Aprile 2025: scioperi nel settore ferroviario mettono a rischio la mobilità in Italia

Ad aprile 2025, il settore ferroviario italiano affronta scioperi programmati nei giorni 8, 9, 11 e 17, con disagi previsti per i pendolari a causa di proteste per salari e condizioni di lavoro.
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Aprile 2025: scioperi nel settore ferroviario mettono a rischio la mobilità in Italia - unita.tv

Il mese di aprile 2025 si preannuncia particolarmente critico per il settore ferroviario italiano, con una serie di scioperi programmati che potrebbero causare notevoli disagi ai pendolari. I lavoratori delle ferrovie, da tempo in lotta per condizioni di lavoro dignitose e salari adeguati, incroceranno le braccia in diverse date, portando a cancellazioni e ritardi nei servizi. Le mobilitazioni si concentreranno su giorni feriali, rendendo la situazione ancora più complessa per chi deve spostarsi.

Le date degli scioperi

Aprile sarà caratterizzato da una serie di scioperi che interesseranno il settore ferroviario. Le prime mobilitazioni sono fissate per l’8 e il 9 aprile, seguite dall’11 e dal 17 aprile. Queste date sono strategiche, poiché cadono in giorni infrasettimanali, aumentando l’impatto sui pendolari e sui viaggiatori. Durante queste giornate, i lavoratori si fermeranno per ventiquattro ore, con la sospensione del servizio che inizierà alle 21 dell’8 aprile e terminerà alle 21 del giorno successivo. Le proteste coinvolgeranno non solo il personale di Trenitalia, ma anche i lavoratori del trasporto pubblico locale su rotaia, amplificando i disagi per gli utenti.

Il 11 aprile si preannuncia come una giornata particolarmente critica, con due scioperi distinti. Il primo, indetto dal sindacato Osr Orsa Ferrovie, coinvolgerà il personale Trenitalia in Piemonte e Valle d’Aosta, mentre il secondo, proclamato dall’assemblea nazionale del sindacato Pdm/Pdb, interesserà i macchinisti e il personale di bordo del Gruppo Ferrovie dello Stato. Entrambi gli scioperi seguiranno le stesse modalità, creando ulteriori complicazioni per la mobilità.

Le motivazioni delle proteste

Le mobilitazioni nel settore ferroviario sono il risultato di un malcontento crescente tra i lavoratori, che lamentano condizioni di lavoro inadeguate e salari non allineati al costo della vita. Negli ultimi mesi, il ministero dei Trasporti ha affrontato numerose proteste, nonostante le misure annunciate dal ministro Matteo Salvini in occasione del Giubileo, volte a garantire un servizio più efficiente. Tuttavia, le azioni intraprese sembrano non aver placato le richieste dei lavoratori, che continuano a chiedere attenzione e rispetto per le loro esigenze.

Le agitazioni non si limitano a un singolo settore, ma riflettono un malessere più ampio che coinvolge diversi ambiti del trasporto pubblico. I lavoratori chiedono un miglioramento delle condizioni di lavoro, che includa non solo salari adeguati, ma anche un ambiente di lavoro sicuro e dignitoso. La situazione è ulteriormente aggravata dalla percezione di un disinteresse da parte delle istituzioni, che non sembrano rispondere in modo adeguato alle richieste dei sindacati.

Le fasce di garanzia e le misure di Trenitalia

Per mitigare i disagi causati dagli scioperi, Trenitalia ha annunciato l’attivazione di un servizio minimo garantito durante le fasce orarie di maggiore affluenza. Questo servizio sarà attivo dalle 6 alle 9 del mattino e dalle 18 alle 21, con l’obiettivo di garantire la mobility di lavoratori e studenti. Alcune tratte fondamentali rimarranno operative, permettendo così di limitare i disagi per chi deve spostarsi per motivi di lavoro o studio.

L’elenco completo dei treni garantiti sarà pubblicato sul sito ufficiale di Trenitalia, dove gli utenti potranno trovare aggiornamenti e modifiche dell’ultimo minuto. Nonostante queste misure, il mese di aprile si preannuncia comunque turbolento, con la possibilità di cancellazioni e ritardi che potrebbero mettere a dura prova la pazienza dei pendolari.

La situazione nel settore dei trasporti continua a essere critica, e le proteste di aprile rappresentano solo l’ultimo capitolo di una serie di mobilitazioni che hanno caratterizzato il 2025. La risposta del ministero dei Trasporti e delle istituzioni sarà fondamentale per affrontare le istanze dei lavoratori e garantire un servizio pubblico efficiente e rispettoso delle esigenze di chi utilizza quotidianamente i mezzi di trasporto.