Il mercato del lavoro in Veneto mostra segni di ripresa nei primi due mesi del 2025, nonostante una crescita più contenuta rispetto agli anni precedenti. Secondo i dati forniti dall’agenzia VenetoLavoro, dopo un gennaio in flessione, febbraio ha riportato un saldo occupazionale positivo, con un incremento di 10.800 posti di lavoro dipendente dall’inizio dell’anno. Questo risultato è paragonabile a quello registrato nel 2024, evidenziando una stabilità nel settore, in particolare nei servizi turistici, che hanno visto un recupero significativo.
Crescita occupazionale e salari in Europa
Nel complesso, il mercato del lavoro veneto ha registrato un calo sia nel numero delle assunzioni che delle cessazioni. Il bilancio dei contratti a tempo indeterminato è positivo, con un incremento di 9.500 unità , principalmente dovuto a una maggiore trasformazione di contratti a termine . Tuttavia, si osserva una diminuzione nelle assunzioni e cessazioni, che scendono del 5%. Anche il settore dei contratti a tempo determinato ha visto un saldo positivo , sebbene inferiore rispetto all’anno precedente . L’apprendistato continua a mostrare segni di contrazione, con un calo degli avviamenti del 9% rispetto al 2023.
Un aspetto interessante è il calo delle assunzioni tra le donne, che ha registrato una diminuzione del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo trend si riflette sia nei contratti a tempo pieno che in quelli part-time. Al contrario, i lavoratori stranieri e gli over 54 hanno visto un incremento occupazionale rispettivamente del 6% e del 3%. Il part-time continua a essere una modalità di lavoro prevalente, con il 22% degli uomini e il 51% delle donne assunti in questa forma.
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Le motivazioni alla base delle conclusioni contrattuali mostrano un trend di diminuzione per le dimissioni e le cessazioni per fine termine , mentre i licenziamenti, in particolare quelli collettivi, hanno registrato un lieve aumento, spesso legato a situazioni di crisi aziendali.
Andamenti provinciali e settoriali
Analizzando i dati provinciali, il saldo occupazionale nei primi due mesi del 2025 è positivo in tutte le province venete, tranne che a Belluno, che ha registrato una perdita di 140 posti di lavoro. Tuttavia, Belluno ha mostrato un leggero miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2024. Venezia si distingue con il bilancio occupazionale più elevato , seguita da Verona , Treviso , Padova , Vicenza e Rovigo . La domanda di lavoro ha subito un calo in diverse province, in particolare a Belluno , Vicenza e Padova , mentre Venezia e Verona hanno visto un incremento.
Le difficoltà a Belluno si riflettono anche nei settori specifici, in particolare nell’occhialeria, che ha registrato una significativa riduzione delle nuove attivazioni contrattuali e un bilancio negativo . Anche il commercio al dettaglio ha subito un calo delle assunzioni , così come i servizi di pulizia e il settore dell’editoria e cultura , influenzato dai picchi di attivazioni di contratti brevi nel 2024.
Nei primi due mesi del 2025, il settore delle costruzioni ha mostrato andamenti positivi, con un incremento di posti di lavoro e assunzioni . Anche l’industria alimentare ha registrato un buon andamento, con un aumento di 1.150 posti di lavoro e un incremento del 3% nelle assunzioni. Il settore metalmeccanico ha visto un aumento di 1.770 posti, anche se con una lieve flessione nella domanda di lavoro .
La situazione del mercato del lavoro in Veneto, pur con le sue sfide, evidenzia segnali di ripresa e stabilità , con settori che continuano a crescere e a creare opportunità occupazionali.
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