Shiva racconta la sua vita dopo la riduzione della pena: un’intervista esclusiva a Le Iene

Il rapper Shiva, dopo la riduzione della pena a 4 anni e 7 mesi da parte della Corte d’Appello di Milano, racconta la sua vita da neogenitore e il desiderio di riscatto.
Shiva racconta la sua vita dopo la riduzione della pena: un'intervista esclusiva a Le Iene Shiva racconta la sua vita dopo la riduzione della pena: un'intervista esclusiva a Le Iene
Shiva racconta la sua vita dopo la riduzione della pena: un'intervista esclusiva a Le Iene - unita.tv

Il rapper Shiva, il cui vero nome è Andrea Arrigoni, ha recentemente rilasciato un’intervista a Le Iene, in seguito alla decisione del tribunale di ridurre la sua pena e revocare gli arresti domiciliari. Questo evento segna un momento cruciale nella vita dell’artista, che ha condiviso con l’inviato Nicolò De Devitiis 48 ore della sua quotidianità, rivelando dettagli intimi e riflessioni sul suo passato e sul futuro.

Un viaggio nella quotidianità di Shiva

Le riprese di “48 ore con Shiva” sono iniziate alcuni mesi fa, quando Nicolò De Devitiis ha raggiunto il rapper nella sua casa, dove stava scontando i domiciliari. Durante questo periodo, Shiva ha avuto l’opportunità di mostrare la sua vita da neogenitore, tra cambi di pannolini e partite a calcetto sul terrazzo. Questo scambio ha offerto uno spaccato della sua esistenza, rivelando non solo le sfide quotidiane, ma anche i sogni e le aspirazioni artistiche che lo animano.

L’intervista ha toccato temi profondi, come gli errori del passato e il desiderio di riscatto. Shiva ha parlato apertamente delle sue esperienze, sottolineando l’importanza di riflettere su ciò che è accaduto e su come intende affrontare il futuro. La sua storia è quella di un artista che, nonostante le difficoltà, cerca di trovare una via d’uscita e di tornare a vivere pienamente, sia come padre che come musicista.

Il racconto dell’agguato

Un momento cruciale dell’intervista è stato il ritorno “sul luogo del delitto”, il piazzale davanti al suo studio di registrazione, dove si è verificato l’incidente che ha cambiato la sua vita. Shiva ha ricostruito la vicenda in cui, rispondendo a un’aggressione, ha sparato contro due membri di una gang rivale. “Ho pensato solo a proteggermi, volevo difendermi”, ha dichiarato, evidenziando la sua necessità di salvaguardare la propria vita in un contesto di violenza.

Questa parte della sua storia non è solo un racconto di eventi drammatici, ma anche un’opportunità per Shiva di esprimere il suo desiderio di cambiamento. La sua volontà di affrontare le conseguenze delle sue azioni è emersa chiaramente, mostrando un artista che si assume le proprie responsabilità e cerca di costruire un futuro migliore per sé e per il suo bambino.

La riduzione della pena e le prospettive future

Il 18 marzo, la Corte d’Appello di Milano ha accolto la proposta di concordato tra la procura generale e la difesa di Shiva, riducendo la sua pena a 4 anni e 7 mesi. Questo accordo è stato raggiunto in seguito all’accettazione da parte del rapper del duplice tentato omicidio, un passo che ha fatto per il bene del suo futuro e della sua famiglia.

In primo grado, il 10 luglio, i giudici avevano inflitto a Shiva una condanna di sei anni, sei mesi e 20 giorni per tentato omicidio, porto abusivo di arma da fuoco ed esplosioni pericolose. Tuttavia, la recente decisione del tribunale ha aperto nuove porte per l’artista, che ha espresso la sua gioia attraverso una storia su Instagram con la scritta “free”. Questo nuovo capitolo della sua vita rappresenta non solo una liberazione legale, ma anche una rinascita personale, con la speranza di tornare a viaggiare e a fare musica, elementi fondamentali della sua identità artistica.