La Spagna riapre la caccia al lupo: un emendamento controverso per ridurre lo spreco alimentare

Il Parlamento spagnolo approva un emendamento che riapre la caccia al lupo, suscitando reazioni contrastanti tra attivisti e allevatori, con impatti sulla conservazione della fauna selvatica.
La Spagna riapre la caccia al lupo: un emendamento controverso per ridurre lo spreco alimentare La Spagna riapre la caccia al lupo: un emendamento controverso per ridurre lo spreco alimentare
La Spagna riapre la caccia al lupo: un emendamento controverso per ridurre lo spreco alimentare - unita.tv

Il Parlamento spagnolo ha recentemente approvato un emendamento che ha riaperto la caccia al lupo, una decisione che ha suscitato un acceso dibattito. Questo provvedimento, giustificato con la necessità di ridurre lo spreco alimentare, ha sollevato preoccupazioni tra attivisti e ambientalisti, che vedono in questa misura un passo indietro nella conservazione della fauna selvatica. La decisione è stata presa da una coalizione di partiti, tra cui il Partito Popolare e Vox, e ha portato a una rimozione della protezione legale per i lupi, permettendo la loro cattura in caso di minaccia al settore zootecnico.

La nuova normativa sulla caccia al lupo

L’emendamento approvato dal Parlamento spagnolo consente ora la cattura e l’uccisione dei lupi se considerati una minaccia per il “sistema produttivo” nazionale, in particolare per l’industria zootecnica. I sostenitori di questa misura affermano che i lupi causano perdite significative, stimando che circa 14 milioni di chilogrammi di carne vengano persi ogni anno a causa degli attacchi ai capi di bestiame. Secondo le stime, circa 14.000 animali, tra cui pecore e bovini, sarebbero uccisi annualmente dai lupi, un dato che ha trovato supporto tra le associazioni di allevatori, specialmente nella regione di Castiglia e León, dove la popolazione di lupi è più alta.

Tuttavia, è importante notare che queste affermazioni non sono state confermate da studi scientifici. Juan Carlos del Olmo, segretario generale del WWF Spagna, ha descritto la situazione come “una giornata nera per la conservazione della natura”, sottolineando che la decisione è influenzata da motivazioni politiche piuttosto che da evidenze scientifiche. La rimozione della protezione legale per i lupi potrebbe compromettere anni di sforzi per promuovere una convivenza pacifica tra l’attività agricola e la fauna selvatica.

Le reazioni delle associazioni ambientaliste

La decisione di riaprire la caccia al lupo ha generato forti reazioni da parte di organizzazioni ambientaliste e attivisti. L’ONG Ecologistas en Acción ha definito la revoca del divieto di caccia “irresponsabile”, mentre il partito animalista PACMA ha descritto questo provvedimento come “il più grande passo indietro nella conservazione della fauna selvatica degli ultimi anni”. Queste organizzazioni hanno avviato petizioni per difendere il lupo iberico , sottolineando che la narrativa secondo cui i lupi stanno sovrapponendo il bestiame è infondata.

Studi recenti sulla popolazione di lupi in Spagna indicano che, contrariamente alle preoccupazioni diffuse, la popolazione di lupi nella Spagna nord-occidentale è rimasta stabile, con circa 2.500 individui. Questo dato contrasta con le affermazioni degli allevatori e dei cacciatori, che temono un’esplosione demografica della specie. La situazione attuale ha portato a un acceso dibattito sulla necessità di proteggere il lupo iberico e sulla gestione sostenibile della fauna selvatica.

Un contesto europeo e le implicazioni future

La decisione della Spagna di riaprire la caccia al lupo si inserisce in un contesto più ampio a livello europeo. Nel dicembre 2024, l’Unione Europea ha ridotto il livello di protezione dei lupi da “strettamente protetti” a “protetti” all’interno della Convenzione di Berna. Questa scelta è stata fortemente sostenuta dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che ha vissuto un’esperienza personale con un attacco di un lupo al pony della sua famiglia.

Con questa mossa, la Spagna si allinea a una tendenza che potrebbe portare ad un ulteriore indebolimento della protezione del lupo in Europa. Se altri paesi seguiranno l’esempio spagnolo, il futuro della specie potrebbe essere a rischio, minando gli sforzi per garantire una coesistenza pacifica tra le attività umane e la fauna selvatica. La situazione attuale richiede una riflessione profonda sulle politiche di gestione della fauna e sulla necessità di trovare un equilibrio tra le esigenze degli allevatori e la conservazione della biodiversità.