Il 22 marzo, in concomitanza con la Giornata mondiale dell’acqua, il Club alpino italiano ha avviato un’importante iniziativa per monitorare e mappare le sorgenti d’acqua presenti sul territorio nazionale. Questo progetto, denominato «Acqua sorgente», mira a studiare l’impatto dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche montane, coinvolgendo attivamente la popolazione attraverso la citizen science.
Il progetto «Acqua sorgente» e il coinvolgimento della comunità
Un anno fa, il Cai ha lanciato il progetto «Acqua sorgente» con l’obiettivo di classificare e monitorare le sorgenti d’acqua in ambiente montano. Questo progetto non si limita a raccogliere dati scientifici, ma invita anche i cittadini a partecipare attivamente, segnalando le sorgenti che incontrano durante le loro escursioni. In vista della Giornata mondiale dell’acqua, il Cai ha introdotto una nuova iniziativa chiamata Spring Blitz, che si protrarrà fino alla fine di aprile.
Chiunque desideri contribuire può scaricare un’app dedicata e richiedere gli strumenti necessari presso le sedi del Cai. Questi strumenti permetteranno di registrare parametri fondamentali per la ricerca, come la presenza o assenza d’acqua, la portata, la conducibilità elettrica e la temperatura. I dati raccolti verranno poi confrontati con quelli relativi al periodo di minor ricarica delle risorse idriche, che si verifica tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno.
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I risultati del monitoraggio e l’importanza dell’acqua
Matteo Nigro, coordinatore scientifico della ricerca, ha dichiarato che in un anno sono state censite oltre mille sorgenti. Sebbene esistano già database e stime sul numero totale di sorgenti in Italia, che supererebbero le 117 mila, il Cai punta a un monitoraggio a lungo termine per osservare l’evoluzione delle acque di falda. Questo progetto assume particolare rilevanza in un contesto di cambiamenti climatici, che influiscono sulla disponibilità e sulla qualità delle sorgenti.
Il monitoraggio delle sorgenti non è solo un’azione scientifica, ma anche un’opportunità per riflettere sull’importanza dell’acqua come risorsa vitale per il pianeta e per tutti gli esseri viventi. L’impegno collettivo nella raccolta di dati può contribuire a una maggiore consapevolezza e conoscenza delle risorse idriche a livello nazionale.
La varietà delle sorgenti e i parametri da monitorare
Le sorgenti d’acqua si trovano in una vasta gamma di ambienti, dai fontanili della Pianura padana alle montagne e alle coste. Alcune sorgenti sono perenni, mentre altre sono effimere, e tutte ospitano una fauna specifica. Il coordinatore Nigro sottolinea che, a volte, il corso dell’acqua è naturale, mentre altre volte l’uomo ha costruito strutture per incanalarla.
Durante lo Spring Blitz, il Cai ha distribuito strumenti a sezioni e sottosezioni sul territorio, per permettere ai volontari di raccogliere dati significativi. Le bottiglie per il campionamento e i dispositivi per misurare la conducibilità elettrica e la temperatura sono fondamentali per comprendere le caratteristiche delle sorgenti. La conducibilità, ad esempio, dipende dai suoli e dalle rocce attraversate dall’acqua, mentre la temperatura può fornire informazioni sulla profondità della falda.
Finora, i dati raccolti sulle prime mille sorgenti esaminate mostrano temperature variabili tra 4.7 e 24.3 °C, con sorgenti che spaziano da fredde e oligominerali a ipotermali e mediamente mineralizzate. La portata massima registrata è stata di 6 litri al secondo. L’analisi delle temperature rispetto alla quota suggerisce che le falde acquifere che alimentano le sorgenti potrebbero avere circolazioni poco profonde.
L’impatto educativo e la partecipazione delle scuole
Il progetto ha coinvolto anche diverse scuole, tra cui quelle di Biella, Livorno, Acireale e Pisa, che hanno partecipato con progetti di PCTO dedicati alla ricerca sulle sorgenti. Questo approccio educativo non solo sensibilizza i giovani sull’importanza delle risorse idriche, ma incoraggia anche una maggiore partecipazione della comunità nella salvaguardia dell’ambiente.
Il Cai auspica che altre scuole possano unirsi a questa iniziativa, contribuendo così a una rete di monitoraggio sempre più ampia e inclusiva. La collaborazione tra istituzioni, associazioni e cittadini rappresenta un passo fondamentale per garantire la sostenibilità delle risorse idriche e per affrontare le sfide legate ai cambiamenti climatici.