Il Bonus Nido 2025 si prepara a offrire un sostegno economico significativo alle famiglie italiane, con rimborsi che possono arrivare fino a 3.600 euro per le rette degli asili nido. Grazie a una recente circolare dell’INPS, sono stati chiariti i requisiti necessari per accedere a questo beneficio e le modalità di richiesta. Questo articolo esplorerà in dettaglio chi può beneficiare del bonus, quali sono gli importi previsti e come procedere con la domanda.
Chi può richiedere il bonus nido 2025: i requisiti necessari
Per poter accedere al Bonus Nido 2025, è fondamentale che il richiedente soddisfi alcuni requisiti specifici. La domanda può essere presentata da genitori o affidatari di bambini di età inferiore ai tre anni. È essenziale che il genitore richiedente sia un cittadino dell’Unione Europea o in possesso di un permesso di soggiorno valido, e che risieda in Italia. Questi requisiti devono essere mantenuti per tutta la durata del bonus.
Inoltre, il richiedente deve essere l’intestatario dei pagamenti effettuati per l’asilo nido. Se il bambino presenta una grave patologia cronica, è possibile richiedere un contributo specifico per il supporto a casa, che sarà erogato in un’unica soluzione. In questo caso, la domanda deve essere presentata dal genitore convivente con il bambino.
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È importante notare che anche se il bambino compie tre anni nel corso del 2025, è possibile presentare la domanda, ma il bonus sarà erogato solo per il periodo compreso tra gennaio e agosto. Non è possibile richiedere il rimborso per spese che non siano direttamente collegate agli asili nido, come dopo-scuola, campi estivi o ludoteche.
Gli importi del bonus nido 2025: dettagli e scaglioni ISEE
L’importo del Bonus Nido 2025 varia in base all’ISEE familiare e alla data di nascita del bambino. Per i bambini nati prima del 1° gennaio 2024, gli importi sono suddivisi in tre fasce:
- Fino a 3.000 euro per famiglie con ISEE fino a 25.000 euro, suddivisi in dieci rate mensili da 272,73 euro e una da 272,70 euro.
- Fino a 2.500 euro per famiglie con ISEE tra 25.001 e 40.000 euro, distribuiti in dieci rate mensili da 227,27 euro e una da 227,30 euro.
- Fino a 1.500 euro per famiglie con ISEE oltre 40.000 euro, con dieci rate mensili da 136,37 euro e una da 136,30 euro.
Per i bambini nati dopo il 1° gennaio 2024, gli importi cambiano:
- Fino a 3.600 euro per famiglie con ISEE fino a 40.000 euro, suddivisi in dieci rate mensili da 327,27 euro e una da 327,30 euro.
- Fino a 1.500 euro per famiglie con ISEE superiore a 40.000 euro, distribuiti in dieci rate mensili da 136,37 euro e una da 136,30 euro.
È fondamentale ricordare che l’Assegno Unico e Universale per i figli a carico non viene considerato nel calcolo dell’ISEE, quindi non influisce sull’importo del bonus. Tuttavia, il bonus non potrà superare la spesa effettivamente sostenuta per le rette degli asili.
Come presentare la domanda all’INPS: procedure e tempistiche
Le domande per il Bonus Nido 2025 possono essere presentate attraverso il sito ufficiale dell’INPS, utilizzando l’accesso tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica. In alternativa, è possibile ricevere assistenza da un istituto di patronato. Attualmente, non è ancora possibile inviare le domande, ma si prevede che il portale sarà attivo a breve. Lo scorso anno, le richieste sono state aperte a febbraio, ma quest’anno si stima che si dovrà attendere fino ad aprile.
Le domande saranno accolte in ordine cronologico, seguendo un sistema di click-day. Pertanto, chi si prenoterà per primo avrà maggiori possibilità di ottenere il bonus. Le richieste saranno accettate fino all’esaurimento dei fondi disponibili, che ammontano a oltre 900 milioni di euro, garantendo così una maggiore disponibilità rispetto ad altri bonus simili.
Durante la presentazione della domanda, sarà necessario indicare il numero di mensilità per le quali si richiede il rimborso, fino a un massimo di undici all’anno, e fornire tutti i dati relativi all’asilo nido. Dopo aver ricevuto un codice identificativo per la domanda, sarà necessario allegare la ricevuta di pagamento di almeno una mensilità . Per gli asili nido pubblici, sarà sufficiente la documentazione che attesti l’iscrizione del bambino.
Infine, per chi richiede il bonus di supporto a casa, sarà necessario allegare un’attestazione di un pediatra che certifichi l’impossibilità del bambino di frequentare l’asilo a causa di una grave patologia cronica.
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