In vista della chiusura della consultazione pubblica, fissata per il 5 maggio, il consorzio Erion textiles, dedicato alle aziende del settore tessile, esprime la necessità di un ruolo centrale per i sistemi collettivi nella gestione dei rifiuti tessili. Questo decreto ministeriale sulla responsabilità estesa del produttore rappresenta un passo cruciale per garantire un approccio efficace e conforme alle normative europee.
L’importanza del ruolo dei consorzi di produttori
Raffaele Guzzon, presidente di Erion textiles, ha evidenziato l’importanza di coinvolgere attivamente i consorzi di produttori nel processo di definizione normativa. Secondo Guzzon, è fondamentale che il decreto ministeriale stabilisca ruoli chiari e responsabilità sia finanziarie che operative per i consorzi. Questi ultimi dovrebbero essere attivamente coinvolti nella raccolta dei rifiuti tessili e promuovere iniziative nei punti vendita, valorizzando le pratiche già adottate dai retailer negli anni precedenti.
Il coinvolgimento dei consorzi è visto come un elemento chiave per garantire una filiera di gestione dei rifiuti tessili che possa operare in modo efficiente e in linea con le aspettative dell’Unione Europea. Guzzon ha sottolineato che la definizione di un modello operativo chiaro è essenziale per il successo della transizione verso un’economia circolare nel settore tessile.
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Punti chiave del decreto ministeriale
Tra i punti salienti del decreto ministeriale, si trovano modalità di gestione delle raccolte comunali, il ritiro uno contro uno nei punti vendita e l’introduzione di un eco-contributo modulabile per coprire i costi di gestione del fine vita. Inoltre, è stato fissato un obiettivo di raccolta iniziale del 15%. Questi aspetti sono fondamentali per garantire un approccio sistematico e coordinato alla gestione dei rifiuti tessili.
Guzzon ha affermato che per il settore tessile è cruciale sviluppare strategie armonizzate a livello europeo, consentendo ai produttori operanti in diversi Stati di seguire le stesse regole. Questo approccio non solo facilita la gestione dei rifiuti, ma promuove anche il riciclo di prodotti e materiali. È essenziale che le nuove normative europee sull’ecodesign vengano integrate senza introdurre ulteriori complicazioni a livello nazionale.
L’impegno delle aziende associate
Le aziende che fanno parte di Erion textiles stanno attualmente esaminando il decreto ministeriale in consultazione per definire una posizione da presentare al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica . L’obiettivo è migliorare continuamente l’efficienza e la sostenibilità del ciclo di vita dei prodotti tessili, con particolare attenzione alle fasi di raccolta, cernita, riutilizzo e riciclo.
In un contesto normativo in evoluzione, numerosi produttori di abbigliamento hanno scelto di impegnarsi attivamente nella transizione verso un sistema tessile più sostenibile, collaborando con Erion textiles. Tra i soci già attivi nel consorzio figurano nomi noti come Miroglio Fashion, Save the Duck, Amazon, Artsana, Essenza e Pompea. Recentemente, il consorzio ha accolto nuovi brand, tra cui Decathlon, H&M, Kiabi e OVS, ampliando così la rete di partecipazione.
Sostenibilità e formazione nel settore tessile
Erion textiles si propone come un consorzio aperto a tutti i brand del settore tessile che desiderano intraprendere un percorso virtuoso verso l’economia circolare. La sostenibilità è al centro delle attività del consorzio, che si impegna anche nella formazione e sensibilizzazione dei consumatori.
Inoltre, Erion textiles è attivo in iniziative di ricerca e sviluppo, collaborando con università e imprese. Un esempio è la partecipazione a Textiles ETP, una partnership europea che prevede l’organizzazione di progetti di ricerca da avviare nel triennio 2025-2027, finanziati con 30 milioni di euro di fondi europei e altrettanti investimenti privati. Questo impegno evidenzia la volontà del consorzio di contribuire attivamente a un futuro più sostenibile per il settore tessile.