle sindacali Filt-Cgil e Uiltrasporti hanno reso nota la situazione, evidenziando le problematiche che affliggono i lavoratori e la necessità di un intervento immediato da parte della compagnia aerea.

Le motivazioni dello sciopero

Le ragioni che hanno portato a questa mobilitazione sono molteplici e ben documentate. In primo luogo, i sindacati denunciano il mancato riconoscimento della rappresentanza sindacale, che attualmente copre oltre il 20% della categoria dei piloti. Questo aspetto è cruciale, poiché la rappresentanza sindacale è fondamentale per garantire diritti e tutele ai lavoratori. Inoltre, si segnala una crescente disparità di trattamento tra i piloti italiani e quelli delle basi estere, con differenze economiche che possono arrivare fino al 75%.

Le chiusure delle basi di Venezia e Tolosa, avvenute recentemente, hanno accentuato queste disparità, creando un clima di insoddisfazione tra i dipendenti. I piloti italiani si sentono trascurati e discriminati, e questa situazione ha spinto i sindacati a intraprendere azioni di protesta per far sentire le loro istanze.

La situazione economica di EasyJet

Nonostante le difficoltà vissute dai piloti, EasyJet sta vivendo un periodo di espansione in Italia che non si registrava da oltre dieci anni. I profitti dell’azienda hanno raggiunto livelli record, il che rende ancora più incomprensibile la decisione di non investire adeguatamente nel personale. Le sigle sindacali sottolineano come, in un contesto di crescita economica, le risorse destinate ai lavoratori sembrino sempre più limitate.

Questa situazione ha generato un forte malcontento tra i piloti, che si sentono sempre più esclusi dalle decisioni aziendali. La mancanza di dialogo e di ascolto delle loro istanze da parte della dirigenza di EasyJet è vista come un segnale di disinteresse nei confronti del benessere dei dipendenti.

La richiesta di un dialogo costruttivo

Filt-Cgil e Uiltrasporti auspicano che EasyJet possa rivedere il proprio atteggiamento e avviare un dialogo costruttivo con i rappresentanti dei piloti. La richiesta è chiara: instaurare una comunicazione aperta e rispettosa, in grado di affrontare le problematiche esistenti e trovare soluzioni condivise. Tuttavia, i sindacati avvertono che, se la situazione non dovesse cambiare, la voce dei piloti diventerà sempre più forte e difficile da ignorare.

In un momento in cui il settore aereo sta affrontando sfide significative, la gestione delle risorse umane e il rispetto dei diritti dei lavoratori sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro sano e produttivo. La speranza è che questa mobilitazione possa portare a un cambiamento positivo e a una maggiore attenzione alle esigenze dei piloti di EasyJet.

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